Il Santo del giorno 22 giugno: San Paolino di Nola.

Nome: San Paolino di Nola
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Ponzio Anicio Meropio Paolino
Nascita: 353 d.C., Bordeaux, Francia
Morte: 431 d.C., Nola, Campania
Ricorrenza: 22 giugno
San Paolino nasce nel 353 a Bordeaux, in una famiglia aristocratica dell’Impero Romano.
Riceve un’educazione raffinata e diventa senatore e governatore in Campania.
Amico dei grandi intellettuali del tempo, coltiva la poesia e la retorica.
Tutto cambia con la conversione al cristianesimo, vissuta con radicalità dopo la morte del figlio neonato.
Decide di lasciare carriera e ricchezze per abbracciare una vita semplice e cristiana.
Con la moglie Terasia si trasferisce a Nola, vicino alla tomba di San Felice, dove fonda una comunità religiosa.
La scelta della povertà e della carità
Paolino vende i suoi beni e distribuisce il ricavato ai poveri.
Accoglie pellegrini, cura malati e sostiene chi soffre.
Vive in povertà volontaria, dedicandosi alla preghiera e alla scrittura spirituale.
Le sue lettere e poesie diventano un ponte tra fede e cultura, ammirate da uomini come Agostino, Ambrogio e Girolamo.
Nel 409 viene eletto vescovo di Nola.
Pur assumendo un ruolo di guida, mantiene uno stile umile e fraterno.
Sotto la sua guida, la città si rafforza spiritualmente e diventa un centro di pellegrinaggio.
Padre della liturgia e poeta cristiano
San Paolino è tra i primi a comporre inni e canti per le celebrazioni liturgiche.
Esprime la fede in versi eleganti, capaci di toccare cuore e mente.
Contribuisce a sviluppare il culto dei santi, soprattutto quello di San Felice, a cui dedica poemi e celebrazioni solenni.
La sua produzione letteraria è un punto d’incontro tra la tradizione classica e la spiritualità cristiana.
La morte di San Paolino di Nola
San Paolino muore nel 431 a Nola, dopo aver servito la Chiesa e i poveri con dedizione.
Viene sepolto vicino al suo amato San Felice.
Il suo culto si diffonde in tutta Europa e il suo esempio resta vivo ancora oggi.
La Chiesa lo celebra il 22 giugno come modello di conversione, carità e cultura al servizio del Vangelo.
Nome: San Paolino di Nola
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Ponzio Anicio Meropio Paolino
Nascita: 353 d.C., Bordeaux, Francia
Morte: 431 d.C., Nola, Campania
Ricorrenza: 22 giugno
San Paolino nasce nel 353 a Bordeaux, in una famiglia aristocratica dell’Impero Romano.
Riceve un’educazione raffinata e diventa senatore e governatore in Campania.
Amico dei grandi intellettuali del tempo, coltiva la poesia e la retorica.
Tutto cambia con la conversione al cristianesimo, vissuta con radicalità dopo la morte del figlio neonato.
Decide di lasciare carriera e ricchezze per abbracciare una vita semplice e cristiana.
Con la moglie Terasia si trasferisce a Nola, vicino alla tomba di San Felice, dove fonda una comunità religiosa.
La scelta della povertà e della carità
Paolino vende i suoi beni e distribuisce il ricavato ai poveri.
Accoglie pellegrini, cura malati e sostiene chi soffre.
Vive in povertà volontaria, dedicandosi alla preghiera e alla scrittura spirituale.
Le sue lettere e poesie diventano un ponte tra fede e cultura, ammirate da uomini come Agostino, Ambrogio e Girolamo.
Nel 409 viene eletto vescovo di Nola.
Pur assumendo un ruolo di guida, mantiene uno stile umile e fraterno.
Sotto la sua guida, la città si rafforza spiritualmente e diventa un centro di pellegrinaggio.
Padre della liturgia e poeta cristiano
San Paolino è tra i primi a comporre inni e canti per le celebrazioni liturgiche.
Esprime la fede in versi eleganti, capaci di toccare cuore e mente.
Contribuisce a sviluppare il culto dei santi, soprattutto quello di San Felice, a cui dedica poemi e celebrazioni solenni.
La sua produzione letteraria è un punto d’incontro tra la tradizione classica e la spiritualità cristiana.
La morte di San Paolino di Nola
San Paolino muore nel 431 a Nola, dopo aver servito la Chiesa e i poveri con dedizione.
Viene sepolto vicino al suo amato San Felice.
Il suo culto si diffonde in tutta Europa e il suo esempio resta vivo ancora oggi.
La Chiesa lo celebra il 22 giugno come modello di conversione, carità e cultura al servizio del Vangelo.