10 settembre 1898. Muore Elisabetta di Baviera, l’Imperatrice Sissi.

Una giovane duchessa destinata al trono
Elisabetta di Baviera nasce il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera, figlia del duca Massimiliano e della duchessa Ludovica. Cresce in un ambiente lontano dalle rigide etichette di corte, immersa nella natura e nell’arte.
La sua vita cambia improvvisamente quando, a 16 anni, sposa l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, diventando imperatrice di uno degli imperi più potenti e complessi d’Europa.
Un’icona anticonformista
Nota con il soprannome di “Sissi”, Elisabetta di Baviera incarna un’idea di femminilità libera e moderna per il suo tempo.
Coltiva una passione per la poesia, viaggia incessantemente e difende la sua indipendenza in un ambiente dominato da rigide regole.
Si distingue anche per la straordinaria attenzione al proprio corpo: pratica sport quotidianamente, segue diete rigorose e adotta una cura dei capelli divenuta leggendaria.
La sua figura diventa presto oggetto di fascino e mito, tanto da trasformarsi in un’icona che ispira pittori, scrittori e, in tempi più recenti, il cinema.
Politica, solitudine e mito
Accanto al marito, Elisabetta assume un ruolo politico importante soprattutto nella questione ungherese, contribuendo alla nascita del compromesso del 1867 che porta alla nascita della duplice monarchia austro-ungarica.
Tuttavia, dietro l’immagine pubblica si nasconde una donna inquieta, segnata dalla perdita di un figlio e da un senso costante di solitudine.
L’imperatrice si allontana progressivamente dalla corte di Vienna, preferendo i viaggi e i soggiorni in località lontane.
L’assassinio a Ginevra
Il 10 settembre 1898, durante una passeggiata sul lago di Ginevra, Elisabetta di Baviera viene assassinata dall’anarchico Luigi Lucheni, che la colpisce con una lima affilata.
In un primo momento nessuno comprende la gravità della ferita: l’imperatrice riesce persino a camminare fino all’hotel, ma poco dopo muore a 60 anni.
La notizia sconvolge l’Europa, alimentando il mito di una sovrana tragica e romantica.
I funerali e la memoria
I funerali solenni si svolgono a Vienna, dove il feretro viene accolto da una folla immensa. Elisabetta di Baviera riposa nella Cripta dei Cappuccini, accanto agli Asburgo.
La sua memoria continua a vivere nel tempo, tra leggende, opere letterarie e film che contribuiscono a rendere eterna la figura di un’imperatrice ribelle e malinconica.
Una giovane duchessa destinata al trono
Elisabetta di Baviera nasce il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera, figlia del duca Massimiliano e della duchessa Ludovica. Cresce in un ambiente lontano dalle rigide etichette di corte, immersa nella natura e nell’arte.
La sua vita cambia improvvisamente quando, a 16 anni, sposa l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, diventando imperatrice di uno degli imperi più potenti e complessi d’Europa.
Un’icona anticonformista
Nota con il soprannome di “Sissi”, Elisabetta di Baviera incarna un’idea di femminilità libera e moderna per il suo tempo.
Coltiva una passione per la poesia, viaggia incessantemente e difende la sua indipendenza in un ambiente dominato da rigide regole.
Si distingue anche per la straordinaria attenzione al proprio corpo: pratica sport quotidianamente, segue diete rigorose e adotta una cura dei capelli divenuta leggendaria.
La sua figura diventa presto oggetto di fascino e mito, tanto da trasformarsi in un’icona che ispira pittori, scrittori e, in tempi più recenti, il cinema.
Politica, solitudine e mito
Accanto al marito, Elisabetta assume un ruolo politico importante soprattutto nella questione ungherese, contribuendo alla nascita del compromesso del 1867 che porta alla nascita della duplice monarchia austro-ungarica.
Tuttavia, dietro l’immagine pubblica si nasconde una donna inquieta, segnata dalla perdita di un figlio e da un senso costante di solitudine.
L’imperatrice si allontana progressivamente dalla corte di Vienna, preferendo i viaggi e i soggiorni in località lontane.
L’assassinio a Ginevra
Il 10 settembre 1898, durante una passeggiata sul lago di Ginevra, Elisabetta di Baviera viene assassinata dall’anarchico Luigi Lucheni, che la colpisce con una lima affilata.
In un primo momento nessuno comprende la gravità della ferita: l’imperatrice riesce persino a camminare fino all’hotel, ma poco dopo muore a 60 anni.
La notizia sconvolge l’Europa, alimentando il mito di una sovrana tragica e romantica.
I funerali e la memoria
I funerali solenni si svolgono a Vienna, dove il feretro viene accolto da una folla immensa. Elisabetta di Baviera riposa nella Cripta dei Cappuccini, accanto agli Asburgo.
La sua memoria continua a vivere nel tempo, tra leggende, opere letterarie e film che contribuiscono a rendere eterna la figura di un’imperatrice ribelle e malinconica.


















































































