27 ottobre: Sant’Evaristo.

Nome: Sant’Evaristo
Titolo: Papa e martire
Nascita: I secolo, Evaristo, Grecia
Morte: 108 circa, Roma
Ricorrenza: 27 ottobre
Un papa dei primi tempi della Chiesa
Sant’Evaristo è il quinto successore di San Pietro e guida la Chiesa di Roma in un periodo di profonda trasformazione e persecuzione.
Nato in Grecia da una famiglia di origine ebraica, cresce in un ambiente impregnato di cultura ellenistica e fede nascente.
Dopo la morte di Papa Anacleto, Evaristo è eletto vescovo di Roma intorno al 97, durante il regno dell’imperatore Traiano.
Guida spirituale e organizzatore della comunità cristiana
Durante il suo pontificato, Evaristo rafforza la struttura della Chiesa primitiva, che continua a svilupparsi nonostante le difficoltà e le persecuzioni.
Secondo la tradizione, egli suddivide Roma in titoli, affidando ai presbiteri il compito di assistere e guidare le comunità dei fedeli.
A lui si attribuisce anche la disposizione di ordinare sette diaconi per assistere il vescovo nelle celebrazioni e nelle opere caritative, un segno dell’attenzione alla dimensione organizzativa e pastorale della Chiesa nascente.
Testimone di fede fino al martirio
Sant’Evaristo vive in un’epoca segnata dall’ostilità verso i cristiani, ma mantiene saldo il suo impegno nella diffusione del Vangelo e nella difesa della fede.
La tradizione lo venera come martire, anche se le circostanze esatte della sua morte non sono note.
Muore a Roma intorno al 108 e viene sepolto vicino alla tomba di San Pietro, nella necropoli vaticana, luogo divenuto simbolo della continuità apostolica.
Il culto e la memoria
La Chiesa celebra la memoria di Sant’Evaristo il 27 ottobre.
Il suo nome è incluso nel Martirologio Romano, che lo ricorda come esempio di coraggio e dedizione alla Chiesa di Cristo.
Nome: Sant’Evaristo
Titolo: Papa e martire
Nascita: I secolo, Evaristo, Grecia
Morte: 108 circa, Roma
Ricorrenza: 27 ottobre
Un papa dei primi tempi della Chiesa
Sant’Evaristo è il quinto successore di San Pietro e guida la Chiesa di Roma in un periodo di profonda trasformazione e persecuzione.
Nato in Grecia da una famiglia di origine ebraica, cresce in un ambiente impregnato di cultura ellenistica e fede nascente.
Dopo la morte di Papa Anacleto, Evaristo è eletto vescovo di Roma intorno al 97, durante il regno dell’imperatore Traiano.
Guida spirituale e organizzatore della comunità cristiana
Durante il suo pontificato, Evaristo rafforza la struttura della Chiesa primitiva, che continua a svilupparsi nonostante le difficoltà e le persecuzioni.
Secondo la tradizione, egli suddivide Roma in titoli, affidando ai presbiteri il compito di assistere e guidare le comunità dei fedeli.
A lui si attribuisce anche la disposizione di ordinare sette diaconi per assistere il vescovo nelle celebrazioni e nelle opere caritative, un segno dell’attenzione alla dimensione organizzativa e pastorale della Chiesa nascente.
Testimone di fede fino al martirio
Sant’Evaristo vive in un’epoca segnata dall’ostilità verso i cristiani, ma mantiene saldo il suo impegno nella diffusione del Vangelo e nella difesa della fede.
La tradizione lo venera come martire, anche se le circostanze esatte della sua morte non sono note.
Muore a Roma intorno al 108 e viene sepolto vicino alla tomba di San Pietro, nella necropoli vaticana, luogo divenuto simbolo della continuità apostolica.
Il culto e la memoria
La Chiesa celebra la memoria di Sant’Evaristo il 27 ottobre.
Il suo nome è incluso nel Martirologio Romano, che lo ricorda come esempio di coraggio e dedizione alla Chiesa di Cristo.


















































































