22 agosto 1806. Muore Jean-Honoré Fragonard, pittore del rococò.

Un artista nel cuore del Settecento
Jean-Honoré Fragonard nasce a Grasse il 5 aprile 1732.
Cresce in una Francia che respira la leggerezza e il gusto mondano tipici del Rococò, e ben presto trova nella pittura la sua vocazione.
Trasferitosi a Parigi, entra nella bottega di François Boucher, maestro riconosciuto del tempo, che diventa per lui guida e modello.
Il giovane Fragonard assimila con rapidità il linguaggio elegante e sensuale del suo maestro, ma lo arricchisce di una freschezza tutta personale.
Viaggi e ispirazioni
Grazie al prestigioso Prix de Rome, Fragonard trascorre alcuni anni in Italia.
A Roma, Napoli e Venezia entra in contatto con l’antichità classica e con i grandi maestri rinascimentali, esperienze che ampliano il suo stile e gli danno una maggiore profondità compositiva.
Tornato in Francia, porta con sé la capacità di fondere grazia rococò e solidità formale, qualità che emergono nei suoi dipinti più celebri.
Le opere più note
Fragonard è ricordato soprattutto per le sue scene intime e amorose, immerse in giardini incantati e residenze aristocratiche. “Il Bacio rubato” e “L’altalena” restano icone della sua arte: immagini che raccontano con leggerezza i giochi della seduzione, rese con pennellate vivaci e colori brillanti.
La sua pittura diventa specchio dell’epoca di Luigi XV, capace di cogliere l’effimero e l’eleganza di una società che ama il piacere e la bellezza.
Accanto a questi temi frivoli, Fragonard realizza anche paesaggi e scene religiose, dimostrando versatilità e grande padronanza tecnica.
Tuttavia, con l’arrivo della Rivoluzione francese e il mutare del gusto verso il Neoclassicismo, il suo stile perde centralità.
L’artista, che incarna il Rococò ormai in declino, vive un progressivo isolamento.

La morte e l’eredità
Il 22 agosto 1806 Jean-Honoré Fragonard muore a Parigi, in relativa povertà e lontano dalla celebrità che lo aveva accompagnato in gioventù.
Oggi Fragonard è riscoperto come uno dei più grandi interpreti del Settecento francese.
Le sue tele, conservate nei musei più prestigiosi del mondo, continuano a raccontare il fascino di un secolo che esalta il gioco dell’amore e la gioia di vivere.
Un artista nel cuore del Settecento
Jean-Honoré Fragonard nasce a Grasse il 5 aprile 1732.
Cresce in una Francia che respira la leggerezza e il gusto mondano tipici del Rococò, e ben presto trova nella pittura la sua vocazione.
Trasferitosi a Parigi, entra nella bottega di François Boucher, maestro riconosciuto del tempo, che diventa per lui guida e modello.
Il giovane Fragonard assimila con rapidità il linguaggio elegante e sensuale del suo maestro, ma lo arricchisce di una freschezza tutta personale.
Viaggi e ispirazioni
Grazie al prestigioso Prix de Rome, Fragonard trascorre alcuni anni in Italia.
A Roma, Napoli e Venezia entra in contatto con l’antichità classica e con i grandi maestri rinascimentali, esperienze che ampliano il suo stile e gli danno una maggiore profondità compositiva.
Tornato in Francia, porta con sé la capacità di fondere grazia rococò e solidità formale, qualità che emergono nei suoi dipinti più celebri.
Le opere più note
Fragonard è ricordato soprattutto per le sue scene intime e amorose, immerse in giardini incantati e residenze aristocratiche. “Il Bacio rubato” e “L’altalena” restano icone della sua arte: immagini che raccontano con leggerezza i giochi della seduzione, rese con pennellate vivaci e colori brillanti.
La sua pittura diventa specchio dell’epoca di Luigi XV, capace di cogliere l’effimero e l’eleganza di una società che ama il piacere e la bellezza.
Accanto a questi temi frivoli, Fragonard realizza anche paesaggi e scene religiose, dimostrando versatilità e grande padronanza tecnica.
Tuttavia, con l’arrivo della Rivoluzione francese e il mutare del gusto verso il Neoclassicismo, il suo stile perde centralità.
L’artista, che incarna il Rococò ormai in declino, vive un progressivo isolamento.

La morte e l’eredità
Il 22 agosto 1806 Jean-Honoré Fragonard muore a Parigi, in relativa povertà e lontano dalla celebrità che lo aveva accompagnato in gioventù.
Oggi Fragonard è riscoperto come uno dei più grandi interpreti del Settecento francese.
Le sue tele, conservate nei musei più prestigiosi del mondo, continuano a raccontare il fascino di un secolo che esalta il gioco dell’amore e la gioia di vivere.


















































































