7 giugno 2021. Muore Guglielmo Epifani, il sindacalista del dialogo.

Guglielmo Epifani nasce il 24 marzo 1950 a Roma.
Si laurea in filosofia, ma è il sindacato a diventare la sua vera casa.
Epifani nella CGIL inizia una carriera sindacale che lo porta, nel 2002, a diventare il segretario generale della Confederazione dopo un lungo percorso interno.
Sotto la sua guida, la CGIL si conferma un punto di riferimento per milioni di lavoratori italiani, impegnata nelle battaglie per i diritti, i salari e le condizioni di lavoro.
Guglielmo Epifani, una carriera al servizio del Paese
Dopo il suo impegno sindacale, Guglielmo Epifani entra in politica.
Diventa deputato e guida il Partito Democratico come segretario reggente nel 2013.
Il suo stile è sempre coerente: sobrio, diretto e orientato al dialogo.
Si distingue per la capacità di ascoltare e mediare, pur mantenendo salde le proprie convinzioni.
Anche in Parlamento, porta avanti le istanze del mondo del lavoro e della giustizia sociale, difendendo i diritti dei più deboli e delle categorie più esposte.
Epifani si impegna per una politica vicina ai cittadini, lontana dagli eccessi e dalle retoriche.
L’ultimo saluto a un uomo di principi
Il 7 giugno 2021, Guglielmo Epifani muore a Roma, all’età di 71 anni, lasciando un vuoto profondo nel mondo sindacale e politico.
Riposa nel cimitero del Verano, tra le figure che hanno segnato la storia del Paese.
La sua vita resta un esempio limpido di coerenza, dialogo e impegno per i diritti dei lavoratori.
Con rigore e umanità, Guglielmo Epifani ha saputo unire mondi diversi, costruendo ponti dove altri vedevano solo fratture.
Guglielmo Epifani nasce il 24 marzo 1950 a Roma.
Si laurea in filosofia, ma è il sindacato a diventare la sua vera casa.
Epifani nella CGIL inizia una carriera sindacale che lo porta, nel 2002, a diventare il segretario generale della Confederazione dopo un lungo percorso interno.
Sotto la sua guida, la CGIL si conferma un punto di riferimento per milioni di lavoratori italiani, impegnata nelle battaglie per i diritti, i salari e le condizioni di lavoro.
Guglielmo Epifani, una carriera al servizio del Paese
Dopo il suo impegno sindacale, Guglielmo Epifani entra in politica.
Diventa deputato e guida il Partito Democratico come segretario reggente nel 2013.
Il suo stile è sempre coerente: sobrio, diretto e orientato al dialogo.
Si distingue per la capacità di ascoltare e mediare, pur mantenendo salde le proprie convinzioni.
Anche in Parlamento, porta avanti le istanze del mondo del lavoro e della giustizia sociale, difendendo i diritti dei più deboli e delle categorie più esposte.
Epifani si impegna per una politica vicina ai cittadini, lontana dagli eccessi e dalle retoriche.
L’ultimo saluto a un uomo di principi
Il 7 giugno 2021, Guglielmo Epifani muore a Roma, all’età di 71 anni, lasciando un vuoto profondo nel mondo sindacale e politico.
Riposa nel cimitero del Verano, tra le figure che hanno segnato la storia del Paese.
La sua vita resta un esempio limpido di coerenza, dialogo e impegno per i diritti dei lavoratori.
Con rigore e umanità, Guglielmo Epifani ha saputo unire mondi diversi, costruendo ponti dove altri vedevano solo fratture.


















































































