14 ottobre 1977. Muore Bing Crosby, la voce che incanta l’America.

L’ascesa di una voce senza tempo
Nato Harry Lillis Crosby il 3 maggio 1903 a Tacoma, nello stato di Washington, Bing Crosby segna per sempre la storia della musica, del cinema e della radio americana.
Negli anni Venti comincia la sua carriera come cantante jazz nel trio “The Rhythm Boys”, collaborando con il direttore d’orchestra Paul Whiteman.
Il suo timbro profondo e vellutato, insieme alla capacità di usare il microfono come strumento espressivo, lo rendono un pioniere del canto moderno.
Con l’avvento della radio e dei dischi a lunga durata, Crosby conquista il pubblico grazie a un repertorio che unisce eleganza e semplicità.
Il brano “White Christmas” diventa un simbolo natalizio universale e uno dei dischi più venduti di tutti i tempi.
Tra cinema e musica
Bing Crosby non è soltanto un cantante, ma anche un attore di enorme successo. Interpreta oltre settanta film, portando sullo schermo una naturalezza che conquista critica e pubblico.
Nel 1944 vince l’Oscar come miglior attore per “La mia via” di Leo McCarey, dove interpreta un sacerdote comprensivo e moderno.
È un ruolo che sembra cucito su di lui, capace di incarnare la serenità e il calore umano che caratterizzano la sua arte.
Parallelamente, continua a incidere dischi e a condurre programmi radiofonici e televisivi, diventando una presenza fissa nella vita quotidiana degli americani.
Un’eredità che non tramonta
La figura di Bing Crosby rappresenta la sintesi perfetta tra tradizione e innovazione.
È tra i primi artisti a comprendere il potenziale dei nuovi mezzi di comunicazione e a sfruttarli per creare un rapporto diretto con il pubblico.
Il suo stile rilassato, il cosiddetto “crooning”, segna una rivoluzione nel modo di cantare e ispira generazioni di interpreti, da Frank Sinatra a Dean Martin, fino ai grandi del pop contemporaneo.
La morte e il saluto finale
Il 14 ottobre 1977, durante una partita di golf in Spagna, Bing Crosby muore improvvisamente per un infarto, all’età di 74 anni.
Viene sepolto a Los Angeles, nel Holy Cross Cemetery.
Bing Crosby resta la colonna sonora di un secolo: un’eco di eleganza e dolcezza che non smette di attraversare il tempo.
L’ascesa di una voce senza tempo
Nato Harry Lillis Crosby il 3 maggio 1903 a Tacoma, nello stato di Washington, Bing Crosby segna per sempre la storia della musica, del cinema e della radio americana.
Negli anni Venti comincia la sua carriera come cantante jazz nel trio “The Rhythm Boys”, collaborando con il direttore d’orchestra Paul Whiteman.
Il suo timbro profondo e vellutato, insieme alla capacità di usare il microfono come strumento espressivo, lo rendono un pioniere del canto moderno.
Con l’avvento della radio e dei dischi a lunga durata, Crosby conquista il pubblico grazie a un repertorio che unisce eleganza e semplicità.
Il brano “White Christmas” diventa un simbolo natalizio universale e uno dei dischi più venduti di tutti i tempi.
Tra cinema e musica
Bing Crosby non è soltanto un cantante, ma anche un attore di enorme successo. Interpreta oltre settanta film, portando sullo schermo una naturalezza che conquista critica e pubblico.
Nel 1944 vince l’Oscar come miglior attore per “La mia via” di Leo McCarey, dove interpreta un sacerdote comprensivo e moderno.
È un ruolo che sembra cucito su di lui, capace di incarnare la serenità e il calore umano che caratterizzano la sua arte.
Parallelamente, continua a incidere dischi e a condurre programmi radiofonici e televisivi, diventando una presenza fissa nella vita quotidiana degli americani.
Un’eredità che non tramonta
La figura di Bing Crosby rappresenta la sintesi perfetta tra tradizione e innovazione.
È tra i primi artisti a comprendere il potenziale dei nuovi mezzi di comunicazione e a sfruttarli per creare un rapporto diretto con il pubblico.
Il suo stile rilassato, il cosiddetto “crooning”, segna una rivoluzione nel modo di cantare e ispira generazioni di interpreti, da Frank Sinatra a Dean Martin, fino ai grandi del pop contemporaneo.
La morte e il saluto finale
Il 14 ottobre 1977, durante una partita di golf in Spagna, Bing Crosby muore improvvisamente per un infarto, all’età di 74 anni.
Viene sepolto a Los Angeles, nel Holy Cross Cemetery.
Bing Crosby resta la colonna sonora di un secolo: un’eco di eleganza e dolcezza che non smette di attraversare il tempo.


















































































