5 dicembre 1791. Muore Wolfgang Amadeus Mozart.

Introduzione
Wolfgang Amadeus Mozart attraversa il Settecento europeo con un talento che sembra non avere limiti.
Nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756, cresce in un ambiente musicale guidato dal padre Leopold, che intuisce subito la straordinarietà del figlio.
Oggi, nel ricordarlo, la sua figura continua a imporsi come una delle più luminose della storia della musica.
Vita
Mozart vive un’infanzia segnata da lunghi viaggi nelle principali corti europee, dove si esibisce come enfant prodige al clavicembalo, all’organo e al violino.
Negli anni successivi, questa esperienza si trasforma in una maturità creativa che gli consente di attraversare con naturalezza generi diversi: sinfonie, sonate, opere liriche, musica sacra.
Tra Salisburgo e Vienna, Mozart alterna incarichi ufficiali a periodi di autonomia, in cui tenta con coraggio la via della carriera indipendente.
Nel 1782 sposa Constanze Weber e si stabilisce definitivamente a Vienna, città che diventa il centro delle sue attività artistiche ma anche il luogo dove affronta difficoltà economiche e salute instabile.
Nonostante tutto, la sua produzione continua a crescere: negli ultimi dieci anni di vita scrive alcuni dei lavori più significativi, spingendo ancora più avanti la propria ricerca musicale.
Opere
Il nome Wolfgang Amadeus Mozart si lega a capolavori che segnano una svolta nella storia della musica.
“Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte” mostrano una nuova idea di teatro musicale, dove l’orchestra diventa parte integrante della narrazione e i personaggi acquistano un’inedita profondità psicologica.
Nelle sinfonie – dalla n. 25 alla celebre n. 40 – il linguaggio orchestrale si fa moderno, incisivo, coinvolgente.
Anche nella musica sacra Mozart innova, come avviene con il “Requiem”, che lascia incompiuto ma che rappresenta ancora oggi una delle composizioni più intense del repertorio liturgico.
Morte e funerali
Mozart muore a Vienna il 5 dicembre 1791, a soli trentacinque anni, mentre lavora al “Requiem”.
La sua sepoltura avviene nel cimitero di St. Marx, secondo l’uso del tempo per le tombe comuni, senza una cerimonia fastosa ma con il rispetto che Vienna riserva ai suoi musicisti.
Nel corso dei decenni, la città trasforma quel ricordo in un luogo simbolico, e la memoria del compositore continua a espandersi ben oltre i confini dell’Europa.
Introduzione
Wolfgang Amadeus Mozart attraversa il Settecento europeo con un talento che sembra non avere limiti.
Nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756, cresce in un ambiente musicale guidato dal padre Leopold, che intuisce subito la straordinarietà del figlio.
Oggi, nel ricordarlo, la sua figura continua a imporsi come una delle più luminose della storia della musica.
Vita
Mozart vive un’infanzia segnata da lunghi viaggi nelle principali corti europee, dove si esibisce come enfant prodige al clavicembalo, all’organo e al violino.
Negli anni successivi, questa esperienza si trasforma in una maturità creativa che gli consente di attraversare con naturalezza generi diversi: sinfonie, sonate, opere liriche, musica sacra.
Tra Salisburgo e Vienna, Mozart alterna incarichi ufficiali a periodi di autonomia, in cui tenta con coraggio la via della carriera indipendente.
Nel 1782 sposa Constanze Weber e si stabilisce definitivamente a Vienna, città che diventa il centro delle sue attività artistiche ma anche il luogo dove affronta difficoltà economiche e salute instabile.
Nonostante tutto, la sua produzione continua a crescere: negli ultimi dieci anni di vita scrive alcuni dei lavori più significativi, spingendo ancora più avanti la propria ricerca musicale.
Opere
Il nome Wolfgang Amadeus Mozart si lega a capolavori che segnano una svolta nella storia della musica.
“Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte” mostrano una nuova idea di teatro musicale, dove l’orchestra diventa parte integrante della narrazione e i personaggi acquistano un’inedita profondità psicologica.
Nelle sinfonie – dalla n. 25 alla celebre n. 40 – il linguaggio orchestrale si fa moderno, incisivo, coinvolgente.
Anche nella musica sacra Mozart innova, come avviene con il “Requiem”, che lascia incompiuto ma che rappresenta ancora oggi una delle composizioni più intense del repertorio liturgico.
Morte e funerali
Mozart muore a Vienna il 5 dicembre 1791, a soli trentacinque anni, mentre lavora al “Requiem”.
La sua sepoltura avviene nel cimitero di St. Marx, secondo l’uso del tempo per le tombe comuni, senza una cerimonia fastosa ma con il rispetto che Vienna riserva ai suoi musicisti.
Nel corso dei decenni, la città trasforma quel ricordo in un luogo simbolico, e la memoria del compositore continua a espandersi ben oltre i confini dell’Europa.


















































































