22 novembre 1963. Muore a Oxford C.S. Lewis.

L’inizio di tutto
C.S. Lewis continua a esercitare un fascino particolare nel panorama della letteratura del Novecento.
Nato a Belfast nel 1898, cresce in un ambiente in cui libri e immaginazione convivono senza confini netti. Questa inclinazione lo accompagna durante gli anni di studio, fino alla scelta di trasferirsi in Inghilterra e proseguire il percorso accademico a Oxford, dove approfondisce la filologia e la letteratura medievale.
Qui prende forma la figura dello studioso capace di muoversi tra analisi critica e invenzione narrativa.
Vita e formazione
La vita di C.S. Lewis è segnata da un rapporto costante con il mondo delle idee.
Il servizio militare durante la Prima guerra mondiale lo mette a confronto con la fragilità dell’esistenza, mentre il ritorno agli studi gli permette di ritrovare un equilibrio nella ricerca intellettuale.
Diventa docente al Magdalen College e, parallelamente, si avvicina alla riflessione religiosa, un percorso che lo conduce a elaborare una personale visione cristiana.
La sua attività accademica si intreccia con quella divulgativa, in un dialogo continuo tra fede, ragione e immaginazione.
Opere e contributo culturale
L’universo creativo di C.S. Lewis prende forma attraverso generi molto diversi.
Il ciclo di “Narnia”, pubblicato tra gli anni Cinquanta e Sessanta, costruisce un mondo simbolico che parla a lettori di tutte le età.
È in questi libri che emergono la passione per il mito, l’interesse per l’allegoria e un gusto netto per la narrazione come varco tra realtà e possibilità.
Parallelamente, Lewis si dedica alla saggistica teologica: testi come “Mere Christianity” o “The Problem of Pain” mostrano la sua capacità di tradurre temi complessi in un linguaggio diretto, ponendolo tra i principali pensatori cristiani del secolo.
L’autore esplora anche la narrativa fantastica per adulti, come nel caso della trilogia dello “Spazio”, in cui affronta questioni morali e filosofiche attraverso lo sguardo della fantascienza.
La varietà dei suoi interessi rivela un’intellettualità irrequieta, sempre in cerca di nuove forme espressive.
Morte e funerali
Il 22 novembre 1963, nella sua casa di Oxford, C.S. Lewis muore all’età di 64 anni.
L’evento avviene in un giorno che la storia ricorda anche per la morte di John F. Kennedy e di Aldous Huxley, una coincidenza che accentua la percezione di una fine di epoca culturale.
Lewis viene sepolto nel cimitero della chiesa di Holy Trinity, nel quartiere di Headington, dove riposa accanto al fratello Warren.
La sua tomba diventa un luogo di visita costante, segno di un’eredità letteraria che continua a parlare con forza ai lettori contemporanei.
L’inizio di tutto
C.S. Lewis continua a esercitare un fascino particolare nel panorama della letteratura del Novecento.
Nato a Belfast nel 1898, cresce in un ambiente in cui libri e immaginazione convivono senza confini netti. Questa inclinazione lo accompagna durante gli anni di studio, fino alla scelta di trasferirsi in Inghilterra e proseguire il percorso accademico a Oxford, dove approfondisce la filologia e la letteratura medievale.
Qui prende forma la figura dello studioso capace di muoversi tra analisi critica e invenzione narrativa.
Vita e formazione
La vita di C.S. Lewis è segnata da un rapporto costante con il mondo delle idee.
Il servizio militare durante la Prima guerra mondiale lo mette a confronto con la fragilità dell’esistenza, mentre il ritorno agli studi gli permette di ritrovare un equilibrio nella ricerca intellettuale.
Diventa docente al Magdalen College e, parallelamente, si avvicina alla riflessione religiosa, un percorso che lo conduce a elaborare una personale visione cristiana.
La sua attività accademica si intreccia con quella divulgativa, in un dialogo continuo tra fede, ragione e immaginazione.
Opere e contributo culturale
L’universo creativo di C.S. Lewis prende forma attraverso generi molto diversi.
Il ciclo di “Narnia”, pubblicato tra gli anni Cinquanta e Sessanta, costruisce un mondo simbolico che parla a lettori di tutte le età.
È in questi libri che emergono la passione per il mito, l’interesse per l’allegoria e un gusto netto per la narrazione come varco tra realtà e possibilità.
Parallelamente, Lewis si dedica alla saggistica teologica: testi come “Mere Christianity” o “The Problem of Pain” mostrano la sua capacità di tradurre temi complessi in un linguaggio diretto, ponendolo tra i principali pensatori cristiani del secolo.
L’autore esplora anche la narrativa fantastica per adulti, come nel caso della trilogia dello “Spazio”, in cui affronta questioni morali e filosofiche attraverso lo sguardo della fantascienza.
La varietà dei suoi interessi rivela un’intellettualità irrequieta, sempre in cerca di nuove forme espressive.
Morte e funerali
Il 22 novembre 1963, nella sua casa di Oxford, C.S. Lewis muore all’età di 64 anni.
L’evento avviene in un giorno che la storia ricorda anche per la morte di John F. Kennedy e di Aldous Huxley, una coincidenza che accentua la percezione di una fine di epoca culturale.
Lewis viene sepolto nel cimitero della chiesa di Holy Trinity, nel quartiere di Headington, dove riposa accanto al fratello Warren.
La sua tomba diventa un luogo di visita costante, segno di un’eredità letteraria che continua a parlare con forza ai lettori contemporanei.


















































































