15 novembre: Sant’Alberto Magno.

Nome: Sant’Alberto Magno
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 1206, Lauingen, Germania
Morte: 15 novembre 1280, Colonia, Germania
Ricorrenza: 15 novembre
Il “Doctor Universalis”
Sant’Alberto Magno nasce a Lauingen, in Baviera, intorno al 1206.
Fin da giovane entra nell’Ordine dei Domenicani, dove unisce la profonda fede a un’inesauribile curiosità intellettuale.
È chiamato “Doctor Universalis” per la vastità delle sue conoscenze: filosofia, teologia, scienze naturali, astronomia, medicina e chimica.
In un’epoca in cui fede e ragione sembrano mondi lontani, Alberto dimostra che possono dialogare armoniosamente.
Maestro di Tommaso d’Aquino
A Parigi, dove insegna alla celebre università, Alberto Magno forma generazioni di studiosi, tra cui San Tommaso d’Aquino, che diventa suo discepolo e amico.
Promuove lo studio di Aristotele, convinto che la conoscenza del mondo naturale aiuti a comprendere meglio il Creatore.
La sua lezione anticipa il metodo scientifico moderno, basato sull’osservazione e sulla sperimentazione.
Vescovo e uomo di pace
Nel 1260 Papa Alessandro IV lo nomina vescovo di Ratisbona.
Alberto accetta con umiltà e si dedica alla riforma del clero e al sostegno dei poveri.
Dopo due anni rinuncia all’incarico per tornare alla vita di studio e predicazione.
È spesso chiamato come mediatore in conflitti tra città e principi tedeschi, guadagnandosi la fama di uomo saggio e pacificatore.
L’eredità di un sapiente santo
Sant’Alberto Magno muore a Colonia il 15 novembre 1280, circondato dai suoi confratelli domenicani.
Nel 1931 Papa Pio XI lo proclama Dottore della Chiesa, riconoscendone il ruolo decisivo nel conciliare fede e scienza.
La sua opera resta un faro per chi cerca la verità attraverso il dialogo tra ragione e spiritualità.
Nome: Sant’Alberto Magno
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 1206, Lauingen, Germania
Morte: 15 novembre 1280, Colonia, Germania
Ricorrenza: 15 novembre
Il “Doctor Universalis”
Sant’Alberto Magno nasce a Lauingen, in Baviera, intorno al 1206.
Fin da giovane entra nell’Ordine dei Domenicani, dove unisce la profonda fede a un’inesauribile curiosità intellettuale.
È chiamato “Doctor Universalis” per la vastità delle sue conoscenze: filosofia, teologia, scienze naturali, astronomia, medicina e chimica.
In un’epoca in cui fede e ragione sembrano mondi lontani, Alberto dimostra che possono dialogare armoniosamente.
Maestro di Tommaso d’Aquino
A Parigi, dove insegna alla celebre università, Alberto Magno forma generazioni di studiosi, tra cui San Tommaso d’Aquino, che diventa suo discepolo e amico.
Promuove lo studio di Aristotele, convinto che la conoscenza del mondo naturale aiuti a comprendere meglio il Creatore.
La sua lezione anticipa il metodo scientifico moderno, basato sull’osservazione e sulla sperimentazione.
Vescovo e uomo di pace
Nel 1260 Papa Alessandro IV lo nomina vescovo di Ratisbona.
Alberto accetta con umiltà e si dedica alla riforma del clero e al sostegno dei poveri.
Dopo due anni rinuncia all’incarico per tornare alla vita di studio e predicazione.
È spesso chiamato come mediatore in conflitti tra città e principi tedeschi, guadagnandosi la fama di uomo saggio e pacificatore.
L’eredità di un sapiente santo
Sant’Alberto Magno muore a Colonia il 15 novembre 1280, circondato dai suoi confratelli domenicani.
Nel 1931 Papa Pio XI lo proclama Dottore della Chiesa, riconoscendone il ruolo decisivo nel conciliare fede e scienza.
La sua opera resta un faro per chi cerca la verità attraverso il dialogo tra ragione e spiritualità.


















































































