8 ottobre 1998. Addio a Gigi Reder.
Gigi Reder: vita, carriera e curiosità sull’indimenticabile Ragionier Filini
Luigi Reder, in arte Gigi Reder, nasce a Napoli il 25 marzo 1928.
Figlio di un ingegnere austriaco e di madre italiana, cresce in un ambiente colto e curioso, dove la passione per la parola e per la recitazione si manifesta sin da giovanissimo.
Dopo gli studi, si trasferisce a Roma, dove intraprende la carriera artistica partendo dal teatro e dalla radio, due grandi palestre per molti attori dell’epoca.
Negli anni ’50 e ’60 collabora con compagnie teatrali prestigiose e partecipa a numerose radiocommedie e sceneggiati per la RAI, mostrando un talento naturale per la comicità garbata e per il ritmo recitativo.
Il successo cinematografico e l’incontro con Paolo Villaggio
La vera svolta nella carriera di Gigi Reder arriva negli anni ’70, quando viene scelto per interpretare il ruolo che lo renderà immortale: il Ragionier Filini, spalla comica di Ugo Fantozzi interpretato da Paolo Villaggio.
Il duo Fantozzi-Filini debutta nel 1975 con il film Fantozzi, diretto da Luciano Salce, tratto dai racconti umoristici di Villaggio.
Reder incarna alla perfezione il collega ottuso ma entusiasta, goffo e ottimista, sempre pronto a trascinare l’amico ragioniere in situazioni assurde e tragicomiche, dal campo da tennis alla battuta di caccia.
Il suo occhialone tondo, la voce nasale e la comicità surreale diventano marchi di fabbrica di una maschera entrata nel linguaggio popolare italiano.
Con il successo del primo film, Gigi Reder partecipa a tutte le principali pellicole della saga, da Il secondo tragico Fantozzi (1976) a Fantozzi va in pensione (1988), fino a Fantozzi 2000 – La clonazione (1999).
Il suo personaggio, tanto caricaturale quanto umano, rappresenta l’altra faccia del sistema aziendale e del conformismo sociale: il collega zelante, vittima e complice del mondo assurdo della “Megaditta”.
Altri ruoli e collaborazioni
Sebbene il personaggio di Filini abbia segnato la sua carriera, Gigi Reder ha lavorato con molti altri grandi del cinema italiano.
Ha recitato in commedie dirette da Steno, Sergio Martino, Mariano Laurenti e Neri Parenti, affiancando attori del calibro di Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Alvaro Vitali e Lino Banfi.
Tra i titoli più noti si ricordano La poliziotta fa carriera (1976), Pierino contro tutti (1981) e Fracchia la belva umana (1981).
Parallelamente ha continuato a calcare i palcoscenici teatrali e a lavorare in televisione, partecipando a varietà e fiction di successo, dimostrando una versatilità che andava ben oltre la comicità pura.
Un attore di carattere e di cuore
Dietro la figura comica si nascondeva un uomo colto e riflessivo.
Gigi Reder era noto per la sua gentilezza, la sua professionalità e la sua umiltà, qualità che lo resero amato da colleghi e registi.
Amava la letteratura e la filosofia, e considerava il suo mestiere un’arte nobile capace di far pensare anche attraverso il sorriso.
Pur essendo identificato per sempre con il Ragionier Filini, Reder non ha mai rinnegato quel ruolo, anzi lo ha sempre difeso come parte integrante della sua identità artistica.
La morte e l’eredità artistica
Gigi Reder si spegne a Roma il 8 ottobre 1998, all’età di 70 anni.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo italiano, ma la sua eredità comica e culturale resta intatta.
Le sue interpretazioni continuano a essere amate da generazioni di spettatori che, ancora oggi, ridono e si commuovono davanti alle disavventure di Fantozzi e Filini.
Il suo nome è entrato nella storia del cinema come simbolo della commedia all’italiana, quella capace di raccontare con ironia le debolezze e le contraddizioni del nostro Paese.
La vita e la carriera di Gigi Reder rappresentano la storia di un attore che, senza mai cercare la ribalta, è diventato icona popolare e patrimonio della comicità nazionale.
Il Ragionier Filini rimane una delle maschere più amate del cinema italiano, ma dietro quel personaggio vive ancora la grande umanità e il talento di un artista che sapeva far ridere e pensare.
