26 luglio 1952. Muore Evita Perón.

Una voce femminile nel cuore dell’Argentina
Evita Perón incarna il volto carismatico e controverso dell’Argentina del Novecento.
Nata come María Eva Duarte il 7 maggio 1919 a Los Toldos, cresce in un contesto rurale e povero.
A quindici anni lascia il paese per Buenos Aires, determinata a diventare attrice.
È nel mondo dello spettacolo che conosce il colonnello Juan Domingo Perón, che sposa nel 1945.
Quando Perón diventa presidente nel 1946, Evita entra con forza nella vita pubblica del Paese.
L’impegno politico e sociale
Evita Perón non si limita a un ruolo decorativo da First Lady, si batte apertamente per i diritti delle donne, sostenendo il suffragio femminile e la legge che lo introduce nel 1947.
Fonda la “Fundación Eva Perón”, attraverso la quale promuove politiche sociali a favore dei poveri, degli anziani e degli orfani.
La sua figura si lega indissolubilmente alla classe lavoratrice, che la acclama come “la abanderada de los humildes”, la portabandiera degli umili.
Nel 1951 si propone come vicepresidente dell’Argentina, ma è costretta a ritirarsi sotto pressione militare e per motivi di salute.
Nonostante ciò, mantiene un’influenza politica fortissima e resta al fianco del marito come consigliera, ispiratrice e simbolo.
Una leggenda oltre la vita
Evita Perón si ammala gravemente di cancro all’utero; la malattia la consuma rapidamente, ma non spegne la sua volontà di combattere fino alla fine.
Muore il 26 luglio 1952, a soli 33 anni.
La notizia scatena un’ondata di commozione nazionale senza precedenti e il governo proclama il lutto per trenta giorni e milioni di persone partecipano ai funerali pubblici.
Il suo corpo viene sottoposto a tanatoprassi per volere di Perón, ma la salma conosce un destino tormentato: trafugata, nascosta in Italia, restituita dopo anni, viene infine tumulata nel cimitero della Recoleta a Buenos Aires, in una tomba blindata per proteggerla da atti vandalici.
Evita Perón diventa mito e i suoi discorsi, le sue immagini, la sua figura ispirano libri, musical e film.
Resta impressa nella memoria collettiva come una donna capace di trasformare la sua storia personale in forza politica, nel bene e nel male.
Una voce femminile nel cuore dell’Argentina
Evita Perón incarna il volto carismatico e controverso dell’Argentina del Novecento.
Nata come María Eva Duarte il 7 maggio 1919 a Los Toldos, cresce in un contesto rurale e povero.
A quindici anni lascia il paese per Buenos Aires, determinata a diventare attrice.
È nel mondo dello spettacolo che conosce il colonnello Juan Domingo Perón, che sposa nel 1945.
Quando Perón diventa presidente nel 1946, Evita entra con forza nella vita pubblica del Paese.
L’impegno politico e sociale
Evita Perón non si limita a un ruolo decorativo da First Lady, si batte apertamente per i diritti delle donne, sostenendo il suffragio femminile e la legge che lo introduce nel 1947.
Fonda la “Fundación Eva Perón”, attraverso la quale promuove politiche sociali a favore dei poveri, degli anziani e degli orfani.
La sua figura si lega indissolubilmente alla classe lavoratrice, che la acclama come “la abanderada de los humildes”, la portabandiera degli umili.
Nel 1951 si propone come vicepresidente dell’Argentina, ma è costretta a ritirarsi sotto pressione militare e per motivi di salute.
Nonostante ciò, mantiene un’influenza politica fortissima e resta al fianco del marito come consigliera, ispiratrice e simbolo.
Una leggenda oltre la vita
Evita Perón si ammala gravemente di cancro all’utero; la malattia la consuma rapidamente, ma non spegne la sua volontà di combattere fino alla fine.
Muore il 26 luglio 1952, a soli 33 anni.
La notizia scatena un’ondata di commozione nazionale senza precedenti e il governo proclama il lutto per trenta giorni e milioni di persone partecipano ai funerali pubblici.
Il suo corpo viene sottoposto a tanatoprassi per volere di Perón, ma la salma conosce un destino tormentato: trafugata, nascosta in Italia, restituita dopo anni, viene infine tumulata nel cimitero della Recoleta a Buenos Aires, in una tomba blindata per proteggerla da atti vandalici.
Evita Perón diventa mito e i suoi discorsi, le sue immagini, la sua figura ispirano libri, musical e film.
Resta impressa nella memoria collettiva come una donna capace di trasformare la sua storia personale in forza politica, nel bene e nel male.


















































































