27 novembre 2015. Muore Luca De Filippo.

Una famiglia “teatrale”
Luca De Filippo nasce a Roma il 3 giugno 1948 e cresce all’interno di una delle famiglie più emblematiche del teatro italiano.
Figlio di Eduardo De Filippo e di Thea Prandi, vive sin da subito un rapporto diretto con le scene, osservando da vicino un mestiere che richiede disciplina, ascolto e dedizione.
Debutta giovanissimo, nel 1955, interpretando il ruolo di Peppeniello nella commedia “Miseria e Nobiltà” diretta dal padre.
Un’esperienza che apre la strada a un percorso artistico solido e coerente, costruito passo dopo passo, lontano dalle scorciatoie.
Una carriera che attraversa decenni
Con il passare degli anni, Luca De Filippo si afferma come uno degli interpreti più autorevoli della drammaturgia italiana.
Porta in scena opere di Eduardo con un rispetto profondo, ma anche con la naturalezza di chi conosce quel linguaggio in modo intimo.
Negli anni Settanta, Ottanta e Novanta alterna teatro, cinema e televisione, collaborando con registi come Lina Wertmüller, Pupi Avati e Luigi Magni.
La sua presenza scenica resta asciutta, misurata, eppure capace di un’intensità che conquista pubblico e critica.
Fonda inoltre la Compagnia di Teatro Luca De Filippo, con la quale continua a portare in tournée molte opere eduardiane, tra cui “Natale in casa Cupiello”, “Filumena Marturano” e “Non ti pago”.
Il suo lavoro si concentra sulla parola, sul ritmo e sui piccoli dettagli che il teatro popolare sa trasformare in universalità.
L’impegno nella formazione
Accanto alla carriera artistica, Luca De Filippo si dedica a progetti formativi, consapevole del valore sociale del teatro.
Partecipa a iniziative dedicate ai giovani e sostiene attività di diffusione culturale, convinto che la scena possa diventare uno spazio di crescita.
Nel 2013 assume la presidenza della Fondazione Eduardo De Filippo, proseguendo l’opera di tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio lasciato dal padre.
La vita privata di grande artista
Misurato e riservato, discreto e schivo, Luca De Filippo era un appassionato di cucina, amante del mare e del golf. Nel 2013 sposa Carolina Rosi sua compagna di vita e di teatro già da più di vent’anni. Da due unioni precedenti ha tre figli: Matteo, Tommaso e Luisa.
Luca De Filippo muore a Roma il 27 novembre 2015 a 67 anni.
La notizia scuote il mondo culturale italiano, che riconosce in lui un custode autorevole della tradizione eduardiana.
I funerali, in forma laica, vengono celebrati il 30 novembre all’interno del Teatro Argentina di Roma alla presenza dei familiari, di tanti amici e colleghi e di numerose personalità del mondo dello spettacolo e delle istituzioni. Riposa nella cappella di famiglia nel Cimitero del Verano.
Il suo lavoro continua oggi attraverso la Fondazione e attraverso le produzioni che, grazie anche alla moglia Carolina Rosi, mantengono vivo il repertorio, e la “grande magia”, del teatro eduardiano e della famiglia De Filippo.
LPP/VP

Una famiglia “teatrale”
Luca De Filippo nasce a Roma il 3 giugno 1948 e cresce all’interno di una delle famiglie più emblematiche del teatro italiano.
Figlio di Eduardo De Filippo e di Thea Prandi, vive sin da subito un rapporto diretto con le scene, osservando da vicino un mestiere che richiede disciplina, ascolto e dedizione.
Debutta giovanissimo, nel 1955, interpretando il ruolo di Peppeniello nella commedia “Miseria e Nobiltà” diretta dal padre.
Un’esperienza che apre la strada a un percorso artistico solido e coerente, costruito passo dopo passo, lontano dalle scorciatoie.
Una carriera che attraversa decenni
Con il passare degli anni, Luca De Filippo si afferma come uno degli interpreti più autorevoli della drammaturgia italiana.
Porta in scena opere di Eduardo con un rispetto profondo, ma anche con la naturalezza di chi conosce quel linguaggio in modo intimo.
Negli anni Settanta, Ottanta e Novanta alterna teatro, cinema e televisione, collaborando con registi come Lina Wertmüller, Pupi Avati e Luigi Magni.
La sua presenza scenica resta asciutta, misurata, eppure capace di un’intensità che conquista pubblico e critica.
Fonda inoltre la Compagnia di Teatro Luca De Filippo, con la quale continua a portare in tournée molte opere eduardiane, tra cui “Natale in casa Cupiello”, “Filumena Marturano” e “Non ti pago”.
Il suo lavoro si concentra sulla parola, sul ritmo e sui piccoli dettagli che il teatro popolare sa trasformare in universalità.
L’impegno nella formazione
Accanto alla carriera artistica, Luca De Filippo si dedica a progetti formativi, consapevole del valore sociale del teatro.
Partecipa a iniziative dedicate ai giovani e sostiene attività di diffusione culturale, convinto che la scena possa diventare uno spazio di crescita.
Nel 2013 assume la presidenza della Fondazione Eduardo De Filippo, proseguendo l’opera di tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio lasciato dal padre.
La vita privata di grande artista
Misurato e riservato, discreto e schivo, Luca De Filippo era un appassionato di cucina, amante del mare e del golf. Nel 2013 sposa Carolina Rosi sua compagna di vita e di teatro già da più di vent’anni. Da due unioni precedenti ha tre figli: Matteo, Tommaso e Luisa.
Luca De Filippo muore a Roma il 27 novembre 2015 a 67 anni.
La notizia scuote il mondo culturale italiano, che riconosce in lui un custode autorevole della tradizione eduardiana.
I funerali, in forma laica, vengono celebrati il 30 novembre all’interno del Teatro Argentina di Roma alla presenza dei familiari, di tanti amici e colleghi e di numerose personalità del mondo dello spettacolo e delle istituzioni. Riposa nella cappella di famiglia nel Cimitero del Verano.
Il suo lavoro continua oggi attraverso la Fondazione e attraverso le produzioni che, grazie anche alla moglia Carolina Rosi, mantengono vivo il repertorio, e la “grande magia”, del teatro eduardiano e della famiglia De Filippo.
LPP/VP


















































































