15 luglio 2021. Muore Libero De Rienzo: da Santa Maradona a Smetto quando voglio, volto di culto del cinema italiano.

Libero De Rienzo appartiene a quella generazione di attori che non cercano il consenso, ma la verità.
Nato a Napoli il 24 febbraio 1977, cresce tra Roma e l’arte, con un padre aiuto regista e un ambiente familiare intriso di cultura cinematografica.
Il debutto arriva presto, ma è nel 2001 con il film Santa Maradona che il suo volto diventa noto al grande pubblico.
Nel ruolo di Bartolomeo “Bart” Vanzetti, incarna il giovane disilluso e brillante, dando vita a un personaggio che resta nell’immaginario di una generazione.
Cinema, scrittura e regia
Libero De Rienzo è anche sceneggiatore e regista.
Nel 2005 firma Sangue – La morte non esiste, un’opera prima intensa, dedicata all’amico fraterno Claudio Caligari.
Vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista proprio per Santa Maradona, ma il suo percorso non segue mai una linea prevedibile.
Lo si ritrova nei film d’autore, nelle serie tv e nei progetti indipendenti.
Nel 2014 partecipa a Smetto quando voglio, interpretando Bartolomeo Arroganti, uno dei ricercatori coinvolti nella “start-up” di spaccio ideata dal personaggio di Edoardo Leo.
La trilogia si rivela un successo, e De Rienzo regala al pubblico una prova ironica e intelligente.
Un artista irregolare
La parola che ricorre più spesso per descriverlo è “irregolare”.
Non solo per la sua carriera, ma per l’approccio alla vita e alla recitazione.
Evita i salotti televisivi e coltiva un’intensa riservatezza.
Amante della scrittura, lettore appassionato, padre affettuoso: la sua complessità si riflette nei ruoli che sceglie, tutti profondamente umani.
La morte improvvisa e il ricordo
Il 15 luglio 2021 Libero De Rienzo viene trovato morto nella sua casa a Roma, all’età di 44 anni.
L’autopsia conferma un infarto, ma il decesso resta avvolto da un velo di dolore e incredulità.
I funerali si svolgono a Paternopoli, in Irpinia, dove l’attore viene sepolto.
Il cinema italiano perde un interprete originale, capace di mescolare leggerezza e profondità.
Libero De Rienzo appartiene a quella generazione di attori che non cercano il consenso, ma la verità.
Nato a Napoli il 24 febbraio 1977, cresce tra Roma e l’arte, con un padre aiuto regista e un ambiente familiare intriso di cultura cinematografica.
Il debutto arriva presto, ma è nel 2001 con il film Santa Maradona che il suo volto diventa noto al grande pubblico.
Nel ruolo di Bartolomeo “Bart” Vanzetti, incarna il giovane disilluso e brillante, dando vita a un personaggio che resta nell’immaginario di una generazione.
Cinema, scrittura e regia
Libero De Rienzo è anche sceneggiatore e regista.
Nel 2005 firma Sangue – La morte non esiste, un’opera prima intensa, dedicata all’amico fraterno Claudio Caligari.
Vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista proprio per Santa Maradona, ma il suo percorso non segue mai una linea prevedibile.
Lo si ritrova nei film d’autore, nelle serie tv e nei progetti indipendenti.
Nel 2014 partecipa a Smetto quando voglio, interpretando Bartolomeo Arroganti, uno dei ricercatori coinvolti nella “start-up” di spaccio ideata dal personaggio di Edoardo Leo.
La trilogia si rivela un successo, e De Rienzo regala al pubblico una prova ironica e intelligente.
Un artista irregolare
La parola che ricorre più spesso per descriverlo è “irregolare”.
Non solo per la sua carriera, ma per l’approccio alla vita e alla recitazione.
Evita i salotti televisivi e coltiva un’intensa riservatezza.
Amante della scrittura, lettore appassionato, padre affettuoso: la sua complessità si riflette nei ruoli che sceglie, tutti profondamente umani.
La morte improvvisa e il ricordo
Il 15 luglio 2021 Libero De Rienzo viene trovato morto nella sua casa a Roma, all’età di 44 anni.
L’autopsia conferma un infarto, ma il decesso resta avvolto da un velo di dolore e incredulità.
I funerali si svolgono a Paternopoli, in Irpinia, dove l’attore viene sepolto.
Il cinema italiano perde un interprete originale, capace di mescolare leggerezza e profondità.


















































































