1° settembre 1715. Muore Re Luigi XIV, il Re Sole di Francia.

Un sovrano che incarna un’epoca
Il 1° settembre 1715 si spegne a Versailles Re Luigi XIV di Francia, conosciuto come il Re Sole.
Nato a Saint-Germain-en-Laye il 5 settembre 1638, sale al trono a soli quattro anni, dopo la morte del padre Luigi XIII.
La sua lunghissima reggenza, segnata inizialmente dalla guida del cardinale Mazzarino, apre un periodo in cui la monarchia francese assume un volto assoluto e centralizzato.
La costruzione del potere assoluto
Re Luigi XIV non si limita a governare: egli plasma un modello di monarchia assoluta che diventa riferimento per l’Europa.
Con la celebre frase “Lo Stato sono io”, afferma il principio della sua autorità totale.
Sposta la corte a Versailles, trasformando un modesto padiglione di caccia in un palazzo grandioso, simbolo della sua potenza e teatro della vita politica e mondana del regno.
Le guerre, da quelle di devoluzione a quelle di successione spagnola, segnano il suo regno.
Pur portando la Francia a espandere i propri confini e la propria influenza, queste campagne lasciano anche un’eredità di difficoltà economiche e una popolazione stremata dalle tasse.
Il mecenate del Re Sole
Re Luigi XIV sa usare l’arte come strumento di potere.
Protegge scrittori come Molière, Racine e La Fontaine, sostiene la musica di Lully e incoraggia la pittura e l’architettura barocca.
Versailles non è solo residenza reale, ma manifesto estetico e politico della sua epoca.
La cultura francese diventa così modello europeo, contribuendo a consolidare la figura del sovrano come centro della vita del regno.
La fine del regno e la morte
Dopo 72 anni di governo, il più lungo nella storia della monarchia francese, Re Luigi XIV muore a Versailles il 1° settembre 1715, pochi giorni prima di compiere 77 anni.
La sua morte segna la fine di un’epoca di splendori e contraddizioni.
I funerali seguono il fasto dovuto a un sovrano di tale grandezza: il corteo funebre attraversa Parigi fino alla basilica di Saint-Denis, necropoli dei re di Francia.
Lì, il Re Sole trova sepoltura accanto ai suoi antenati, lasciando dietro di sé un regno plasmato dalla sua volontà e una Francia che, nel bene e nel male, porta ancora la sua impronta.
Un sovrano che incarna un’epoca
Il 1° settembre 1715 si spegne a Versailles Re Luigi XIV di Francia, conosciuto come il Re Sole.
Nato a Saint-Germain-en-Laye il 5 settembre 1638, sale al trono a soli quattro anni, dopo la morte del padre Luigi XIII.
La sua lunghissima reggenza, segnata inizialmente dalla guida del cardinale Mazzarino, apre un periodo in cui la monarchia francese assume un volto assoluto e centralizzato.
La costruzione del potere assoluto
Re Luigi XIV non si limita a governare: egli plasma un modello di monarchia assoluta che diventa riferimento per l’Europa.
Con la celebre frase “Lo Stato sono io”, afferma il principio della sua autorità totale.
Sposta la corte a Versailles, trasformando un modesto padiglione di caccia in un palazzo grandioso, simbolo della sua potenza e teatro della vita politica e mondana del regno.
Le guerre, da quelle di devoluzione a quelle di successione spagnola, segnano il suo regno.
Pur portando la Francia a espandere i propri confini e la propria influenza, queste campagne lasciano anche un’eredità di difficoltà economiche e una popolazione stremata dalle tasse.
Il mecenate del Re Sole
Re Luigi XIV sa usare l’arte come strumento di potere.
Protegge scrittori come Molière, Racine e La Fontaine, sostiene la musica di Lully e incoraggia la pittura e l’architettura barocca.
Versailles non è solo residenza reale, ma manifesto estetico e politico della sua epoca.
La cultura francese diventa così modello europeo, contribuendo a consolidare la figura del sovrano come centro della vita del regno.
La fine del regno e la morte
Dopo 72 anni di governo, il più lungo nella storia della monarchia francese, Re Luigi XIV muore a Versailles il 1° settembre 1715, pochi giorni prima di compiere 77 anni.
La sua morte segna la fine di un’epoca di splendori e contraddizioni.
I funerali seguono il fasto dovuto a un sovrano di tale grandezza: il corteo funebre attraversa Parigi fino alla basilica di Saint-Denis, necropoli dei re di Francia.
Lì, il Re Sole trova sepoltura accanto ai suoi antenati, lasciando dietro di sé un regno plasmato dalla sua volontà e una Francia che, nel bene e nel male, porta ancora la sua impronta.


















































































