28 novembre 2010. Muore l’attore Leslie Nielsen.

Gli inizi e la svolta inattesa
Leslie Nielsen nasce nel 1926 a Regina, in Canada, e cresce tra stimoli artistici che lo portano presto verso il mondo dello spettacolo.
Dopo il servizio militare, approda negli Stati Uniti e affronta gli studi di recitazione a New York, costruendo un percorso che lo conduce alla televisione degli anni ’50.
In questo periodo interpreta ruoli seri, spesso collegati al genere drammatico o avventuroso, e si muove con naturalezza tra serie televisive e produzioni cinematografiche.
Il successo arriva con film come “Il pianeta proibito”, che lo fa conoscere come attore affidabile e versatile. Tuttavia, la sua carriera prende una direzione radicalmente diversa quando, già maturo, ottiene la parte che lo trasforma: quella del dottor Rumack in “L’aereo più pazzo del mondo”.
Da questo momento Nielsen lascia il registro serioso che lo accompagna per decenni e scopre un talento comico che diventa la sua nuova identità artistica.
Leslie Nielsen e la rivoluzione della commedia
Con “Una pallottola spuntata”, Nielsen entra nell’immaginario collettivo come simbolo della comicità paradossale.
Il personaggio del tenente Frank Drebin gli permette di costruire un linguaggio comico che mescola ingenuità, tempi perfetti e un’ironia che non cede mai al compiacimento.
Nielsen mantiene un volto impassibile mentre tutto intorno esplode nel grottesco: è questa distanza a creare un nuovo modo di far ridere.
La sua presenza, sempre equilibrata tra professionalità e gusto per l’assurdo, consolida un genere che negli anni ’80 e ’90 trova enorme popolarità.
Nielsen si muove con sicurezza anche in altre parodie, da “Dracula morto e contento” a film che giocano con il thriller, l’horror o il cinema catastrofico, diventando un punto di riferimento per più generazioni.
Gli ultimi anni e la morte
Negli ultimi anni continua a lavorare tra cinema e televisione, mantenendo quella leggerezza che lo contraddistingue e che lo rende amatissimo dal pubblico.
Il 28 novembre 2010 muore a Fort Lauderdale, in Florida, a causa di complicazioni legate a una polmonite.
I funerali si svolgono in forma privata, mentre il ricordo dell’attore si diffonde rapidamente grazie all’affetto dei fan e dei colleghi.
Gli inizi e la svolta inattesa
Leslie Nielsen nasce nel 1926 a Regina, in Canada, e cresce tra stimoli artistici che lo portano presto verso il mondo dello spettacolo.
Dopo il servizio militare, approda negli Stati Uniti e affronta gli studi di recitazione a New York, costruendo un percorso che lo conduce alla televisione degli anni ’50.
In questo periodo interpreta ruoli seri, spesso collegati al genere drammatico o avventuroso, e si muove con naturalezza tra serie televisive e produzioni cinematografiche.
Il successo arriva con film come “Il pianeta proibito”, che lo fa conoscere come attore affidabile e versatile. Tuttavia, la sua carriera prende una direzione radicalmente diversa quando, già maturo, ottiene la parte che lo trasforma: quella del dottor Rumack in “L’aereo più pazzo del mondo”.
Da questo momento Nielsen lascia il registro serioso che lo accompagna per decenni e scopre un talento comico che diventa la sua nuova identità artistica.
Leslie Nielsen e la rivoluzione della commedia
Con “Una pallottola spuntata”, Nielsen entra nell’immaginario collettivo come simbolo della comicità paradossale.
Il personaggio del tenente Frank Drebin gli permette di costruire un linguaggio comico che mescola ingenuità, tempi perfetti e un’ironia che non cede mai al compiacimento.
Nielsen mantiene un volto impassibile mentre tutto intorno esplode nel grottesco: è questa distanza a creare un nuovo modo di far ridere.
La sua presenza, sempre equilibrata tra professionalità e gusto per l’assurdo, consolida un genere che negli anni ’80 e ’90 trova enorme popolarità.
Nielsen si muove con sicurezza anche in altre parodie, da “Dracula morto e contento” a film che giocano con il thriller, l’horror o il cinema catastrofico, diventando un punto di riferimento per più generazioni.
Gli ultimi anni e la morte
Negli ultimi anni continua a lavorare tra cinema e televisione, mantenendo quella leggerezza che lo contraddistingue e che lo rende amatissimo dal pubblico.
Il 28 novembre 2010 muore a Fort Lauderdale, in Florida, a causa di complicazioni legate a una polmonite.
I funerali si svolgono in forma privata, mentre il ricordo dell’attore si diffonde rapidamente grazie all’affetto dei fan e dei colleghi.


















































































