22 settembre 2023. Muore Giorgio Napolitano.

Un protagonista della politica italiana
Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925 e cresce in un’Italia attraversata da trasformazioni radicali.
Studente di giurisprudenza a Napoli, partecipa alla Resistenza e sceglie presto l’impegno politico come strada per contribuire al futuro democratico del Paese.
Si iscrive al Partito Comunista Italiano e, dal dopoguerra, costruisce una lunga carriera parlamentare che lo vede tra i protagonisti della vita istituzionale per oltre sessant’anni.
L’attività politica e il ruolo europeo
Eletto deputato per la prima volta nel 1953, Giorgio Napolitano diventa una figura di spicco nella corrente riformista del PCI, attenta al dialogo con le forze democratiche.
Negli anni successivi ricopre ruoli cruciali: guida la Commissione Bilancio, presiede la Camera dei deputati e, con la svolta post-comunista, entra nei Democratici di Sinistra.
L’attenzione costante all’Europa e al rapporto con gli Stati Uniti lo rende una personalità autorevole anche oltre i confini italiani.
Nel 1999 viene eletto al Parlamento europeo, dove rafforza il suo profilo di uomo di mediazione e cultura istituzionale.
Il primo Presidente rieletto
Il 15 maggio 2006 Giorgio Napolitano diventa l’undicesimo Presidente della Repubblica Italiana.
È il primo ex comunista a ricoprire la più alta carica dello Stato e, nel 2013, entra nella storia come il primo Presidente rieletto per un secondo mandato, in un momento di forte instabilità politica.
Con il suo stile sobrio e con un forte senso di responsabilità, Napolitano interpreta il ruolo di garante della Costituzione, sostenendo governi di diversa natura e affrontando crisi delicate con fermezza istituzionale.
La morte e i funerali di Giorgio Napolitano
Il 22 settembre 2023 Giorgio Napolitano muore a Roma all’età di 98 anni.
L’Italia intera lo ricorda come un “Presidente emerito” che ha accompagnato il Paese in passaggi complessi con equilibrio e visione.
I funerali di Stato si svolgono con una cerimonia laica a Montecitorio, seguita da un grande tributo civile.
È la prima volta che un Presidente della Repubblica riceve esequie non religiose, un dettaglio che rispecchia la sua coerenza di pensiero e il suo rispetto per la pluralità delle convinzioni.
Con la sua morte si chiude un capitolo fondamentale della storia repubblicana, ma la figura di Giorgio Napolitano resta punto di riferimento per la cultura politica italiana ed europea.
Un protagonista della politica italiana
Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925 e cresce in un’Italia attraversata da trasformazioni radicali.
Studente di giurisprudenza a Napoli, partecipa alla Resistenza e sceglie presto l’impegno politico come strada per contribuire al futuro democratico del Paese.
Si iscrive al Partito Comunista Italiano e, dal dopoguerra, costruisce una lunga carriera parlamentare che lo vede tra i protagonisti della vita istituzionale per oltre sessant’anni.
L’attività politica e il ruolo europeo
Eletto deputato per la prima volta nel 1953, Giorgio Napolitano diventa una figura di spicco nella corrente riformista del PCI, attenta al dialogo con le forze democratiche.
Negli anni successivi ricopre ruoli cruciali: guida la Commissione Bilancio, presiede la Camera dei deputati e, con la svolta post-comunista, entra nei Democratici di Sinistra.
L’attenzione costante all’Europa e al rapporto con gli Stati Uniti lo rende una personalità autorevole anche oltre i confini italiani.
Nel 1999 viene eletto al Parlamento europeo, dove rafforza il suo profilo di uomo di mediazione e cultura istituzionale.
Il primo Presidente rieletto
Il 15 maggio 2006 Giorgio Napolitano diventa l’undicesimo Presidente della Repubblica Italiana.
È il primo ex comunista a ricoprire la più alta carica dello Stato e, nel 2013, entra nella storia come il primo Presidente rieletto per un secondo mandato, in un momento di forte instabilità politica.
Con il suo stile sobrio e con un forte senso di responsabilità, Napolitano interpreta il ruolo di garante della Costituzione, sostenendo governi di diversa natura e affrontando crisi delicate con fermezza istituzionale.
La morte e i funerali di Giorgio Napolitano
Il 22 settembre 2023 Giorgio Napolitano muore a Roma all’età di 98 anni.
L’Italia intera lo ricorda come un “Presidente emerito” che ha accompagnato il Paese in passaggi complessi con equilibrio e visione.
I funerali di Stato si svolgono con una cerimonia laica a Montecitorio, seguita da un grande tributo civile.
È la prima volta che un Presidente della Repubblica riceve esequie non religiose, un dettaglio che rispecchia la sua coerenza di pensiero e il suo rispetto per la pluralità delle convinzioni.
Con la sua morte si chiude un capitolo fondamentale della storia repubblicana, ma la figura di Giorgio Napolitano resta punto di riferimento per la cultura politica italiana ed europea.


















































































