Il Santo del giorno 18 luglio: Santa Sinforosa.

Nome: Santa Sinforosa e sette figli
Titolo: Martire
Nascita: Roma
Morte: Roma
Ricorrenza: 18 luglio
Santa Sinforosa vive a Roma in epoca imperiale, durante il regno dell’imperatore Adriano.
È vedova di Getulio, un ufficiale romano convertito al cristianesimo e martirizzato per la sua fede.
Dopo la morte del marito, Sinforosa cresce con devozione i suoi sette figli, trasmettendo loro la fede in Cristo.
La sua casa si trova nei pressi di Tivoli, dove la comunità cristiana vive ancora nascosta, tra paure e persecuzioni.
La persecuzione dell’imperatore Adriano
Quando Adriano decide di restaurare i culti pagani e punire i cristiani, Sinforosa diventa bersaglio della repressione.
L’imperatore la convoca, le impone di rinnegare la fede e sacrificare agli dèi, ma lei rifiuta con fermezza.
Dopo vari tentativi di persuasione, viene torturata e infine gettata nel fiume Aniene con una pietra legata al collo.
Il martirio dei sette figli
Il giorno dopo la morte di Sinforosa, l’ira dell’imperatore si abbatte sui suoi figli.
Uno dopo l’altro, i sette giovani vengono uccisi con metodi crudeli, ognuno in modo diverso, per terrorizzare la comunità cristiana.
Secondo la tradizione, i loro nomi sono Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Stacteo ed Eugenio.
Il loro sacrificio si compie in un solo giorno, in una scena di tragica determinazione e fede incrollabile.
Un culto antichissimo e tenace
Il martirio di Santa Sinforosa e dei suoi figli è testimoniato da fonti antiche, tra cui il Martyrologium Hieronymianum e il Sacramentario Gelasiano.
Il loro culto si diffonde già nei primi secoli, e il loro esempio diventa simbolo del coraggio delle famiglie cristiane perseguitate.
A Tivoli viene eretta una basilica in loro onore, oggi scomparsa, ma il loro ricordo resta vivo nella devozione popolare.
La morte di Santa Sinforosa e dei suoi figli
Santa Sinforosa muore martire per annegamento nel fiume Aniene.
I suoi figli la seguono subito dopo, giustiziati in una crudele sequenza che sottolinea la brutalità della persecuzione e la forza della fede.
I loro corpi vengono sepolti insieme, secondo la tradizione, in un luogo venerato nei secoli come simbolo di amore materno e fedeltà a Dio.
Nome: Santa Sinforosa e sette figli
Titolo: Martire
Nascita: Roma
Morte: Roma
Ricorrenza: 18 luglio
Santa Sinforosa vive a Roma in epoca imperiale, durante il regno dell’imperatore Adriano.
È vedova di Getulio, un ufficiale romano convertito al cristianesimo e martirizzato per la sua fede.
Dopo la morte del marito, Sinforosa cresce con devozione i suoi sette figli, trasmettendo loro la fede in Cristo.
La sua casa si trova nei pressi di Tivoli, dove la comunità cristiana vive ancora nascosta, tra paure e persecuzioni.
La persecuzione dell’imperatore Adriano
Quando Adriano decide di restaurare i culti pagani e punire i cristiani, Sinforosa diventa bersaglio della repressione.
L’imperatore la convoca, le impone di rinnegare la fede e sacrificare agli dèi, ma lei rifiuta con fermezza.
Dopo vari tentativi di persuasione, viene torturata e infine gettata nel fiume Aniene con una pietra legata al collo.
Il martirio dei sette figli
Il giorno dopo la morte di Sinforosa, l’ira dell’imperatore si abbatte sui suoi figli.
Uno dopo l’altro, i sette giovani vengono uccisi con metodi crudeli, ognuno in modo diverso, per terrorizzare la comunità cristiana.
Secondo la tradizione, i loro nomi sono Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Stacteo ed Eugenio.
Il loro sacrificio si compie in un solo giorno, in una scena di tragica determinazione e fede incrollabile.
Un culto antichissimo e tenace
Il martirio di Santa Sinforosa e dei suoi figli è testimoniato da fonti antiche, tra cui il Martyrologium Hieronymianum e il Sacramentario Gelasiano.
Il loro culto si diffonde già nei primi secoli, e il loro esempio diventa simbolo del coraggio delle famiglie cristiane perseguitate.
A Tivoli viene eretta una basilica in loro onore, oggi scomparsa, ma il loro ricordo resta vivo nella devozione popolare.
La morte di Santa Sinforosa e dei suoi figli
Santa Sinforosa muore martire per annegamento nel fiume Aniene.
I suoi figli la seguono subito dopo, giustiziati in una crudele sequenza che sottolinea la brutalità della persecuzione e la forza della fede.
I loro corpi vengono sepolti insieme, secondo la tradizione, in un luogo venerato nei secoli come simbolo di amore materno e fedeltà a Dio.


















































































