Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne.

La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne viene istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
La violenza di genere assume molte subdole forme. La violenza contro le donne e il femminicidio – il neologismo coniato per indicare l’assassinio di una donna – sono aberranti fenomeni che continuano a segnare la vita di milioni di donne di ogni età.
In Italia, la fotografia è nitida e inquietante: la violenza di genere attraversa ogni fascia sociale e spesso si consuma tra le mura domestiche.
La consapevolezza aumenta, ma i numeri mostrano quanto resti ancora da fare.
Dati ISTAT: una violenza diffusa e ancora troppo taciuta
Le statistiche delineano una realtà che richiede risposte immediate.
Oltre 6,4 milioni di donne, pari al 31,9% di quelle tra i 16 e i 75 anni, hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita.
Molte vivono questa esperienza all’interno della coppia.
Il 12,6% denuncia violenze da parte del partner, mentre il 18,9% delle donne con un ex partner racconta di aver subito abusi dopo la fine della relazione.
La dimensione del fenomeno appare ancora più ampia se si considera il sommerso.
Quasi una donna su tre (28,1%) non parla con nessuno delle aggressioni subite.
Solo il 12,2% delle violenze da partner arriva nelle mani delle autorità.
Questi numeri raccontano un fallimento collettivo nella protezione delle donne più esposte.
Violenze sessuali: un fenomeno che colpisce in silenzio
Le violenze sessuali coinvolgono il 23,4% delle donne italiane, incluse molestie e abusi non denunciati.
Anche all’interno della coppia emergono segnali preoccupanti.
Il 2,8% delle donne attualmente conviventi o sposate dichiara abusi sessuali o fisici.
Il numero anti-violenza 1522: più chiamate, più consapevolezza
Il numero antiviolenza e stalking 1522 registra un incremento significativo.
Nel primo trimestre 2024, le chiamate valide aumentano dell’83,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il dato riflette una maggiore fiducia, ma anche una crescente richiesta di aiuto.
Tuttavia, solo il 15,7% delle donne che contatta il 1522 decide di denunciare.
Serve quindi un sistema che accompagni, protegga e sostenga le vittime in ogni fase del percorso.
Una battaglia che richiede più azioni e meno parole
Le campagne di sensibilizzazione svolgono un ruolo fondamentale, ma non bastano.
I numeri mostrano che la violenza di genere continua a prosperare nel silenzio, nella paura e nella solitudine.
Proteggere le donne significa intervenire con politiche efficaci, educazione nelle scuole, formazione degli operatori e strumenti concreti per l’autonomia economica.
Ricordiamolo: la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne non è una qualunque ricorrenza.
Rappresenta un richiamo forte e necessario a un impegno reale e quotidiano.
Adesso. Basta.
Laura Persico Pezzino

La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne viene istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
La violenza di genere assume molte subdole forme. La violenza contro le donne e il femminicidio – il neologismo coniato per indicare l’assassinio di una donna – sono aberranti fenomeni che continuano a segnare la vita di milioni di donne di ogni età.
In Italia, la fotografia è nitida e inquietante: la violenza di genere attraversa ogni fascia sociale e spesso si consuma tra le mura domestiche.
La consapevolezza aumenta, ma i numeri mostrano quanto resti ancora da fare.
Dati ISTAT: una violenza diffusa e ancora troppo taciuta
Le statistiche delineano una realtà che richiede risposte immediate.
Oltre 6,4 milioni di donne, pari al 31,9% di quelle tra i 16 e i 75 anni, hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita.
Molte vivono questa esperienza all’interno della coppia.
Il 12,6% denuncia violenze da parte del partner, mentre il 18,9% delle donne con un ex partner racconta di aver subito abusi dopo la fine della relazione.
La dimensione del fenomeno appare ancora più ampia se si considera il sommerso.
Quasi una donna su tre (28,1%) non parla con nessuno delle aggressioni subite.
Solo il 12,2% delle violenze da partner arriva nelle mani delle autorità.
Questi numeri raccontano un fallimento collettivo nella protezione delle donne più esposte.
Violenze sessuali: un fenomeno che colpisce in silenzio
Le violenze sessuali coinvolgono il 23,4% delle donne italiane, incluse molestie e abusi non denunciati.
Anche all’interno della coppia emergono segnali preoccupanti.
Il 2,8% delle donne attualmente conviventi o sposate dichiara abusi sessuali o fisici.
Il numero anti-violenza 1522: più chiamate, più consapevolezza
Il numero antiviolenza e stalking 1522 registra un incremento significativo.
Nel primo trimestre 2024, le chiamate valide aumentano dell’83,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il dato riflette una maggiore fiducia, ma anche una crescente richiesta di aiuto.
Tuttavia, solo il 15,7% delle donne che contatta il 1522 decide di denunciare.
Serve quindi un sistema che accompagni, protegga e sostenga le vittime in ogni fase del percorso.
Una battaglia che richiede più azioni e meno parole
Le campagne di sensibilizzazione svolgono un ruolo fondamentale, ma non bastano.
I numeri mostrano che la violenza di genere continua a prosperare nel silenzio, nella paura e nella solitudine.
Proteggere le donne significa intervenire con politiche efficaci, educazione nelle scuole, formazione degli operatori e strumenti concreti per l’autonomia economica.
Ricordiamolo: la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne non è una qualunque ricorrenza.
Rappresenta un richiamo forte e necessario a un impegno reale e quotidiano.
Adesso. Basta.
Laura Persico Pezzino


















































































