Epitaffi d’autore, Man Ray.

Epitaffi d’autore, Man Ray.
Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
L’artista che rivoluziona lo sguardo
Man Ray è una delle figure più influenti dell’arte del Novecento.
Nasce negli Stati Uniti, si forma tra pittura, oggetti e sperimentazioni fotografiche, e diventa presto un protagonista del Dada e del Surrealismo.
Negli anni Venti si trasferisce a Parigi, dove consolida la sua immagine di artista poliedrico e visionario.
Qui sviluppa le “rayografie”, reinventa il ritratto fotografico e trasforma ogni oggetto in un’idea da osservare e decostruire.
La sua vita artistica rimane legata alla capitale francese fino alla morte, avvenuta nel 1976.
L’epitaffio di Man Ray
Il suo epitaffio, inciso sulla tomba nel cimitero di Montparnasse, recita:
“Unconcerned, but not indifferent.”
“Disinteressato, ma non indifferente.”
Un messaggio tra ironia e visione
La frase esprime con precisione lo spirito di Man Ray.
È breve, tagliente, volutamente ambigua.
Rivela la sua distanza dalle convenzioni, tipica del Dada, ma allo stesso tempo sottolinea la sua attenzione verso il mondo.
Non è un epitaffio malinconico.
È un autoritratto concettuale che riassume la sua identità di artista libero, curioso, capace di osservare senza conformarsi.
Il tono ironico ricorda la sua attitudine a giocare con i significati e a sfidare lo sguardo dello spettatore.
La tomba a Montparnasse
La tomba di Man Ray è semplice e sobria, in netto contrasto con la forza immaginifica delle sue opere.
Questa scelta rende l’epitaffio ancora più potente: una firma essenziale, un ultimo gesto creativo.
Un messaggio che continua a parlare ai visitatori.
Un invito a guardare oltre.
Sempre con la stessa libertà che ha guidato tutta la sua arte.
Epitaffi d’autore, Man Ray.
Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
L’artista che rivoluziona lo sguardo
Man Ray è una delle figure più influenti dell’arte del Novecento.
Nasce negli Stati Uniti, si forma tra pittura, oggetti e sperimentazioni fotografiche, e diventa presto un protagonista del Dada e del Surrealismo.
Negli anni Venti si trasferisce a Parigi, dove consolida la sua immagine di artista poliedrico e visionario.
Qui sviluppa le “rayografie”, reinventa il ritratto fotografico e trasforma ogni oggetto in un’idea da osservare e decostruire.
La sua vita artistica rimane legata alla capitale francese fino alla morte, avvenuta nel 1976.
L’epitaffio di Man Ray
Il suo epitaffio, inciso sulla tomba nel cimitero di Montparnasse, recita:
“Unconcerned, but not indifferent.”
“Disinteressato, ma non indifferente.”
Un messaggio tra ironia e visione
La frase esprime con precisione lo spirito di Man Ray.
È breve, tagliente, volutamente ambigua.
Rivela la sua distanza dalle convenzioni, tipica del Dada, ma allo stesso tempo sottolinea la sua attenzione verso il mondo.
Non è un epitaffio malinconico.
È un autoritratto concettuale che riassume la sua identità di artista libero, curioso, capace di osservare senza conformarsi.
Il tono ironico ricorda la sua attitudine a giocare con i significati e a sfidare lo sguardo dello spettatore.
La tomba a Montparnasse
La tomba di Man Ray è semplice e sobria, in netto contrasto con la forza immaginifica delle sue opere.
Questa scelta rende l’epitaffio ancora più potente: una firma essenziale, un ultimo gesto creativo.
Un messaggio che continua a parlare ai visitatori.
Un invito a guardare oltre.
Sempre con la stessa libertà che ha guidato tutta la sua arte.



















































































