Il Santo del giorno 17 luglio: Sant’Alessio.

Nome: Sant’Alessio
Titolo: Mendicante
Nascita: IV secolo, Roma
Morte: 14 luglio 412, Roma
Ricorrenza: 17 luglio
Sant’Alessio nasce a Roma in una famiglia patrizia del IV secolo.
Figlio unico di un ricco senatore, riceve un’educazione cristiana solida e cresce circondato dal benessere.
Nonostante le aspettative della sua famiglia, Alessio sente forte la chiamata alla vita evangelica e poco dopo il matrimonio, lascia di nascosto la casa paterna.
Si imbarca per l’Oriente e si rifugia a Edessa (oggi Urfa, in Turchia), dove sceglie di vivere come mendicante, qui prega, digiuna e si dedica agli altri in assoluto anonimato, senza rivelare le sue origini.
La sua vita è interamente votata alla rinuncia e alla preghiera.
Passa anni sotto i portici della chiesa dedicata alla Madonna, sopportando la fame e il disprezzo con umiltà.
Quando la sua fama di santità comincia a diffondersi, Alessio torna a Roma per mantenere l’anonimato.
Ritorno a casa come servo sconosciuto
Alessio torna nella casa paterna senza farsi riconoscere, vestito da povero, chiede ospitalità e viene accolto dal padre che, senza sapere chi sia, lo autorizza a vivere come servo nel cortile.
Per diciassette anni Alessio vive lì in silenzio, sopportando umiliazioni e privazioni e scrive in un manoscritto la sua storia, che tiene nascosta fino alla morte.
Un esempio di umiltà e dedizione cristiana
Solo dopo la sua morte, il 17 luglio 412, il padre trova il manoscritto e scopre l’identità del figlio.
Il corpo di Sant’Alessio viene trovato con il volto sereno, tra le mani il racconto della sua vita nascosta.
Subito il popolo lo acclama come santo e la sua figura diventa simbolo di umiltà assoluta e distacco dai beni terreni.
Roma ne onora la memoria con la chiesa di Sant’Alessio all’Aventino, costruita dove sorgeva la casa della sua famiglia.
Il suo culto si diffonde rapidamente, soprattutto in Oriente, dove è venerato anche come “uomo di Dio”.
La morte di Sant’Alessio
Sant’Alessio muore il 14 luglio 412 nella casa paterna, ancora sconosciuto agli occhi del mondo.
Solo dopo la sua morte viene rivelata la verità sulla sua identità e sul suo sacrificio volontario.
Il suo esempio tocca profondamente la comunità cristiana, che lo riconosce come testimone radicale della fede.
Da allora, la Chiesa celebra la sua memoria il 17 luglio.
Nome: Sant’Alessio
Titolo: Mendicante
Nascita: IV secolo, Roma
Morte: 14 luglio 412, Roma
Ricorrenza: 17 luglio
Sant’Alessio nasce a Roma in una famiglia patrizia del IV secolo.
Figlio unico di un ricco senatore, riceve un’educazione cristiana solida e cresce circondato dal benessere.
Nonostante le aspettative della sua famiglia, Alessio sente forte la chiamata alla vita evangelica e poco dopo il matrimonio, lascia di nascosto la casa paterna.
Si imbarca per l’Oriente e si rifugia a Edessa (oggi Urfa, in Turchia), dove sceglie di vivere come mendicante, qui prega, digiuna e si dedica agli altri in assoluto anonimato, senza rivelare le sue origini.
La sua vita è interamente votata alla rinuncia e alla preghiera.
Passa anni sotto i portici della chiesa dedicata alla Madonna, sopportando la fame e il disprezzo con umiltà.
Quando la sua fama di santità comincia a diffondersi, Alessio torna a Roma per mantenere l’anonimato.
Ritorno a casa come servo sconosciuto
Alessio torna nella casa paterna senza farsi riconoscere, vestito da povero, chiede ospitalità e viene accolto dal padre che, senza sapere chi sia, lo autorizza a vivere come servo nel cortile.
Per diciassette anni Alessio vive lì in silenzio, sopportando umiliazioni e privazioni e scrive in un manoscritto la sua storia, che tiene nascosta fino alla morte.
Un esempio di umiltà e dedizione cristiana
Solo dopo la sua morte, il 17 luglio 412, il padre trova il manoscritto e scopre l’identità del figlio.
Il corpo di Sant’Alessio viene trovato con il volto sereno, tra le mani il racconto della sua vita nascosta.
Subito il popolo lo acclama come santo e la sua figura diventa simbolo di umiltà assoluta e distacco dai beni terreni.
Roma ne onora la memoria con la chiesa di Sant’Alessio all’Aventino, costruita dove sorgeva la casa della sua famiglia.
Il suo culto si diffonde rapidamente, soprattutto in Oriente, dove è venerato anche come “uomo di Dio”.
La morte di Sant’Alessio
Sant’Alessio muore il 14 luglio 412 nella casa paterna, ancora sconosciuto agli occhi del mondo.
Solo dopo la sua morte viene rivelata la verità sulla sua identità e sul suo sacrificio volontario.
Il suo esempio tocca profondamente la comunità cristiana, che lo riconosce come testimone radicale della fede.
Da allora, la Chiesa celebra la sua memoria il 17 luglio.


















































































