6 giugno 1861. Muore Camillo Benso, Conte di Cavour, stratega visionario dell’Italia unita.

Camillo Benso, Conte di Cavour nasce il 10 agosto 1810 a Torino, in una famiglia nobile e benestante.
Fin da giovane mostra una mente brillante e un carattere deciso.
Si forma in ingegneria militare ma ben presto capisce che il suo destino è la politica.
Cavour è un uomo pratico, razionale, e capisce che l’Italia non può restare divisa tra piccoli stati e potenze straniere.
Camillo Benso, Conte di Cavour, protagonista del Risorgimento
Camillo Benso, Conte di Cavour, diventa presidente del Consiglio del Regno di Sardegna e guida le riforme che trasformano il Piemonte in uno stato moderno.
Scommette sull’industria, sull’istruzione, sulla libertà economica e sul progresso.
È un abile diplomatico e tessitore di alleanze.
Conquista la fiducia delle grandi potenze europee e sfrutta abilmente la guerra di Crimea per far conoscere il problema italiano.
Il suo capolavoro è l’accordo con Napoleone III, che porta alla Seconda Guerra d’Indipendenza e alla liberazione della Lombardia.
Ma Cavour non si ferma qui.
Sostiene l’azione di Garibaldi e favorisce l’ingresso delle regioni del Sud nel nuovo Regno d’Italia.
Il 17 marzo 1861 nasce l’Italia unita, e lui ne è il primo presidente del Consiglio.
L’addio a un visionario
Camillo Benso, Conte di Cavour, muore il 6 giugno 1861, a soli 50 anni, dopo pochi mesi dall’unificazione.
La sua morte lascia un vuoto enorme nella politica e nella società italiana.
Viene sepolto nella tomba di famiglia a Santena, vicino Torino.
Cavour, ha disegnato le fondamenta dell’Italia moderna.
Con visione, pragmatismo e tenacia, ha reso possibile ciò che per secoli era sembrato un sogno irraggiungibile.
Camillo Benso, Conte di Cavour nasce il 10 agosto 1810 a Torino, in una famiglia nobile e benestante.
Fin da giovane mostra una mente brillante e un carattere deciso.
Si forma in ingegneria militare ma ben presto capisce che il suo destino è la politica.
Cavour è un uomo pratico, razionale, e capisce che l’Italia non può restare divisa tra piccoli stati e potenze straniere.
Camillo Benso, Conte di Cavour, protagonista del Risorgimento
Camillo Benso, Conte di Cavour, diventa presidente del Consiglio del Regno di Sardegna e guida le riforme che trasformano il Piemonte in uno stato moderno.
Scommette sull’industria, sull’istruzione, sulla libertà economica e sul progresso.
È un abile diplomatico e tessitore di alleanze.
Conquista la fiducia delle grandi potenze europee e sfrutta abilmente la guerra di Crimea per far conoscere il problema italiano.
Il suo capolavoro è l’accordo con Napoleone III, che porta alla Seconda Guerra d’Indipendenza e alla liberazione della Lombardia.
Ma Cavour non si ferma qui.
Sostiene l’azione di Garibaldi e favorisce l’ingresso delle regioni del Sud nel nuovo Regno d’Italia.
Il 17 marzo 1861 nasce l’Italia unita, e lui ne è il primo presidente del Consiglio.
L’addio a un visionario
Camillo Benso, Conte di Cavour, muore il 6 giugno 1861, a soli 50 anni, dopo pochi mesi dall’unificazione.
La sua morte lascia un vuoto enorme nella politica e nella società italiana.
Viene sepolto nella tomba di famiglia a Santena, vicino Torino.
Cavour, ha disegnato le fondamenta dell’Italia moderna.
Con visione, pragmatismo e tenacia, ha reso possibile ciò che per secoli era sembrato un sogno irraggiungibile.


















































































