15 maggio 2009. Muore Susanna Agnelli, eleganza e indipendenza di pensiero.

Susanna Agnelli nasce il 24 aprile 1922 a Torino.
Figlia di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte, cresce in una delle famiglie più influenti d’Italia, ma sceglie fin da giovane di costruire un percorso personale, lontano dalle ombre ingombranti del potere familiare.
Negli anni difficili della Seconda guerra mondiale si impegna nella Croce Rossa Italiana, esperienza che segna profondamente la sua visione della società e dei bisogni collettivi.
Susanna Agnelli e il coraggio di fare la differenza
Terminato il conflitto, Susanna Agnelli decide di dedicarsi alla politica attiva.
Diventa sindaco di Monte Argentario, piccolo comune toscano che ama profondamente e che aiuta a trasformare.
La sua carriera politica si consolida negli anni Settanta con l’elezione alla Camera dei Deputati, e successivamente al Senato.
Nel 1995, in un’Italia scossa da profonde trasformazioni, viene chiamata a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri nel governo Dini, diventando la prima donna a guidare la Farnesina.
Autrice di libri di successo come Vestivamo alla marinara, racconta la propria vita con uno stile schietto e ironico, diventando anche una voce originale nel panorama letterario italiano.
L’impronta lasciata da Susanna Agnelli
Susanna Agnelli si distingue per un approccio diretto e pragmatico ai problemi, per una politica fatta di ascolto e concretezza, ben lontana dai formalismi.
La sua figura resta ancora oggi un simbolo di eleganza, indipendenza e coraggio femminile in un mondo prevalentemente maschile.
Non solo una “Agnelli”, ma una donna capace di affermare una propria visione del servizio pubblico e del dovere sociale.
L’addio a una protagonista discreta
Susanna Agnelli si spegne a Roma il 15 maggio 2009, al Policlinico Agostino Gemelli, dove è ricoverata da oltre un mese a seguito di un grave trauma causato da una caduta domestica.
Il funerale si svolge in forma privata, nel silenzio raccolto della chiesa del Convento dei Passionisti di Monte Argentario.
Seguendo il suo desiderio, la salma viene cremata e le ceneri affidate al mare dell’Argentario, in una giornata di tempesta.
Susanna Agnelli nasce il 24 aprile 1922 a Torino.
Figlia di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte, cresce in una delle famiglie più influenti d’Italia, ma sceglie fin da giovane di costruire un percorso personale, lontano dalle ombre ingombranti del potere familiare.
Negli anni difficili della Seconda guerra mondiale si impegna nella Croce Rossa Italiana, esperienza che segna profondamente la sua visione della società e dei bisogni collettivi.
Susanna Agnelli e il coraggio di fare la differenza
Terminato il conflitto, Susanna Agnelli decide di dedicarsi alla politica attiva.
Diventa sindaco di Monte Argentario, piccolo comune toscano che ama profondamente e che aiuta a trasformare.
La sua carriera politica si consolida negli anni Settanta con l’elezione alla Camera dei Deputati, e successivamente al Senato.
Nel 1995, in un’Italia scossa da profonde trasformazioni, viene chiamata a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri nel governo Dini, diventando la prima donna a guidare la Farnesina.
Autrice di libri di successo come Vestivamo alla marinara, racconta la propria vita con uno stile schietto e ironico, diventando anche una voce originale nel panorama letterario italiano.
L’impronta lasciata da Susanna Agnelli
Susanna Agnelli si distingue per un approccio diretto e pragmatico ai problemi, per una politica fatta di ascolto e concretezza, ben lontana dai formalismi.
La sua figura resta ancora oggi un simbolo di eleganza, indipendenza e coraggio femminile in un mondo prevalentemente maschile.
Non solo una “Agnelli”, ma una donna capace di affermare una propria visione del servizio pubblico e del dovere sociale.
L’addio a una protagonista discreta
Susanna Agnelli si spegne a Roma il 15 maggio 2009, al Policlinico Agostino Gemelli, dove è ricoverata da oltre un mese a seguito di un grave trauma causato da una caduta domestica.
Il funerale si svolge in forma privata, nel silenzio raccolto della chiesa del Convento dei Passionisti di Monte Argentario.
Seguendo il suo desiderio, la salma viene cremata e le ceneri affidate al mare dell’Argentario, in una giornata di tempesta.


















































































