15 ottobre 2023. Muore il giurista Cesare Rimini.

Le origini e la formazione
Cesare Rimini nasce a Milano il 10 settembre 1924 in una famiglia di origini ebraiche.
L’esperienza della guerra e delle leggi razziali segna profondamente la sua giovinezza, ma non ne spegne la determinazione.
Dopo la Liberazione, Rimini si laurea in Giurisprudenza all’Università di Milano e inizia una carriera che coniuga rigore tecnico e sensibilità sociale.
Nel dopoguerra apre il suo studio legale, che diventa presto un punto di riferimento per la competenza e l’approccio umano verso i clienti.
Un avvocato tra diritto e divulgazione
Rimini non si limita alla pratica forense: porta il diritto fuori dalle aule dei tribunali.
Con articoli e interventi sui giornali, in particolare sul Corriere della Sera, riesce a tradurre concetti complessi in un linguaggio accessibile, avvicinando il pubblico alle questioni giuridiche e familiari.
Il suo nome diventa sinonimo di chiarezza e autorevolezza.
Nella televisione e nella stampa, si distingue per la capacità di spiegare con equilibrio temi delicati come i rapporti di coppia, il divorzio, l’eredità e le trasformazioni del diritto di famiglia.
L’eredità culturale e professionale
Cesare Rimini rappresenta una figura rara nel panorama giuridico italiano: un avvocato che sa unire conoscenza tecnica e attenzione alle persone.
La sua scrittura, sempre misurata, riflette un profondo rispetto per la dignità umana.
Parallelamente alla carriera professionale, partecipa al dibattito culturale del Paese, contribuendo a formare una coscienza civile in materia di diritti e doveri.
È anche autore di libri che raccontano il diritto con tono narrativo e riflessivo, in cui emerge l’idea che la giustizia non sia solo norma, ma anche empatia e discernimento.
La morte e il ricordo
Cesare Rimini muore a Milano il 15 ottobre 2023, all’età di novantanove anni.
Con lui scompare uno dei protagonisti più rispettati del foro milanese e della divulgazione giuridica italiana.
Il suo funerale si tiene in forma privata, come richiesto dalla famiglia, ma il mondo della cultura e della legge gli rende omaggio con parole di stima e affetto.
Le origini e la formazione
Cesare Rimini nasce a Milano il 10 settembre 1924 in una famiglia di origini ebraiche.
L’esperienza della guerra e delle leggi razziali segna profondamente la sua giovinezza, ma non ne spegne la determinazione.
Dopo la Liberazione, Rimini si laurea in Giurisprudenza all’Università di Milano e inizia una carriera che coniuga rigore tecnico e sensibilità sociale.
Nel dopoguerra apre il suo studio legale, che diventa presto un punto di riferimento per la competenza e l’approccio umano verso i clienti.
Un avvocato tra diritto e divulgazione
Rimini non si limita alla pratica forense: porta il diritto fuori dalle aule dei tribunali.
Con articoli e interventi sui giornali, in particolare sul Corriere della Sera, riesce a tradurre concetti complessi in un linguaggio accessibile, avvicinando il pubblico alle questioni giuridiche e familiari.
Il suo nome diventa sinonimo di chiarezza e autorevolezza.
Nella televisione e nella stampa, si distingue per la capacità di spiegare con equilibrio temi delicati come i rapporti di coppia, il divorzio, l’eredità e le trasformazioni del diritto di famiglia.
L’eredità culturale e professionale
Cesare Rimini rappresenta una figura rara nel panorama giuridico italiano: un avvocato che sa unire conoscenza tecnica e attenzione alle persone.
La sua scrittura, sempre misurata, riflette un profondo rispetto per la dignità umana.
Parallelamente alla carriera professionale, partecipa al dibattito culturale del Paese, contribuendo a formare una coscienza civile in materia di diritti e doveri.
È anche autore di libri che raccontano il diritto con tono narrativo e riflessivo, in cui emerge l’idea che la giustizia non sia solo norma, ma anche empatia e discernimento.
La morte e il ricordo
Cesare Rimini muore a Milano il 15 ottobre 2023, all’età di novantanove anni.
Con lui scompare uno dei protagonisti più rispettati del foro milanese e della divulgazione giuridica italiana.
Il suo funerale si tiene in forma privata, come richiesto dalla famiglia, ma il mondo della cultura e della legge gli rende omaggio con parole di stima e affetto.


















































































