29 aprile 1980. Muore Alfred Hitchcock, il maestro del brivido.

Alfred Hitchcock, all’anagrafe Sir Alfred Joseph Hitchcock, nasce a Leytonstone, un sobborgo di Londra, il 13 agosto 1899.
Si appassiona presto al disegno tecnico e al cinema, due mondi che troveranno una sintesi perfetta nei suoi futuri capolavori.
Dopo aver lavorato come disegnatore di didascalie per il cinema muto, si avvicina progressivamente alla regia, affascinato dal linguaggio delle immagini e dal potere di raccontare storie attraverso la suspense.
Alfred Hitchcock, il genio dietro la macchina da presa
Alfred Hitchcock diventa presto uno dei registi più innovativi del suo tempo.
Inizia la sua carriera in Inghilterra con film come Il pensionante e Sabotaggio, ma è ad Hollywood che trova il successo planetario.
La sua arte si basa sulla capacità di creare tensione emotiva continua, giocando con le paure più profonde dello spettatore.
Opere come Psycho, La finestra sul cortile, Vertigo e The Birds diventano classici intramontabili, ancora oggi studiati e amati.
Ogni inquadratura, ogni movimento di macchina, ogni dettaglio nelle sue pellicole è pensato per raccontare non solo una storia, ma anche uno stato d’animo.
Con il suo inconfondibile cameo in quasi tutti i suoi film, Hitchcock si diverte a trasformarsi in firma vivente del suo stesso stile.
Il brivido come linguaggio scenico universale
Oltre alla tecnica perfetta, Alfred Hitchcock porta nel cinema un’idea nuova: il brivido come linguaggio universale.
Non c’è bisogno di mostri o effetti speciali per spaventare, basta un corridoio vuoto, uno sguardo, un rumore improvviso.
La sua lezione influenza generazioni di registi, da Steven Spielberg a Brian De Palma, segnando in modo indelebile la storia della settima arte.
Ancora oggi, parlare di suspense significa inevitabilmente parlare di lui.
29 aprile 1980: l’addio a un maestro del cinema
Alfred Hitchcock muore il 29 aprile 1980 a Los Angeles, a 80 anni, dopo una lunga malattia.
Viene cremato e le sue ceneri disperse nell’Oceano Pacifico, secondo la sua volontà.
Curiosità: Alfred Hitchcock morì poco dopo aver ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico. Nei giorni precedenti la sua morte aveva festeggiato questo riconoscimento organizzando il suo stesso funerale come una grande festa partecipandovi come protagonista!
Alfred Hitchcock, all’anagrafe Sir Alfred Joseph Hitchcock, nasce a Leytonstone, un sobborgo di Londra, il 13 agosto 1899.
Si appassiona presto al disegno tecnico e al cinema, due mondi che troveranno una sintesi perfetta nei suoi futuri capolavori.
Dopo aver lavorato come disegnatore di didascalie per il cinema muto, si avvicina progressivamente alla regia, affascinato dal linguaggio delle immagini e dal potere di raccontare storie attraverso la suspense.
Alfred Hitchcock, il genio dietro la macchina da presa
Alfred Hitchcock diventa presto uno dei registi più innovativi del suo tempo.
Inizia la sua carriera in Inghilterra con film come Il pensionante e Sabotaggio, ma è ad Hollywood che trova il successo planetario.
La sua arte si basa sulla capacità di creare tensione emotiva continua, giocando con le paure più profonde dello spettatore.
Opere come Psycho, La finestra sul cortile, Vertigo e The Birds diventano classici intramontabili, ancora oggi studiati e amati.
Ogni inquadratura, ogni movimento di macchina, ogni dettaglio nelle sue pellicole è pensato per raccontare non solo una storia, ma anche uno stato d’animo.
Con il suo inconfondibile cameo in quasi tutti i suoi film, Hitchcock si diverte a trasformarsi in firma vivente del suo stesso stile.
Il brivido come linguaggio scenico universale
Oltre alla tecnica perfetta, Alfred Hitchcock porta nel cinema un’idea nuova: il brivido come linguaggio universale.
Non c’è bisogno di mostri o effetti speciali per spaventare, basta un corridoio vuoto, uno sguardo, un rumore improvviso.
La sua lezione influenza generazioni di registi, da Steven Spielberg a Brian De Palma, segnando in modo indelebile la storia della settima arte.
Ancora oggi, parlare di suspense significa inevitabilmente parlare di lui.
29 aprile 1980: l’addio a un maestro del cinema
Alfred Hitchcock muore il 29 aprile 1980 a Los Angeles, a 80 anni, dopo una lunga malattia.
Viene cremato e le sue ceneri disperse nell’Oceano Pacifico, secondo la sua volontà.
Curiosità: Alfred Hitchcock morì poco dopo aver ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico. Nei giorni precedenti la sua morte aveva festeggiato questo riconoscimento organizzando il suo stesso funerale come una grande festa partecipandovi come protagonista!


















































































