6 dicembre 2015. Muore Krizia, l’eleganza che anticipa il futuro.

La figura di Krizia, nata Maria Mandelli a Bergamo nel 1925, attraversa decenni di creatività e audacia stilistica. Cresce in un’Italia che immagina il proprio futuro mentre lei intuisce già la possibilità di una moda capace di raccontare libertà e modernità.
Con il marchio Krizia, fondato negli anni Cinquanta, dà forma a un linguaggio estetico personale, essenziale ma incisivo, che trasforma il minimalismo in un gesto narrativo e contemporaneo.
Vita e percorso creativo
Krizia entra nel mondo della moda con un istinto quasi narrativo: ogni collezione diventa un capitolo nuovo, un esperimento.
Nel 1954 presenta i suoi primi lavori a Torino e poi a Firenze, lasciando emergere una mano sicura, incline a interpretare la femminilità con linee nette e materiali inattesi.
Negli anni Settanta il suo stile si definisce con decisione.
Propone la minigonna in Italia, introduce contrasti decisi tra rigore e seduzione, lavora su forme geometriche che sembrano anticipare l’estetica delle decadi successive.
Il marchio cresce al ritmo della sua audacia creativa: dalle collezioni di prêt-à-porter agli accessori, fino alle fragranze e alle linee uomo.
Parallelamente costruisce un modo nuovo di immaginare la professione dello stilista, attenta all’etica del lavoro e alla valorizzazione delle sue maestranze.
Il suo nome circola con crescente prestigio sulle passerelle internazionali, portando la moda italiana oltre i confini tradizionali.
Opere, innovazioni e impatto culturale
Krizia si distingue per la capacità di unire sperimentazione e portabilità.
Le sue creazioni si muovono tra pieghe geometriche, materiali tecnici, colori sobri animati da dettagli di carattere.
Celebre la sua attenzione per il mondo animale, che ricorre nei motivi iconici delle collezioni e diventa una sorta di firma riconoscibile.
Il suo lavoro segna l’evoluzione del Made in Italy: dimostra che eleganza e contemporaneità possono convivere e che la moda può essere insieme disciplina e gioco.
Molti stilisti successivi riconoscono in lei un modello di libertà creativa.
Morte e funerali
Krizia muore il 6 dicembre 2015 nella sua casa di Milano, città che accompagna tutto il suo percorso professionale e umano.
I funerali vengono celebrati in forma privata, rispettando la riservatezza che la contraddistingue per tutta la vita.
La figura di Krizia, nata Maria Mandelli a Bergamo nel 1925, attraversa decenni di creatività e audacia stilistica. Cresce in un’Italia che immagina il proprio futuro mentre lei intuisce già la possibilità di una moda capace di raccontare libertà e modernità.
Con il marchio Krizia, fondato negli anni Cinquanta, dà forma a un linguaggio estetico personale, essenziale ma incisivo, che trasforma il minimalismo in un gesto narrativo e contemporaneo.
Vita e percorso creativo
Krizia entra nel mondo della moda con un istinto quasi narrativo: ogni collezione diventa un capitolo nuovo, un esperimento.
Nel 1954 presenta i suoi primi lavori a Torino e poi a Firenze, lasciando emergere una mano sicura, incline a interpretare la femminilità con linee nette e materiali inattesi.
Negli anni Settanta il suo stile si definisce con decisione.
Propone la minigonna in Italia, introduce contrasti decisi tra rigore e seduzione, lavora su forme geometriche che sembrano anticipare l’estetica delle decadi successive.
Il marchio cresce al ritmo della sua audacia creativa: dalle collezioni di prêt-à-porter agli accessori, fino alle fragranze e alle linee uomo.
Parallelamente costruisce un modo nuovo di immaginare la professione dello stilista, attenta all’etica del lavoro e alla valorizzazione delle sue maestranze.
Il suo nome circola con crescente prestigio sulle passerelle internazionali, portando la moda italiana oltre i confini tradizionali.
Opere, innovazioni e impatto culturale
Krizia si distingue per la capacità di unire sperimentazione e portabilità.
Le sue creazioni si muovono tra pieghe geometriche, materiali tecnici, colori sobri animati da dettagli di carattere.
Celebre la sua attenzione per il mondo animale, che ricorre nei motivi iconici delle collezioni e diventa una sorta di firma riconoscibile.
Il suo lavoro segna l’evoluzione del Made in Italy: dimostra che eleganza e contemporaneità possono convivere e che la moda può essere insieme disciplina e gioco.
Molti stilisti successivi riconoscono in lei un modello di libertà creativa.
Morte e funerali
Krizia muore il 6 dicembre 2015 nella sua casa di Milano, città che accompagna tutto il suo percorso professionale e umano.
I funerali vengono celebrati in forma privata, rispettando la riservatezza che la contraddistingue per tutta la vita.


















































































