10 dicembre: Beato Marcantonio Durando.

Nome: Beato Marcantonio Durando
Titolo: Sacerdote Vincenziano
Nascita: 22 maggio 1801, Mondovì, Cuneo
Morte: 10 dicembre 1880, Torino
Ricorrenza: 10 dicembre
La giovinezza e la scelta vocazionale
Marcantonio Durando nasce nel 1801 a Mondovì, in provincia di Cuneo, e cresce in un contesto segnato da forte sensibilità cristiana.
Entrare nella Congregazione della Missione rappresenta per lui una decisione immediata e convinta, guidata dal desiderio di servire i più poveri.
Compie gli studi teologici e riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1826, avviando un cammino che mette al centro l’annuncio del Vangelo e la carità concreta.
L’impegno pastorale e la guida nella Congregazione
A Torino assume un ruolo decisivo nello sviluppo dell’opera vincenziana.
Si dedica alla predicazione delle missioni popolari, all’accompagnamento spirituale e alla formazione dei giovani sacerdoti.
Il suo servizio costante e rigoroso lo porta a diventare visitatore della Congregazione della Missione per l’Italia settentrionale, funzione che esercita con equilibrio e fermezza.
Durando sostiene la diffusione delle Figlie della Carità e promuove nuove iniziative sociali, convinto che l’assistenza materiale e spirituale debbano procedere insieme.
Le opere di carità e la visione sociale
Il Beato Marcantonio Durando risponde alle necessità del proprio tempo con intuizioni che anticipano forme moderne di solidarietà.
Promuove l’accoglienza dei malati poveri, l’assistenza agli anziani, il sostegno agli orfani e alle giovani donne in difficoltà.
Ricopre un ruolo fondamentale nella fondazione dell’Istituto delle Nazarene, nato per offrire opportunità educative e lavorative a ragazze prive di mezzi.
Il suo stile pastorale unisce disciplina, profonda fede e capacità di leggere i bisogni reali della società ottocentesca.
Gli ultimi anni e la morte
Negli ultimi anni continua a seguire le comunità vincenziane con dedizione instancabile.
Anche quando la salute si affievolisce, mantiene un’intensa attività spirituale e una presenza costante nella vita delle opere che ha contribuito a far crescere.
Muore a Torino il 10 dicembre 1880 e viene ricordato come figura di riferimento per la Famiglia Vincenziana.
La Chiesa lo proclama beato nel 2002, riconoscendo l’impatto straordinario della sua testimonianza cristiana.
Nome: Beato Marcantonio Durando
Titolo: Sacerdote Vincenziano
Nascita: 22 maggio 1801, Mondovì, Cuneo
Morte: 10 dicembre 1880, Torino
Ricorrenza: 10 dicembre
La giovinezza e la scelta vocazionale
Marcantonio Durando nasce nel 1801 a Mondovì, in provincia di Cuneo, e cresce in un contesto segnato da forte sensibilità cristiana.
Entrare nella Congregazione della Missione rappresenta per lui una decisione immediata e convinta, guidata dal desiderio di servire i più poveri.
Compie gli studi teologici e riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1826, avviando un cammino che mette al centro l’annuncio del Vangelo e la carità concreta.
L’impegno pastorale e la guida nella Congregazione
A Torino assume un ruolo decisivo nello sviluppo dell’opera vincenziana.
Si dedica alla predicazione delle missioni popolari, all’accompagnamento spirituale e alla formazione dei giovani sacerdoti.
Il suo servizio costante e rigoroso lo porta a diventare visitatore della Congregazione della Missione per l’Italia settentrionale, funzione che esercita con equilibrio e fermezza.
Durando sostiene la diffusione delle Figlie della Carità e promuove nuove iniziative sociali, convinto che l’assistenza materiale e spirituale debbano procedere insieme.
Le opere di carità e la visione sociale
Il Beato Marcantonio Durando risponde alle necessità del proprio tempo con intuizioni che anticipano forme moderne di solidarietà.
Promuove l’accoglienza dei malati poveri, l’assistenza agli anziani, il sostegno agli orfani e alle giovani donne in difficoltà.
Ricopre un ruolo fondamentale nella fondazione dell’Istituto delle Nazarene, nato per offrire opportunità educative e lavorative a ragazze prive di mezzi.
Il suo stile pastorale unisce disciplina, profonda fede e capacità di leggere i bisogni reali della società ottocentesca.
Gli ultimi anni e la morte
Negli ultimi anni continua a seguire le comunità vincenziane con dedizione instancabile.
Anche quando la salute si affievolisce, mantiene un’intensa attività spirituale e una presenza costante nella vita delle opere che ha contribuito a far crescere.
Muore a Torino il 10 dicembre 1880 e viene ricordato come figura di riferimento per la Famiglia Vincenziana.
La Chiesa lo proclama beato nel 2002, riconoscendo l’impatto straordinario della sua testimonianza cristiana.


















































































