25 agosto 1957. Muore il poeta Umberto Saba.

Un autore radicato nella sua città
Umberto Saba nasce a Trieste il 9 marzo 1883 da madre ebrea e padre di origini veneziane.
La sua vita si intreccia profondamente con la città, che diventa il centro della sua ispirazione letteraria e l’anima della sua opera.
L’infanzia segnata dall’abbandono paterno lo porta a sviluppare una sensibilità particolare verso i temi dell’identità, della solitudine e dell’appartenenza.
La formazione e le prime raccolte
Saba compie studi irregolari, ma non smette mai di cercare nella parola poetica una forma di comprensione del mondo.
Nel 1910 sposa Lina, figura centrale nella sua esistenza, a cui dedica versi di intensa dolcezza.
Un anno dopo pubblica a sue spese la prima edizione del Canzoniere (1911), che nel corso degli anni si arricchisce di nuove sezioni fino a diventare la grande opera che accompagna tutta la sua vita.
Il “Canzoniere” e il valore della sua poesia
Il Canzoniere di Umberto Saba non è soltanto una raccolta di poesie, ma un vero diario in versi, specchio di una vita attraversata da passioni, angosce, malattie e speranze.
Saba rifiuta i formalismi dell’ermetismo e si muove in direzione opposta rispetto alle mode letterarie del Novecento, scegliendo la chiarezza del linguaggio, la concretezza della quotidianità e la sincerità dell’esperienza personale.
Questa scelta lo rende oggi un autore di riferimento per chi cerca una poesia che sappia parlare in modo diretto e umano.
Le difficoltà e l’eredità culturale
La vita di Umberto Saba è costellata da momenti di crisi psicologica e ricoveri in cliniche psichiatriche, che affronta con coraggio e lucidità.
Negli anni delle leggi razziali fasciste, la sua identità ebraica lo espone a pericoli e persecuzioni, ma non lo distoglie dalla scrittura.
Con la sua libreria antiquaria a Trieste, fondata nel 1919, contribuisce a diffondere cultura e a mantenere vivo un legame con la letteratura europea.
La morte e i funerali
Il 25 agosto 1957 Umberto Saba muore a Gorizia, dove si trova ricoverato per motivi di salute.
Il suo corpo viene poi sepolto nel cimitero israelitico di Trieste.
I funerali si svolgono in forma semplice ma partecipata, con la presenza di amici, intellettuali e concittadini che riconoscono in lui una delle voci più autentiche della poesia italiana del Novecento.
Un autore radicato nella sua città
Umberto Saba nasce a Trieste il 9 marzo 1883 da madre ebrea e padre di origini veneziane.
La sua vita si intreccia profondamente con la città, che diventa il centro della sua ispirazione letteraria e l’anima della sua opera.
L’infanzia segnata dall’abbandono paterno lo porta a sviluppare una sensibilità particolare verso i temi dell’identità, della solitudine e dell’appartenenza.
La formazione e le prime raccolte
Saba compie studi irregolari, ma non smette mai di cercare nella parola poetica una forma di comprensione del mondo.
Nel 1910 sposa Lina, figura centrale nella sua esistenza, a cui dedica versi di intensa dolcezza.
Un anno dopo pubblica a sue spese la prima edizione del Canzoniere (1911), che nel corso degli anni si arricchisce di nuove sezioni fino a diventare la grande opera che accompagna tutta la sua vita.
Il “Canzoniere” e il valore della sua poesia
Il Canzoniere di Umberto Saba non è soltanto una raccolta di poesie, ma un vero diario in versi, specchio di una vita attraversata da passioni, angosce, malattie e speranze.
Saba rifiuta i formalismi dell’ermetismo e si muove in direzione opposta rispetto alle mode letterarie del Novecento, scegliendo la chiarezza del linguaggio, la concretezza della quotidianità e la sincerità dell’esperienza personale.
Questa scelta lo rende oggi un autore di riferimento per chi cerca una poesia che sappia parlare in modo diretto e umano.
Le difficoltà e l’eredità culturale
La vita di Umberto Saba è costellata da momenti di crisi psicologica e ricoveri in cliniche psichiatriche, che affronta con coraggio e lucidità.
Negli anni delle leggi razziali fasciste, la sua identità ebraica lo espone a pericoli e persecuzioni, ma non lo distoglie dalla scrittura.
Con la sua libreria antiquaria a Trieste, fondata nel 1919, contribuisce a diffondere cultura e a mantenere vivo un legame con la letteratura europea.
La morte e i funerali
Il 25 agosto 1957 Umberto Saba muore a Gorizia, dove si trova ricoverato per motivi di salute.
Il suo corpo viene poi sepolto nel cimitero israelitico di Trieste.
I funerali si svolgono in forma semplice ma partecipata, con la presenza di amici, intellettuali e concittadini che riconoscono in lui una delle voci più autentiche della poesia italiana del Novecento.


















































































