Il Santo del giorno 10 giugno: Beata Diana degli Andalò.

10Nome: Beata Diana degli Andalò
Titolo: Vergine
Nome di battesimo: Diana Lovello
Nascita: 1200, Bologna
Morte: 10 giugno 1236, Bologna
Ricorrenza: 10 giugno
Beata Diana nasce a Bologna nel 1200, in una famiglia nobile e influente.
Fin da giovane coltiva un profondo desiderio di consacrarsi a Dio.
Vive in un tempo in cui la vita religiosa femminile incontra forti ostacoli, soprattutto per chi proviene da famiglie benestanti.
Diana però non si lascia scoraggiare.
Rifiuta un matrimonio combinato e cerca con determinazione una via per vivere il Vangelo in pienezza.
L’incontro con San Domenico e la vocazione domenicana
Nel 1219 incontra San Domenico di Guzmán, fondatore dell’Ordine dei Predicatori.
Da quell’incontro nasce una profonda sintonia spirituale.
Diana si ispira alla spiritualità domenicana e decide di fondare un monastero femminile a Bologna.
Con l’aiuto di Reginaldo d’Orléans e del beato Giordano di Sassonia, suo grande amico e guida spirituale, ottiene il permesso e il sostegno necessari.
Nasce così il monastero di Sant’Agnese, primo cenobio domenicano femminile della città.
Una vita di preghiera e comunione
All’interno del monastero, Diana vive in clausura, dedicandosi alla preghiera, alla penitenza e allo studio.
È amata per la sua dolcezza, la fermezza nella fede e lo spirito di servizio.
Intrattiene una corrispondenza intensa con il beato Giordano di Sassonia, che rappresenta una delle testimonianze più belle dell’amicizia spirituale medievale.
La sua vita si svolge nel silenzio e nella comunione, ma il suo esempio parla ancora oggi.
La morte della Beata Diana degli Andalò
Beata Diana muore il 10 giugno 1236 nel monastero di Sant’Agnese a Bologna.
Le sue consorelle ne custodiscono la memoria con grande venerazione.
Nel 1888 papa Leone XIII ne approva ufficialmente il culto.
Oggi riposa accanto a Santa Caterina de’ Vigri e Santa Rosa da Viterbo nella basilica di San Domenico.
La sua festa si celebra ogni 10 giugno, come simbolo di determinazione, fedeltà e amore per la vita consacrata.
10Nome: Beata Diana degli Andalò
Titolo: Vergine
Nome di battesimo: Diana Lovello
Nascita: 1200, Bologna
Morte: 10 giugno 1236, Bologna
Ricorrenza: 10 giugno
Beata Diana nasce a Bologna nel 1200, in una famiglia nobile e influente.
Fin da giovane coltiva un profondo desiderio di consacrarsi a Dio.
Vive in un tempo in cui la vita religiosa femminile incontra forti ostacoli, soprattutto per chi proviene da famiglie benestanti.
Diana però non si lascia scoraggiare.
Rifiuta un matrimonio combinato e cerca con determinazione una via per vivere il Vangelo in pienezza.
L’incontro con San Domenico e la vocazione domenicana
Nel 1219 incontra San Domenico di Guzmán, fondatore dell’Ordine dei Predicatori.
Da quell’incontro nasce una profonda sintonia spirituale.
Diana si ispira alla spiritualità domenicana e decide di fondare un monastero femminile a Bologna.
Con l’aiuto di Reginaldo d’Orléans e del beato Giordano di Sassonia, suo grande amico e guida spirituale, ottiene il permesso e il sostegno necessari.
Nasce così il monastero di Sant’Agnese, primo cenobio domenicano femminile della città.
Una vita di preghiera e comunione
All’interno del monastero, Diana vive in clausura, dedicandosi alla preghiera, alla penitenza e allo studio.
È amata per la sua dolcezza, la fermezza nella fede e lo spirito di servizio.
Intrattiene una corrispondenza intensa con il beato Giordano di Sassonia, che rappresenta una delle testimonianze più belle dell’amicizia spirituale medievale.
La sua vita si svolge nel silenzio e nella comunione, ma il suo esempio parla ancora oggi.
La morte della Beata Diana degli Andalò
Beata Diana muore il 10 giugno 1236 nel monastero di Sant’Agnese a Bologna.
Le sue consorelle ne custodiscono la memoria con grande venerazione.
Nel 1888 papa Leone XIII ne approva ufficialmente il culto.
Oggi riposa accanto a Santa Caterina de’ Vigri e Santa Rosa da Viterbo nella basilica di San Domenico.
La sua festa si celebra ogni 10 giugno, come simbolo di determinazione, fedeltà e amore per la vita consacrata.