Colobraro. Il borgo “innominabile” che trasforma la maledizione in mistero turistico.

Colobraro, piccolo borgo lucano incastonato tra le colline della Basilicata, è famoso in tutta Italia come il “paese che porta sfortuna”.
Un’etichetta nata da antiche superstizioni, che oggi viene trasformata in un’originale attrazione turistica.
Scopriamo insieme la storia, le leggende e le bellezze di Colobraro, il borgo innominabile che vive di mistero.
Dove si trova Colobraro
Colobraro si trova in provincia di Matera, a circa 630 metri di altitudine, alle pendici del Monte Calvario.
Dista pochi chilometri da Valsinni, Rotondella e Senise.
Il paese domina la Valle del Sinni, regalando ai visitatori panorami mozzafiato sulla natura lucana.
Grazie alla vicinanza con la Strada Statale 653, Colobraro è facilmente raggiungibile in auto.
Perché Colobraro è considerato il paese della sfortuna
La fama di “paese che porta sfortuna” nasce da un episodio risalente agli anni ’40.
Durante un consiglio comunale a Matera, un avvocato originario di Colobraro disse: “Se non ho ragione, possa cadere questo lampadario!”.
Il lampadario cadde realmente, alimentando la leggenda del borgo “innominabile”.
Da allora, molti evitano persino di pronunciare il nome Colobraro, chiamandolo semplicemente “Quel Paese”.
A questa storia si aggiungono leggende di masciare (le streghe del luogo) e racconti di riti magici che popolano la tradizione orale.
Cosa vedere a Colobraro
Oggi Colobraro è un borgo affascinante, che valorizza il proprio passato misterioso con orgoglio.
Tra le attrazioni principali troviamo:
- Il centro storico medievale: un intreccio di vicoli, scalinate e scorci panoramici.
- I ruderi del Castello Carafa, con vista sulla valle.
- La Chiesa Madre di San Nicola di Bari, di origine medievale.
- Il Museo della Civiltà Contadina, ospitato nel Palazzo delle Esposizioni.
Passeggiando tra le sue strade, è possibile ammirare la bellezza autentica di un borgo lucano rimasto fedele alle proprie radici.
Il turismo del mistero: “Sogno di una notte a Quel Paese”
Colobraro ha saputo trasformare la sua reputazione in una risorsa turistica.
Ogni estate si svolge la manifestazione “Sogno di una notte a Quel Paese”, un evento teatrale itinerante che racconta le leggende e le superstizioni locali.
I visitatori partecipano a uno spettacolo notturno tra le vie del borgo, tra masciare, racconti popolari e atmosfere magiche.
Un’esperienza unica, capace di attrarre ogni anno migliaia di turisti.
Perché visitare Colobraro
Visitare Colobraro significa scoprire un luogo fuori dal tempo, dove storia e leggenda si intrecciano.
Perfetto per chi ama i borghi autentici, il turismo lento e le esperienze originali.
Un viaggio a Colobraro offre:
- Cultura e tradizioni popolari
- Paesaggi naturali spettacolari
- Eventi unici legati al mistero
- La calorosa accoglienza lucana
Colobraro: da maledizione a risorsa
Quello di Colobraro è un esempio virtuoso di marketing territoriale.
Il borgo ha saputo trasformare una “maledizione” in un elemento distintivo.
Oggi il nome Colobraro non spaventa più.
È sinonimo di fascino, mistero e turismo esperienziale.
Colobraro è il borgo dove il mistero diventa cultura, dove la superstizione diventa attrazione.
Un piccolo gioiello della Basilicata tutto da scoprire.
E ricordate: porti fortuna o sfortuna, vale comunque la pena visitarlo.
FP
Colobraro, piccolo borgo lucano incastonato tra le colline della Basilicata, è famoso in tutta Italia come il “paese che porta sfortuna”.
Un’etichetta nata da antiche superstizioni, che oggi viene trasformata in un’originale attrazione turistica.
Scopriamo insieme la storia, le leggende e le bellezze di Colobraro, il borgo innominabile che vive di mistero.
Dove si trova Colobraro
Colobraro si trova in provincia di Matera, a circa 630 metri di altitudine, alle pendici del Monte Calvario.
Dista pochi chilometri da Valsinni, Rotondella e Senise.
Il paese domina la Valle del Sinni, regalando ai visitatori panorami mozzafiato sulla natura lucana.
Grazie alla vicinanza con la Strada Statale 653, Colobraro è facilmente raggiungibile in auto.
Perché Colobraro è considerato il paese della sfortuna
La fama di “paese che porta sfortuna” nasce da un episodio risalente agli anni ’40.
Durante un consiglio comunale a Matera, un avvocato originario di Colobraro disse: “Se non ho ragione, possa cadere questo lampadario!”.
Il lampadario cadde realmente, alimentando la leggenda del borgo “innominabile”.
Da allora, molti evitano persino di pronunciare il nome Colobraro, chiamandolo semplicemente “Quel Paese”.
A questa storia si aggiungono leggende di masciare (le streghe del luogo) e racconti di riti magici che popolano la tradizione orale.
Cosa vedere a Colobraro
Oggi Colobraro è un borgo affascinante, che valorizza il proprio passato misterioso con orgoglio.
Tra le attrazioni principali troviamo:
- Il centro storico medievale: un intreccio di vicoli, scalinate e scorci panoramici.
- I ruderi del Castello Carafa, con vista sulla valle.
- La Chiesa Madre di San Nicola di Bari, di origine medievale.
- Il Museo della Civiltà Contadina, ospitato nel Palazzo delle Esposizioni.
Passeggiando tra le sue strade, è possibile ammirare la bellezza autentica di un borgo lucano rimasto fedele alle proprie radici.
Il turismo del mistero: “Sogno di una notte a Quel Paese”
Colobraro ha saputo trasformare la sua reputazione in una risorsa turistica.
Ogni estate si svolge la manifestazione “Sogno di una notte a Quel Paese”, un evento teatrale itinerante che racconta le leggende e le superstizioni locali.
I visitatori partecipano a uno spettacolo notturno tra le vie del borgo, tra masciare, racconti popolari e atmosfere magiche.
Un’esperienza unica, capace di attrarre ogni anno migliaia di turisti.
Perché visitare Colobraro
Visitare Colobraro significa scoprire un luogo fuori dal tempo, dove storia e leggenda si intrecciano.
Perfetto per chi ama i borghi autentici, il turismo lento e le esperienze originali.
Un viaggio a Colobraro offre:
- Cultura e tradizioni popolari
- Paesaggi naturali spettacolari
- Eventi unici legati al mistero
- La calorosa accoglienza lucana
Colobraro: da maledizione a risorsa
Quello di Colobraro è un esempio virtuoso di marketing territoriale.
Il borgo ha saputo trasformare una “maledizione” in un elemento distintivo.
Oggi il nome Colobraro non spaventa più.
È sinonimo di fascino, mistero e turismo esperienziale.
Colobraro è il borgo dove il mistero diventa cultura, dove la superstizione diventa attrazione.
Un piccolo gioiello della Basilicata tutto da scoprire.
E ricordate: porti fortuna o sfortuna, vale comunque la pena visitarlo.
FP



















































































