13 agosto 1946. Muore lo scrittore H. G. Wells.

Il 13 agosto del 1946, a Londra, si spegneva Herbert George Wells, uno dei giganti della letteratura mondiale.
Un uomo il cui genio ha plasmato il genere della fantascienza e ha predetto con una lungimiranza incredibile molti degli sviluppi tecnologici che oggi consideriamo ordinari.
La vita di un visionario
Nato a Bromley, in Inghilterra, da una famiglia di modeste condizioni economiche, Herbert George Wells impara fin da giovane cosa significa la fatica.
Il padre è un commerciante e la madre una governante, e le loro difficoltà influenzano profondamente la sua visione del mondo.
Dopo un’istruzione discontinua, Wells riesce a studiare scienze e biologia, appassionandosi alle teorie dell’evoluzione di Darwin e alla prospettiva di un futuro guidato dalla scienza.
Queste esperienze formano il nucleo della sua opera, dove l’esplorazione del fantastico si fonde con una profonda riflessione sulla società e sulla natura umana.
Nel corso della sua carriera, Wells diventa uno scrittore prolifico, cimentandosi anche con romanzi sociali, saggi storici e critiche sociali.
Il suo pensiero evolve, passando da una visione ottimistica del progresso a una più critica e disillusa, soprattutto dopo aver assistito agli orrori della Prima Guerra Mondiale.
Le opere e l’eredità immortale
Il nome di Herbert George Wells resta legato per sempre a capolavori che hanno trasformato la fantascienza, come La macchina del tempo, viaggio nel futuro alla scoperta di un’umanità divisa e in declino, o L’isola del dottor Moreau, inquietante allegoria della sperimentazione scientifica priva di etica.
Con “L’uomo invisibile”, Wells esplora il tema del potere e della solitudine, mentre “La guerra dei mondi” racconta una delle prime invasioni aliene della storia, ispirando generazioni di scrittori e registi.
La sua influenza si estende ben oltre la letteratura.
Wells è stato tra i primi a immaginare concetti come i carri armati, le armi nucleari e, in un certo senso, persino il World Wide Web.
La fine di un’era
Il 13 agosto 1946, Herbert George Wells muore nella sua casa di Londra, all’età di 79 anni.
I suoi funerali si svolgono in forma privata, a conferma della sua riservatezza.
Il suo corpo viene cremato e le sue ceneri disperse in mare.
Sebbene il mondo abbia perso un grande scrittore, la sua eredità continua a vivere nelle pagine dei suoi libri, nelle idee che ha seminato e nell’influenza che ha esercitato su ogni opera di fantascienza che è venuta dopo di lui.
Il 13 agosto del 1946, a Londra, si spegneva Herbert George Wells, uno dei giganti della letteratura mondiale.
Un uomo il cui genio ha plasmato il genere della fantascienza e ha predetto con una lungimiranza incredibile molti degli sviluppi tecnologici che oggi consideriamo ordinari.
La vita di un visionario
Nato a Bromley, in Inghilterra, da una famiglia di modeste condizioni economiche, Herbert George Wells impara fin da giovane cosa significa la fatica.
Il padre è un commerciante e la madre una governante, e le loro difficoltà influenzano profondamente la sua visione del mondo.
Dopo un’istruzione discontinua, Wells riesce a studiare scienze e biologia, appassionandosi alle teorie dell’evoluzione di Darwin e alla prospettiva di un futuro guidato dalla scienza.
Queste esperienze formano il nucleo della sua opera, dove l’esplorazione del fantastico si fonde con una profonda riflessione sulla società e sulla natura umana.
Nel corso della sua carriera, Wells diventa uno scrittore prolifico, cimentandosi anche con romanzi sociali, saggi storici e critiche sociali.
Il suo pensiero evolve, passando da una visione ottimistica del progresso a una più critica e disillusa, soprattutto dopo aver assistito agli orrori della Prima Guerra Mondiale.
Le opere e l’eredità immortale
Il nome di Herbert George Wells resta legato per sempre a capolavori che hanno trasformato la fantascienza, come La macchina del tempo, viaggio nel futuro alla scoperta di un’umanità divisa e in declino, o L’isola del dottor Moreau, inquietante allegoria della sperimentazione scientifica priva di etica.
Con “L’uomo invisibile”, Wells esplora il tema del potere e della solitudine, mentre “La guerra dei mondi” racconta una delle prime invasioni aliene della storia, ispirando generazioni di scrittori e registi.
La sua influenza si estende ben oltre la letteratura.
Wells è stato tra i primi a immaginare concetti come i carri armati, le armi nucleari e, in un certo senso, persino il World Wide Web.
La fine di un’era
Il 13 agosto 1946, Herbert George Wells muore nella sua casa di Londra, all’età di 79 anni.
I suoi funerali si svolgono in forma privata, a conferma della sua riservatezza.
Il suo corpo viene cremato e le sue ceneri disperse in mare.
Sebbene il mondo abbia perso un grande scrittore, la sua eredità continua a vivere nelle pagine dei suoi libri, nelle idee che ha seminato e nell’influenza che ha esercitato su ogni opera di fantascienza che è venuta dopo di lui.


















































































