Il Santo del giorno 18 giugno: Santa Marina.

Nome: Santa Marina
Titolo: Monaca
Nascita: 715, Bitinia
Morte: 750, Libano
Ricorrenza: 18 giugno e 17 luglio
Santa Marina nasce nel 715 in Bitinia, regione dell’Asia Minore.
Rimasta orfana di madre, cresce con il padre, un uomo profondamente religioso.
Quando lui decide di ritirarsi in un monastero, Marina chiede di seguirlo.
Per entrare nel convento maschile, si taglia i capelli e assume un’identità maschile, prendendo il nome di “Marino”.
Nel monastero, vive come un semplice monaco, senza che nessuno sospetti la sua vera identità.
Preghiera, silenzio, obbedienza e umiltà segnano la sua esistenza quotidiana.
Nessuno immagina che quel giovane monaco sia in realtà una donna.
La falsa accusa e la dignità nel silenzio
Un giorno, la figlia di un oste accusa il giovane “Marino” di essere il padre del figlio che aspetta.
Marina non si difende, accetta la colpa per non mettere in difficoltà il convento e per vivere in totale umiltà.
Viene cacciata dal monastero e costretta a vivere per anni fuori dalle mura, mendicando e pregando.
Non si ribella, non si giustifica, non svela la verità.
Anche il bambino le viene affidato e lei lo cresce con amore.
Solo dopo la morte, quando i confratelli preparano il suo corpo per la sepoltura, scoprono con stupore che “fratel Marino” era in realtà una donna.
Colpiti dalla sua santità, i monaci iniziano a venerarla come Santa Marina.
Una santa venerata in Oriente e Occidente
Santa Marina è conosciuta e venerata in molte tradizioni cristiane, soprattutto in Libano, in Siria e in Grecia.
La sua storia attraversa i secoli come esempio di umiltà, pazienza e fedeltà a Dio.
Molte chiese e monasteri portano il suo nome.
È considerata patrona delle donne maltrattate, degli innocenti accusati e di chi vive nascondendo il proprio dolore con dignità.
La morte di Santa Marina
Santa Marina muore nel 750 in un convento del Libano, dopo una vita di sacrifici silenziosi e profonda fede.
Solo dopo la morte viene riconosciuta la sua santità e il segreto che aveva custodito con tanto coraggio.
Il suo culto si celebra il 18 giugno nella Chiesa latina e il 17 luglio nelle Chiese orientali.
Ancora oggi, la sua testimonianza ispira chi sceglie la via dell’umiltà e del perdono.
Nome: Santa Marina
Titolo: Monaca
Nascita: 715, Bitinia
Morte: 750, Libano
Ricorrenza: 18 giugno e 17 luglio
Santa Marina nasce nel 715 in Bitinia, regione dell’Asia Minore.
Rimasta orfana di madre, cresce con il padre, un uomo profondamente religioso.
Quando lui decide di ritirarsi in un monastero, Marina chiede di seguirlo.
Per entrare nel convento maschile, si taglia i capelli e assume un’identità maschile, prendendo il nome di “Marino”.
Nel monastero, vive come un semplice monaco, senza che nessuno sospetti la sua vera identità.
Preghiera, silenzio, obbedienza e umiltà segnano la sua esistenza quotidiana.
Nessuno immagina che quel giovane monaco sia in realtà una donna.
La falsa accusa e la dignità nel silenzio
Un giorno, la figlia di un oste accusa il giovane “Marino” di essere il padre del figlio che aspetta.
Marina non si difende, accetta la colpa per non mettere in difficoltà il convento e per vivere in totale umiltà.
Viene cacciata dal monastero e costretta a vivere per anni fuori dalle mura, mendicando e pregando.
Non si ribella, non si giustifica, non svela la verità.
Anche il bambino le viene affidato e lei lo cresce con amore.
Solo dopo la morte, quando i confratelli preparano il suo corpo per la sepoltura, scoprono con stupore che “fratel Marino” era in realtà una donna.
Colpiti dalla sua santità, i monaci iniziano a venerarla come Santa Marina.
Una santa venerata in Oriente e Occidente
Santa Marina è conosciuta e venerata in molte tradizioni cristiane, soprattutto in Libano, in Siria e in Grecia.
La sua storia attraversa i secoli come esempio di umiltà, pazienza e fedeltà a Dio.
Molte chiese e monasteri portano il suo nome.
È considerata patrona delle donne maltrattate, degli innocenti accusati e di chi vive nascondendo il proprio dolore con dignità.
La morte di Santa Marina
Santa Marina muore nel 750 in un convento del Libano, dopo una vita di sacrifici silenziosi e profonda fede.
Solo dopo la morte viene riconosciuta la sua santità e il segreto che aveva custodito con tanto coraggio.
Il suo culto si celebra il 18 giugno nella Chiesa latina e il 17 luglio nelle Chiese orientali.
Ancora oggi, la sua testimonianza ispira chi sceglie la via dell’umiltà e del perdono.