26 maggio 2022. Muore Ciriaco De Mita, Uomo di Governo della Prima Repubblica.
Ciriaco De Mita nasce a Nusco, in provincia di Avellino, il 2 febbraio 1928.
La sua formazione si svolge tra studi classici e la laurea in giurisprudenza alla Cattolica di Milano.
Fin da giovane mostra un grande interesse per la politica, che lo porta a entrare nella Democrazia Cristiana, dove si distingue per intelligenza analitica e capacità oratoria.
Negli anni Sessanta entra alla Camera dei deputati e avvia una lunga carriera istituzionale.
La sua ascesa si consolida negli anni Ottanta, quando guida la corrente sinistra di base della DC.
Ciriaco De Mita, l’uomo di governo e di partito
Nel 1982 diventa segretario della Democrazia Cristiana, in un periodo complesso per il partito.
Due anni dopo è presidente del Consiglio.
Il suo governo, tra il 1988 e il 1989, si distingue per l’attenzione alle politiche sociali e per la riforma delle pensioni.
La figura di De Mita rappresenta il tentativo di rinnovare la DC senza rinunciare ai suoi valori fondanti.
Dotato di un linguaggio spesso colto e complesso, viene a volte criticato per la sua eloquenza tortuosa.
Ma chi lo conosce bene sa quanto sia profonda la sua riflessione politica.
Il legame con il territorio e gli ultimi anni
Nonostante i ruoli di primo piano a Roma, De Mita resta sempre legato alla sua Nusco.
Negli anni Duemila, dopo aver lasciato la scena nazionale, si dedica alla politica locale.
Nel 2014 torna sindaco del suo paese natale, continuando a lavorare per il bene della comunità.
Alla fine, è proprio a Nusco che conclude il suo viaggio terreno.
Il 26 maggio 2022 muore all’età di 94 anni, dopo una breve malattia.
L’eredità di un protagonista della Prima Repubblica
Ciriaco De Mita viene ricordato come una delle menti più lucide del pensiero democratico cristiano.
Un politico divisivo ma mai banale, capace di incarnare la complessità della Prima Repubblica.
I funerali si celebrano a Nusco, dove una folla composta e grata lo accompagna per l’ultima volta.
Riposa nel cimitero del paese, accanto ai suoi cari.
Ciriaco De Mita nasce a Nusco, in provincia di Avellino, il 2 febbraio 1928.
La sua formazione si svolge tra studi classici e la laurea in giurisprudenza alla Cattolica di Milano.
Fin da giovane mostra un grande interesse per la politica, che lo porta a entrare nella Democrazia Cristiana, dove si distingue per intelligenza analitica e capacità oratoria.
Negli anni Sessanta entra alla Camera dei deputati e avvia una lunga carriera istituzionale.
La sua ascesa si consolida negli anni Ottanta, quando guida la corrente sinistra di base della DC.
Ciriaco De Mita, l’uomo di governo e di partito
Nel 1982 diventa segretario della Democrazia Cristiana, in un periodo complesso per il partito.
Due anni dopo è presidente del Consiglio.
Il suo governo, tra il 1988 e il 1989, si distingue per l’attenzione alle politiche sociali e per la riforma delle pensioni.
La figura di De Mita rappresenta il tentativo di rinnovare la DC senza rinunciare ai suoi valori fondanti.
Dotato di un linguaggio spesso colto e complesso, viene a volte criticato per la sua eloquenza tortuosa.
Ma chi lo conosce bene sa quanto sia profonda la sua riflessione politica.
Il legame con il territorio e gli ultimi anni
Nonostante i ruoli di primo piano a Roma, De Mita resta sempre legato alla sua Nusco.
Negli anni Duemila, dopo aver lasciato la scena nazionale, si dedica alla politica locale.
Nel 2014 torna sindaco del suo paese natale, continuando a lavorare per il bene della comunità.
Alla fine, è proprio a Nusco che conclude il suo viaggio terreno.
Il 26 maggio 2022 muore all’età di 94 anni, dopo una breve malattia.
L’eredità di un protagonista della Prima Repubblica
Ciriaco De Mita viene ricordato come una delle menti più lucide del pensiero democratico cristiano.
Un politico divisivo ma mai banale, capace di incarnare la complessità della Prima Repubblica.
I funerali si celebrano a Nusco, dove una folla composta e grata lo accompagna per l’ultima volta.
Riposa nel cimitero del paese, accanto ai suoi cari.
