18 novembre 1952. Muore il poeta Paul Éluard.

Le origini di un poeta che trasforma il Novecento
Paul Éluard nasce a Saint-Denis nel 1895 e cresce in un ambiente che gli permette di avvicinarsi presto alla scrittura.
Le prime esperienze di malattia e isolamento lo spingono verso la poesia, che diventa un rifugio e una forma di rivelazione personale.
Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come infermiere e mantiene un legame costante con la parola scritta, affinando un linguaggio che unisce visione, immediatezza e una ricerca continua di verità interiore.
L’incontro con il Surrealismo e le opere che lo definiscono
Negli anni Venti entra nel gruppo dei surrealisti, dove trova un terreno fertile per sperimentare nuovi modi di rappresentare il pensiero.
Paul Éluard collabora con André Breton e altri protagonisti del movimento, contribuendo a delineare un immaginario poetico in cui sogno, libertà e desiderio si intrecciano senza barriere.
Opere come Capitale de la douleur rivelano una voce capace di trasformare emozioni intime in immagini essenziali e potenti.
L’amore occupa un posto centrale, spesso incarnato nelle figure delle sue compagne, che diventano simboli di bellezza, salvezza e slancio vitale.
Con il tempo, la sua poesia assume un carattere sempre più aperto e universale, senza perdere la grazia delle origini surrealiste.
L’impegno politico e la poesia come resistenza
Quando l’Europa entra nell’ombra dei totalitarismi, Éluard sceglie di impegnarsi con lucidità e coraggio. Partecipa alla Resistenza francese e utilizza la poesia come strumento di lotta e incoraggiamento.
Il celebre testo Liberté circola clandestinamente, diventa un manifesto morale e un richiamo alla dignità di chi si oppone all’occupazione.
In questi anni la sua scrittura si fa ancora più essenziale: una poesia che non vuole solo emozionare, ma anche sostenere e unire.
La morte e i funerali
Paul Éluard muore a Charenton-le-Pont il 18 novembre 1952, a 57 anni.
La sua scomparsa suscita commozione in Francia e nel mondo culturale internazionale.
I funerali si tengono a Parigi, in un clima segnato dal riconoscimento pubblico del suo contributo artistico e civile.
Le origini di un poeta che trasforma il Novecento
Paul Éluard nasce a Saint-Denis nel 1895 e cresce in un ambiente che gli permette di avvicinarsi presto alla scrittura.
Le prime esperienze di malattia e isolamento lo spingono verso la poesia, che diventa un rifugio e una forma di rivelazione personale.
Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come infermiere e mantiene un legame costante con la parola scritta, affinando un linguaggio che unisce visione, immediatezza e una ricerca continua di verità interiore.
L’incontro con il Surrealismo e le opere che lo definiscono
Negli anni Venti entra nel gruppo dei surrealisti, dove trova un terreno fertile per sperimentare nuovi modi di rappresentare il pensiero.
Paul Éluard collabora con André Breton e altri protagonisti del movimento, contribuendo a delineare un immaginario poetico in cui sogno, libertà e desiderio si intrecciano senza barriere.
Opere come Capitale de la douleur rivelano una voce capace di trasformare emozioni intime in immagini essenziali e potenti.
L’amore occupa un posto centrale, spesso incarnato nelle figure delle sue compagne, che diventano simboli di bellezza, salvezza e slancio vitale.
Con il tempo, la sua poesia assume un carattere sempre più aperto e universale, senza perdere la grazia delle origini surrealiste.
L’impegno politico e la poesia come resistenza
Quando l’Europa entra nell’ombra dei totalitarismi, Éluard sceglie di impegnarsi con lucidità e coraggio. Partecipa alla Resistenza francese e utilizza la poesia come strumento di lotta e incoraggiamento.
Il celebre testo Liberté circola clandestinamente, diventa un manifesto morale e un richiamo alla dignità di chi si oppone all’occupazione.
In questi anni la sua scrittura si fa ancora più essenziale: una poesia che non vuole solo emozionare, ma anche sostenere e unire.
La morte e i funerali
Paul Éluard muore a Charenton-le-Pont il 18 novembre 1952, a 57 anni.
La sua scomparsa suscita commozione in Francia e nel mondo culturale internazionale.
I funerali si tengono a Parigi, in un clima segnato dal riconoscimento pubblico del suo contributo artistico e civile.


















































































