8 maggio 1903. Muore Paul Gauguin, visioni d’arte tra Europa e Polinesia

Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno 1848, ma la sua infanzia prende una piega inaspettata quando la famiglia si trasferisce in Perù.
Questo primo contatto con l’esotico lascia un’impronta profonda nel suo immaginario.
Tornato in Francia, conduce una vita borghese come agente di cambio, ma la passione per la pittura lo spinge a cambiare rotta.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento, abbandona tutto per dedicarsi all’arte, affascinato dalla possibilità di esprimere emozioni profonde attraverso il colore.
Inizia a frequentare gli Impressionisti, ma presto sente il bisogno di andare oltre.
Cerca un linguaggio più simbolico, più spirituale.
Lo trova prima in Bretagna, poi nei mari del Sud.
Paul Gauguin e il sogno polinesiano
Nel 1891, Gauguin approda a Tahiti, alla ricerca di un mondo incontaminato, lontano dalla civiltà europea che sente oppressiva.
Qui dipinge opere intense, cariche di colori vibranti e simboli misteriosi.
I suoi quadri raccontano un’umanità primitiva, sensuale, in armonia con la natura.
Ma la realtà è più complessa: la colonizzazione ha già lasciato il segno anche su queste isole.
Deluso, si sposta nelle remote Isole Marchesi, dove costruisce la sua “Maison du Jouir”, la casa del piacere.
Continua a dipingere, a scolpire, a scrivere, ma la salute peggiora.
Soffre di dolori cronici, probabilmente dovuti alla sifilide, e affronta difficoltà economiche.
Nonostante tutto, non smette mai di cercare la bellezza e il senso profondo dell’esistenza.
La morte e la sepoltura sull’isola di Hiva Oa
L’8 maggio 1903, Paul Gauguin muore ad Atuona, sull’isola di Hiva Oa, a 54 anni.
Viene sepolto nel cimitero di Calvary, su una collina che domina il villaggio.
La sua tomba è semplice, con una lapide che reca solo il nome e l’anno della morte: “Paul Gauguin, 1903” .
Nel 1973, una statua in bronzo della sua scultura “Oviri” viene collocata sulla tomba, come da lui desiderato.
Accanto a lui riposa il cantante Jacques Brel, un altro spirito libero che ha scelto queste isole come rifugio.
Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno 1848, ma la sua infanzia prende una piega inaspettata quando la famiglia si trasferisce in Perù.
Questo primo contatto con l’esotico lascia un’impronta profonda nel suo immaginario.
Tornato in Francia, conduce una vita borghese come agente di cambio, ma la passione per la pittura lo spinge a cambiare rotta.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento, abbandona tutto per dedicarsi all’arte, affascinato dalla possibilità di esprimere emozioni profonde attraverso il colore.
Inizia a frequentare gli Impressionisti, ma presto sente il bisogno di andare oltre.
Cerca un linguaggio più simbolico, più spirituale.
Lo trova prima in Bretagna, poi nei mari del Sud.
Paul Gauguin e il sogno polinesiano
Nel 1891, Gauguin approda a Tahiti, alla ricerca di un mondo incontaminato, lontano dalla civiltà europea che sente oppressiva.
Qui dipinge opere intense, cariche di colori vibranti e simboli misteriosi.
I suoi quadri raccontano un’umanità primitiva, sensuale, in armonia con la natura.
Ma la realtà è più complessa: la colonizzazione ha già lasciato il segno anche su queste isole.
Deluso, si sposta nelle remote Isole Marchesi, dove costruisce la sua “Maison du Jouir”, la casa del piacere.
Continua a dipingere, a scolpire, a scrivere, ma la salute peggiora.
Soffre di dolori cronici, probabilmente dovuti alla sifilide, e affronta difficoltà economiche.
Nonostante tutto, non smette mai di cercare la bellezza e il senso profondo dell’esistenza.
La morte e la sepoltura sull’isola di Hiva Oa
L’8 maggio 1903, Paul Gauguin muore ad Atuona, sull’isola di Hiva Oa, a 54 anni.
Viene sepolto nel cimitero di Calvary, su una collina che domina il villaggio.
La sua tomba è semplice, con una lapide che reca solo il nome e l’anno della morte: “Paul Gauguin, 1903” .
Nel 1973, una statua in bronzo della sua scultura “Oviri” viene collocata sulla tomba, come da lui desiderato.
Accanto a lui riposa il cantante Jacques Brel, un altro spirito libero che ha scelto queste isole come rifugio.


















































