Gigi Reder: vita, carriera e curiosità sull’indimenticabile Ragionier Filini
Luigi Reder, in arte Gigi Reder, nasce a Napoli il 25 marzo 1928.
Figlio di un ingegnere austriaco e di madre italiana, cresce in un ambiente colto e curioso, dove la passione per la parola e per la recitazione si manifesta sin da giovanissimo.
Dopo gli studi, si trasferisce a Roma, dove intraprende la carriera artistica partendo dal teatro e dalla radio, due grandi palestre per molti attori dell’epoca.
Negli anni ’50 e ’60 collabora con compagnie teatrali prestigiose e partecipa a numerose radiocommedie e sceneggiati per la RAI, mostrando un talento naturale per la comicità garbata e per il ritmo recitativo.
Il successo cinematografico e l’incontro con Paolo Villaggio
La vera svolta nella carriera di Gigi Reder arriva negli anni ’70, quando viene scelto per interpretare il ruolo che lo renderà immortale: il Ragionier Filini, spalla comica di Ugo Fantozzi interpretato da Paolo Villaggio.
Il duo Fantozzi-Filini debutta nel 1975 con il film Fantozzi, diretto da Luciano Salce, tratto dai racconti umoristici di Villaggio.
Reder incarna alla perfezione il collega ottuso ma entusiasta, goffo e ottimista, sempre pronto a trascinare l’amico ragioniere in situazioni assurde e tragicomiche, dal campo da tennis alla battuta di caccia.
Il suo occhialone tondo, la voce nasale e la comicità surreale diventano marchi di fabbrica di una maschera entrata nel linguaggio popolare italiano.
Con il successo del primo film, Gigi Reder partecipa a tutte le principali pellicole della saga, da Il secondo tragico Fantozzi (1976) a Fantozzi va in pensione (1988), fino a Fantozzi 2000 – La clonazione (1999).
Il suo personaggio, tanto caricaturale quanto umano, rappresenta l’altra faccia del sistema aziendale e del conformismo sociale: il collega zelante, vittima e complice del mondo assurdo della “Megaditta”.
Altri ruoli e collaborazioni
Sebbene il personaggio di Filini abbia segnato la sua carriera, Gigi Reder ha lavorato con molti altri grandi del cinema italiano.
Ha recitato in commedie dirette da Steno, Sergio Martino, Mariano Laurenti e Neri Parenti, affiancando attori del calibro di Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Alvaro Vitali e Lino Banfi.
Tra i titoli più noti si ricordano La poliziotta fa carriera (1976), Pierino contro tutti (1981) e Fracchia la belva umana (1981).
Parallelamente ha continuato a calcare i palcoscenici teatrali e a lavorare in televisione, partecipando a varietà e fiction di successo, dimostrando una versatilità che andava ben oltre la comicità pura.
Un attore di carattere e di cuore
Dietro la figura comica si nascondeva un uomo colto e riflessivo.
Gigi Reder era noto per la sua gentilezza, la sua professionalità e la sua umiltà, qualità che lo resero amato da colleghi e registi.
Amava la letteratura e la filosofia, e considerava il suo mestiere un’arte nobile capace di far pensare anche attraverso il sorriso.
Pur essendo identificato per sempre con il Ragionier Filini, Reder non ha mai rinnegato quel ruolo, anzi lo ha sempre difeso come parte integrante della sua identità artistica.
La morte e l’eredità artistica
Gigi Reder si spegne a Roma il 8 ottobre 1998, all’età di 70 anni.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo italiano, ma la sua eredità comica e culturale resta intatta.
Le sue interpretazioni continuano a essere amate da generazioni di spettatori che, ancora oggi, ridono e si commuovono davanti alle disavventure di Fantozzi e Filini.
Il suo nome è entrato nella storia del cinema come simbolo della commedia all’italiana, quella capace di raccontare con ironia le debolezze e le contraddizioni del nostro Paese.
La vita e la carriera di Gigi Reder rappresentano la storia di un attore che, senza mai cercare la ribalta, è diventato icona popolare e patrimonio della comicità nazionale.
Il Ragionier Filini rimane una delle maschere più amate del cinema italiano, ma dietro quel personaggio vive ancora la grande umanità e il talento di un artista che sapeva far ridere e pensare.
