15 settembre 1993: la scomparsa del Colonnello Bernacca, l’Uomo del Tempo.

Il volto familiare della meteorologia italiana
Il 15 settembre 1993 l’Italia salutava per sempre il Colonnello Edmondo Bernacca, il primo vero meteorologo televisivo del nostro Paese.
Figura indimenticabile della RAI, seppe trasformare le previsioni del tempo in un appuntamento quotidiano seguito da milioni di famiglie.
Con eleganza, competenza e una comunicazione chiara e semplice, Bernacca riuscì a rendere accessibili a tutti concetti scientifici complessi.
Dalla radio alla televisione
La carriera di Bernacca iniziò nel 1948 con la collaborazione alle testate giornalistiche.
Nel 1955 approdò alla radio con la trasmissione mattutina Casa Serena.
Due anni dopo fece il suo debutto in televisione, quando la RAI gli affidò la conduzione di un programma autonomo dedicato alle previsioni meteorologiche.
Fu proprio da quel momento che nacque il mito del “Colonnello Bernacca”.
Che tempo fa e i programmi di divulgazione
Dal 1955 al 1983 fu il volto ufficiale della meteorologia televisiva italiana.
Ideò trasmissioni celebri come Che tempo fa e La fabbrica delle nuvole, portando il meteo al centro del palinsesto.
Partecipò anche a momenti iconici della televisione, dalla Domenica In di Pippo Baudo alla Canzonissima del 1968 condotta da Mina.
Il successo della sua rubrica portò la RAI a spostarla alle 19:55, prima del telegiornale serale, orario che garantiva il massimo ascolto.
Il linguaggio chiaro e l’eredità culturale
Bernacca si distingueva per toni pacati, grande professionalità e doti comunicative raffinate.
Il suo linguaggio era tecnico ma mai ostico, rigoroso e al tempo stesso comprensibile.
Fu tra i primi a dimostrare che argomenti scientifici potevano diventare intrattenimento senza cadere in sensazionalismi.
Per questo è considerato il padre dei meteorologi italiani e un modello insuperato per chi lavora oggi nel settore.
Un ricordo ancora vivo
Trentadue anni dopo la sua scomparsa, il ricordo del Colonnello Bernacca rimane vivo nella memoria collettiva.
Nel 2023 Rai Teche e Rai Meteo lo hanno celebrato su RaiPlay con il documentario Bernacca, l’uomo del Tempo, ripercorrendo la sua carriera e il suo impatto sulla televisione italiana.
Il suo contributo ha reso il meteo non solo un servizio collettivo, ma anche un momento di cultura condivisa per gli italiani.
Laura Persico Pezzino
Il volto familiare della meteorologia italiana
Il 15 settembre 1993 l’Italia salutava per sempre il Colonnello Edmondo Bernacca, il primo vero meteorologo televisivo del nostro Paese.
Figura indimenticabile della RAI, seppe trasformare le previsioni del tempo in un appuntamento quotidiano seguito da milioni di famiglie.
Con eleganza, competenza e una comunicazione chiara e semplice, Bernacca riuscì a rendere accessibili a tutti concetti scientifici complessi.
Dalla radio alla televisione
La carriera di Bernacca iniziò nel 1948 con la collaborazione alle testate giornalistiche.
Nel 1955 approdò alla radio con la trasmissione mattutina Casa Serena.
Due anni dopo fece il suo debutto in televisione, quando la RAI gli affidò la conduzione di un programma autonomo dedicato alle previsioni meteorologiche.
Fu proprio da quel momento che nacque il mito del “Colonnello Bernacca”.
Che tempo fa e i programmi di divulgazione
Dal 1955 al 1983 fu il volto ufficiale della meteorologia televisiva italiana.
Ideò trasmissioni celebri come Che tempo fa e La fabbrica delle nuvole, portando il meteo al centro del palinsesto.
Partecipò anche a momenti iconici della televisione, dalla Domenica In di Pippo Baudo alla Canzonissima del 1968 condotta da Mina.
Il successo della sua rubrica portò la RAI a spostarla alle 19:55, prima del telegiornale serale, orario che garantiva il massimo ascolto.
Il linguaggio chiaro e l’eredità culturale
Bernacca si distingueva per toni pacati, grande professionalità e doti comunicative raffinate.
Il suo linguaggio era tecnico ma mai ostico, rigoroso e al tempo stesso comprensibile.
Fu tra i primi a dimostrare che argomenti scientifici potevano diventare intrattenimento senza cadere in sensazionalismi.
Per questo è considerato il padre dei meteorologi italiani e un modello insuperato per chi lavora oggi nel settore.
Un ricordo ancora vivo
Trentadue anni dopo la sua scomparsa, il ricordo del Colonnello Bernacca rimane vivo nella memoria collettiva.
Nel 2023 Rai Teche e Rai Meteo lo hanno celebrato su RaiPlay con il documentario Bernacca, l’uomo del Tempo, ripercorrendo la sua carriera e il suo impatto sulla televisione italiana.
Il suo contributo ha reso il meteo non solo un servizio collettivo, ma anche un momento di cultura condivisa per gli italiani.
Laura Persico Pezzino


















































































