19 luglio 2023. Due anni senza Andrea Purgatori.

Due anni senza Andrea Purgatori, maestro del giornalismo investigativo italiano.
Professionista rigoroso, voce autorevole giornalistica, Andrea Purgatori ha segnato oltre quattro decenni di storia del giornalismo investigativo, della sceneggiatura e della divulgazione televisiva.
Andrea Purgatori: passione e formazione
Nato a Roma il 1° febbraio 1953, Andrea Purgatori ha mostrato sin da giovane una spiccata vocazione per il giornalismo.
Dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università La Sapienza, ha perfezionato le sue competenze alla Columbia University School of Journalism di New York.
Un percorso formativo che lo ha portato presto a collaborare con i principali quotidiani italiani.
Il caso Ustica: la verità oltre il silenzio
Il nome di Purgatori è indissolubilmente legato al caso Ustica.
Nella notte del 27 giugno 1980, il DC-9 Itavia precipitò nel Tirreno, causando la morte di 81 persone.
Dietro il disastro, per anni si celarono ipotesi di depistaggi e omissioni.
Andrea Purgatori dedicò anni all’inchiesta, svelando retroscena cruciali e portando alla luce la teoria dell’abbattimento accidentale durante un’operazione militare.
Il suo lavoro divenne simbolo di un giornalismo capace di sfidare il silenzio delle istituzioni e le ombre della storia.
Dal giornalismo al cinema e alla televisione
Il talento di Purgatori non si limitò alla carta stampata.
Fu anche sceneggiatore e autore di successo, firmando il film “Il muro di gomma” (1991) di Marco Risi, che racconta proprio il caso Ustica.
Il film contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei misteri più oscuri della Repubblica.
In televisione, è stato il volto del programma “Atlantide – Storie di Uomini e di Mondi” su La7.
Un format di successo, capace di coniugare il racconto giornalistico con la storia e la cultura, facendo luce su storie dimenticate o mai raccontate.
L’impegno civile di Andrea Purgatori
Purgatori è stato anche attivista e difensore della libertà di stampa.
Si è battuto contro la censura, denunciando le pressioni politiche sul mondo dell’informazione.
Il suo nome è sinonimo di integrità, passione e rispetto per il diritto all’informazione.
Andrea Purgatori: il giornalismo che resta
La scomparsa di Andrea Purgatori il 19 luglio 2023 ha lasciato un vuoto profondo nel panorama del giornalismo italiano.
Oggi lo ricordiamo come un uomo che ha fatto del giornalismo uno strumento di verità.
Il suo lavoro resta un faro per le nuove generazioni di giornalisti e per tutti coloro che credono nel potere delle inchieste a servizio dei cittadini. È stato una voce controcorrente e quindi un uomo di libertà.
Due anni senza Andrea Purgatori, maestro del giornalismo investigativo italiano.
Professionista rigoroso, voce autorevole giornalistica, Andrea Purgatori ha segnato oltre quattro decenni di storia del giornalismo investigativo, della sceneggiatura e della divulgazione televisiva.
Andrea Purgatori: passione e formazione
Nato a Roma il 1° febbraio 1953, Andrea Purgatori ha mostrato sin da giovane una spiccata vocazione per il giornalismo.
Dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università La Sapienza, ha perfezionato le sue competenze alla Columbia University School of Journalism di New York.
Un percorso formativo che lo ha portato presto a collaborare con i principali quotidiani italiani.
Il caso Ustica: la verità oltre il silenzio
Il nome di Purgatori è indissolubilmente legato al caso Ustica.
Nella notte del 27 giugno 1980, il DC-9 Itavia precipitò nel Tirreno, causando la morte di 81 persone.
Dietro il disastro, per anni si celarono ipotesi di depistaggi e omissioni.
Andrea Purgatori dedicò anni all’inchiesta, svelando retroscena cruciali e portando alla luce la teoria dell’abbattimento accidentale durante un’operazione militare.
Il suo lavoro divenne simbolo di un giornalismo capace di sfidare il silenzio delle istituzioni e le ombre della storia.
Dal giornalismo al cinema e alla televisione
Il talento di Purgatori non si limitò alla carta stampata.
Fu anche sceneggiatore e autore di successo, firmando il film “Il muro di gomma” (1991) di Marco Risi, che racconta proprio il caso Ustica.
Il film contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei misteri più oscuri della Repubblica.
In televisione, è stato il volto del programma “Atlantide – Storie di Uomini e di Mondi” su La7.
Un format di successo, capace di coniugare il racconto giornalistico con la storia e la cultura, facendo luce su storie dimenticate o mai raccontate.
L’impegno civile di Andrea Purgatori
Purgatori è stato anche attivista e difensore della libertà di stampa.
Si è battuto contro la censura, denunciando le pressioni politiche sul mondo dell’informazione.
Il suo nome è sinonimo di integrità, passione e rispetto per il diritto all’informazione.
Andrea Purgatori: il giornalismo che resta
La scomparsa di Andrea Purgatori il 19 luglio 2023 ha lasciato un vuoto profondo nel panorama del giornalismo italiano.
Oggi lo ricordiamo come un uomo che ha fatto del giornalismo uno strumento di verità.
Il suo lavoro resta un faro per le nuove generazioni di giornalisti e per tutti coloro che credono nel potere delle inchieste a servizio dei cittadini. È stato una voce controcorrente e quindi un uomo di libertà.



















































































