28 novembre: San Giacomo della Marca.

Nome: San Giacomo della Marca
Titolo: Religioso e sacerdote
Nome di battesimo: Domenico Gangala
Nascita: 1° settembre 1393, Monteprandone, Ascoli Piceno
Morte: 28 novembre 1476, Napoli
Ricorrenza: 28 novembre
Le origini e la vocazione
San Giacomo della Marca nasce come Domenico Gangala a Monteprandone, nelle Marche, nel 1393.
Cresce in un territorio segnato dalla vita agricola e dall’intenso fervore religioso dell’epoca. Completa gli studi in area giuridica, ma il suo cammino cambia direzione quando incontra l’ordine dei Francescani Osservanti.
Entra tra loro e assume il nome di Giacomo, avviando un percorso spirituale che si distingue per rigore, studio e intensa predicazione.
Il ministero e la predicazione
Giacomo della Marca percorre città e villaggi d’Italia e d’Europa, e la sua predicazione diventa un riferimento per migliaia di fedeli.
Parla con chiarezza, propone un ritorno alla sobrietà evangelica e invita alla pace nelle comunità lacerate dai conflitti.
Si impegna nella diffusione del culto del Nome di Gesù, tema centrale della spiritualità francescana, e sostiene la riforma dei costumi.
Lavora accanto a figure come San Bernardino da Siena e San Giovanni da Capestrano, contribuendo a rafforzare l’Osservanza francescana.
L’attività diplomatica e l’impegno sociale
Parallelamente alla predicazione, Giacomo svolge un ruolo diplomatico nelle aree segnate dalle tensioni politiche.
Media controversie, cerca soluzioni concordate e promuove la pace come strumento di rinnovamento civile e spirituale.
Il suo impegno comprende anche l’attenzione ai poveri: favorisce la nascita dei Monti di Pietà, istituti pensati per contrastare l’usura e aiutare le fasce più fragili della popolazione.
Questa intuizione anticipa forme moderne di assistenza sociale e microcredito.
Le opere e la dimensione spirituale
San Giacomo dedica anni allo studio e alla scrittura.
Le sue opere teologiche trattano temi morali, pastorali e sociali.
Nei suoi testi emerge una fede concreta, orientata alla riforma della Chiesa e al rinnovamento delle comunità cristiane.
La sua vita spirituale è segnata da digiuni, discipline e un profondo rapporto con la preghiera, vissuta come forza che orienta le scelte e sostiene la missione.
La morte e la venerazione
San Giacomo della Marca muore a Napoli il 28 novembre 1476, dopo una vita interamente dedicata al Vangelo.
La sua tomba, custodita nel complesso di Santa Maria la Nova, diventa luogo di devozione.
Nome: San Giacomo della Marca
Titolo: Religioso e sacerdote
Nome di battesimo: Domenico Gangala
Nascita: 1° settembre 1393, Monteprandone, Ascoli Piceno
Morte: 28 novembre 1476, Napoli
Ricorrenza: 28 novembre
Le origini e la vocazione
San Giacomo della Marca nasce come Domenico Gangala a Monteprandone, nelle Marche, nel 1393.
Cresce in un territorio segnato dalla vita agricola e dall’intenso fervore religioso dell’epoca. Completa gli studi in area giuridica, ma il suo cammino cambia direzione quando incontra l’ordine dei Francescani Osservanti.
Entra tra loro e assume il nome di Giacomo, avviando un percorso spirituale che si distingue per rigore, studio e intensa predicazione.
Il ministero e la predicazione
Giacomo della Marca percorre città e villaggi d’Italia e d’Europa, e la sua predicazione diventa un riferimento per migliaia di fedeli.
Parla con chiarezza, propone un ritorno alla sobrietà evangelica e invita alla pace nelle comunità lacerate dai conflitti.
Si impegna nella diffusione del culto del Nome di Gesù, tema centrale della spiritualità francescana, e sostiene la riforma dei costumi.
Lavora accanto a figure come San Bernardino da Siena e San Giovanni da Capestrano, contribuendo a rafforzare l’Osservanza francescana.
L’attività diplomatica e l’impegno sociale
Parallelamente alla predicazione, Giacomo svolge un ruolo diplomatico nelle aree segnate dalle tensioni politiche.
Media controversie, cerca soluzioni concordate e promuove la pace come strumento di rinnovamento civile e spirituale.
Il suo impegno comprende anche l’attenzione ai poveri: favorisce la nascita dei Monti di Pietà, istituti pensati per contrastare l’usura e aiutare le fasce più fragili della popolazione.
Questa intuizione anticipa forme moderne di assistenza sociale e microcredito.
Le opere e la dimensione spirituale
San Giacomo dedica anni allo studio e alla scrittura.
Le sue opere teologiche trattano temi morali, pastorali e sociali.
Nei suoi testi emerge una fede concreta, orientata alla riforma della Chiesa e al rinnovamento delle comunità cristiane.
La sua vita spirituale è segnata da digiuni, discipline e un profondo rapporto con la preghiera, vissuta come forza che orienta le scelte e sostiene la missione.
La morte e la venerazione
San Giacomo della Marca muore a Napoli il 28 novembre 1476, dopo una vita interamente dedicata al Vangelo.
La sua tomba, custodita nel complesso di Santa Maria la Nova, diventa luogo di devozione.


















































































