16 novembre 1960. Muore Clark Gable, il volto d’oro di Hollywood.

Le origini e l’ascesa di un protagonista assoluto
Clark Gable nasce il 1º febbraio 1901 a Cadiz, in Ohio, e cresce in un’America che sta entrando nell’era del cinema sonoro.
La svolta arriva quando decide di trasferirsi in California, attirato dall’industria cinematografica che sta prendendo forma.
La sua presenza scenica conquista da subito gli studios, che lo collocano tra i volti più promettenti del nuovo decennio.
Gable si impone grazie a una combinazione rara: fascino, ironia, fisicità e una voce che rende iconica ogni battuta.
Mentre Hollywood affina il suo linguaggio, lui diventa uno dei suoi interpreti più riconoscibili, un attore capace di inserire naturalezza anche in ruoli costruiti per essere larger-than-life.
Il successo e l’impatto culturale
Gli anni Trenta e Quaranta segnano il culmine della sua carriera.
Nel 1934 interpreta Accadde una notte, film che gli vale l’Oscar come miglior attore e un posto stabile nell’immaginario romantico dell’epoca.
Il mondo intero, però, lo identifica soprattutto con Rhett Butler, protagonista maschile di Via col vento (1939).
La sua interpretazione definisce un archetipo: l’uomo affascinante, sicuro di sé, capace di sfidare convenzioni e sentimenti con una leggerezza che nasconde profondità emotiva.
Nel corso degli anni Gable attraversa anche capitoli difficili, come la perdita improvvisa della moglie Carole Lombard nel 1942.
Dopo quel lutto partecipa allo sforzo bellico e serve nell’aeronautica americana durante la Seconda guerra mondiale, esperienza che ne rafforza l’immagine pubblica.
L’ultimo periodo e l’eredità artistica
Negli anni Cinquanta continua a lavorare con costanza, adattandosi a un cinema che cambia ma che sembra aver bisogno di lui per mantenere vivo il legame con l’età d’oro di Hollywood.
Il suo ultimo film, Gli spostati, accanto a Marilyn Monroe e Montgomery Clift, mostra un attore maturo, capace di dare al personaggio una malinconia che anticipa la fine.
La morte e i funerali
Clark Gable muore il 16 novembre 1960 a Los Angeles, colpito da infarto pochi giorni dopo la fine delle riprese.
I funerali si svolgono al Forest Lawn Memorial Park, dove Hollywood intera saluta uno dei suoi simboli più duraturi.
Gable riposa accanto a Carole Lombard, in una scelta che restituisce unità a una storia d’amore che continua a emozionare pubblico e studiosi del cinema.
Le origini e l’ascesa di un protagonista assoluto
Clark Gable nasce il 1º febbraio 1901 a Cadiz, in Ohio, e cresce in un’America che sta entrando nell’era del cinema sonoro.
La svolta arriva quando decide di trasferirsi in California, attirato dall’industria cinematografica che sta prendendo forma.
La sua presenza scenica conquista da subito gli studios, che lo collocano tra i volti più promettenti del nuovo decennio.
Gable si impone grazie a una combinazione rara: fascino, ironia, fisicità e una voce che rende iconica ogni battuta.
Mentre Hollywood affina il suo linguaggio, lui diventa uno dei suoi interpreti più riconoscibili, un attore capace di inserire naturalezza anche in ruoli costruiti per essere larger-than-life.
Il successo e l’impatto culturale
Gli anni Trenta e Quaranta segnano il culmine della sua carriera.
Nel 1934 interpreta Accadde una notte, film che gli vale l’Oscar come miglior attore e un posto stabile nell’immaginario romantico dell’epoca.
Il mondo intero, però, lo identifica soprattutto con Rhett Butler, protagonista maschile di Via col vento (1939).
La sua interpretazione definisce un archetipo: l’uomo affascinante, sicuro di sé, capace di sfidare convenzioni e sentimenti con una leggerezza che nasconde profondità emotiva.
Nel corso degli anni Gable attraversa anche capitoli difficili, come la perdita improvvisa della moglie Carole Lombard nel 1942.
Dopo quel lutto partecipa allo sforzo bellico e serve nell’aeronautica americana durante la Seconda guerra mondiale, esperienza che ne rafforza l’immagine pubblica.
L’ultimo periodo e l’eredità artistica
Negli anni Cinquanta continua a lavorare con costanza, adattandosi a un cinema che cambia ma che sembra aver bisogno di lui per mantenere vivo il legame con l’età d’oro di Hollywood.
Il suo ultimo film, Gli spostati, accanto a Marilyn Monroe e Montgomery Clift, mostra un attore maturo, capace di dare al personaggio una malinconia che anticipa la fine.
La morte e i funerali
Clark Gable muore il 16 novembre 1960 a Los Angeles, colpito da infarto pochi giorni dopo la fine delle riprese.
I funerali si svolgono al Forest Lawn Memorial Park, dove Hollywood intera saluta uno dei suoi simboli più duraturi.
Gable riposa accanto a Carole Lombard, in una scelta che restituisce unità a una storia d’amore che continua a emozionare pubblico e studiosi del cinema.


















































































