Il Santo del giorno 28 maggio: San Germano di Parigi.

Nome: San Germano di Parigi
Titolo: Vescovo
Nascita: Fine del V secolo, Autun, Francia
Morte: 28 maggio 576, Parigi, Francia
Ricorrenza: 28 maggio
San Germano nasce ad Autun, in Francia, verso la fine del V secolo, in una famiglia benestante.
Dopo aver ricevuto un’educazione religiosa, conduce una vita eremitica e ascetica.
Il vescovo Agrippino di Autun lo richiama, ordinandolo prima diacono e poi sacerdote.
Successivamente, Germano diventa abate del monastero di San Sinforiano ad Autun, dove si distingue per la sua vita austera e la generosità verso i poveri.
Nel 555, su richiesta del re Childeberto I, viene nominato vescovo di Parigi.
Un pastore tra corte e popolo
Come vescovo, Germano mantiene uno stile di vita monastico, dedicandosi alla cura spirituale del popolo e all’assistenza dei bisognosi.
Nel 558, consacra una chiesa dedicata a San Vincenzo di Saragozza, con annesso un monastero, che diventerà l’abbazia di Saint-Germain-des-Prés.
Partecipa attivamente alla vita ecclesiastica del suo tempo, prendendo parte a concili e promuovendo la liturgia gallicana.
La sua influenza si estende anche alla corte, dove cerca di moderare i conflitti tra i sovrani merovingi.
Morte e culto
San Germano muore il 28 maggio 576 a Parigi.
Inizialmente sepolto nella cappella di San Sinforiano, nel 756 il suo corpo viene traslato nella chiesa di San Vincenzo, che da allora prende il nome di Saint-Germain-des-Prés.
La sua tomba diventa meta di pellegrinaggi, e gli vengono attribuiti numerosi miracoli, soprattutto in favore di poveri, malati e prigionieri.
La Chiesa cattolica lo celebra il 28 maggio, e il suo culto si diffonde anche oltre la Francia, arrivando fino al Canada, dove è patrono dell’arcidiocesi di Rimouski.
Nome: San Germano di Parigi
Titolo: Vescovo
Nascita: Fine del V secolo, Autun, Francia
Morte: 28 maggio 576, Parigi, Francia
Ricorrenza: 28 maggio
San Germano nasce ad Autun, in Francia, verso la fine del V secolo, in una famiglia benestante.
Dopo aver ricevuto un’educazione religiosa, conduce una vita eremitica e ascetica.
Il vescovo Agrippino di Autun lo richiama, ordinandolo prima diacono e poi sacerdote.
Successivamente, Germano diventa abate del monastero di San Sinforiano ad Autun, dove si distingue per la sua vita austera e la generosità verso i poveri.
Nel 555, su richiesta del re Childeberto I, viene nominato vescovo di Parigi.
Un pastore tra corte e popolo
Come vescovo, Germano mantiene uno stile di vita monastico, dedicandosi alla cura spirituale del popolo e all’assistenza dei bisognosi.
Nel 558, consacra una chiesa dedicata a San Vincenzo di Saragozza, con annesso un monastero, che diventerà l’abbazia di Saint-Germain-des-Prés.
Partecipa attivamente alla vita ecclesiastica del suo tempo, prendendo parte a concili e promuovendo la liturgia gallicana.
La sua influenza si estende anche alla corte, dove cerca di moderare i conflitti tra i sovrani merovingi.
Morte e culto
San Germano muore il 28 maggio 576 a Parigi.
Inizialmente sepolto nella cappella di San Sinforiano, nel 756 il suo corpo viene traslato nella chiesa di San Vincenzo, che da allora prende il nome di Saint-Germain-des-Prés.
La sua tomba diventa meta di pellegrinaggi, e gli vengono attribuiti numerosi miracoli, soprattutto in favore di poveri, malati e prigionieri.
La Chiesa cattolica lo celebra il 28 maggio, e il suo culto si diffonde anche oltre la Francia, arrivando fino al Canada, dove è patrono dell’arcidiocesi di Rimouski.