1° agosto: Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.

Nome: Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 27 settembre 1696, Napoli
Morte: 1° agosto 1787, Nocera de’ Pagani, Salerno
Ricorrenza: 1° agosto
Una mente brillante al servizio di Dio
Alfonso Maria de’ Liguori nasce a Napoli nel 1696 da una nobile famiglia.
Brillante e precoce, si laurea in diritto civile e canonico a soli 17 anni.
Dopo una brillante carriera come avvocato, abbandona la toga per seguire la vocazione religiosa.
Entra nel sacerdozio nel 1726, dando inizio a una nuova fase della sua vita, interamente dedicata alla predicazione e al soccorso spirituale dei più poveri.
Fondatore dei Redentoristi
Nel 1732, fonda la Congregazione del Santissimo Redentore, meglio conosciuta come Congregazione dei Redentoristi.
Il suo scopo è quello di portare il Vangelo nelle zone più abbandonate e difficili del Regno di Napoli.
Alfonso si dedica con zelo a missioni popolari, confessioni e scrittura di opere teologiche pensate per il popolo e per i confessori.
La sua attenzione ai bisogni delle anime semplici si traduce in una teologia accessibile, lontana da ogni forma di rigidità, ma sempre fedele alla dottrina cattolica.
È il promotore della cosiddetta “teologia morale moderata”, che cerca un equilibrio tra rigore e misericordia.
Scrittore prolifico e guida spirituale
Sant’Alfonso è anche un autore fecondo: scrive più di 100 opere tra cui spiccano La pratica di amare Gesù Cristo e Le glorie di Maria, testi ancora oggi letti e tradotti in tutto il mondo.
La sua opera Teologia Morale viene accolta con grande favore dalla Chiesa, che ne apprezza l’equilibrio tra dottrina e compassione.
Le sue pagine sono un invito continuo alla fiducia in Dio e alla perseveranza nella vita cristiana.
Vescovo di Sant’Agata dei Goti
Nel 1762, nonostante la salute precaria, accetta l’incarico di vescovo della diocesi di Sant’Agata dei Goti.
Vi rimane per tredici anni, mostrando un impegno costante nella riforma del clero, nell’istruzione religiosa del popolo e nell’assistenza ai poveri.
Lascia la diocesi nel 1775, ritirandosi a vita privata a Nocera de’ Pagani.
Morte e canonizzazione
Sant’Alfonso muore il 1° agosto 1787 a Nocera de’ Pagani. Viene canonizzato nel 1839 da papa Gregorio XVI e proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1871.
È patrono dei confessori e dei moralisti.
La sua memoria vive ancora oggi nei Redentoristi sparsi nel mondo e nelle sue opere, che continuano a ispirare la vita cristiana.
Nome: Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 27 settembre 1696, Napoli
Morte: 1° agosto 1787, Nocera de’ Pagani, Salerno
Ricorrenza: 1° agosto
Una mente brillante al servizio di Dio
Alfonso Maria de’ Liguori nasce a Napoli nel 1696 da una nobile famiglia.
Brillante e precoce, si laurea in diritto civile e canonico a soli 17 anni.
Dopo una brillante carriera come avvocato, abbandona la toga per seguire la vocazione religiosa.
Entra nel sacerdozio nel 1726, dando inizio a una nuova fase della sua vita, interamente dedicata alla predicazione e al soccorso spirituale dei più poveri.
Fondatore dei Redentoristi
Nel 1732, fonda la Congregazione del Santissimo Redentore, meglio conosciuta come Congregazione dei Redentoristi.
Il suo scopo è quello di portare il Vangelo nelle zone più abbandonate e difficili del Regno di Napoli.
Alfonso si dedica con zelo a missioni popolari, confessioni e scrittura di opere teologiche pensate per il popolo e per i confessori.
La sua attenzione ai bisogni delle anime semplici si traduce in una teologia accessibile, lontana da ogni forma di rigidità, ma sempre fedele alla dottrina cattolica.
È il promotore della cosiddetta “teologia morale moderata”, che cerca un equilibrio tra rigore e misericordia.
Scrittore prolifico e guida spirituale
Sant’Alfonso è anche un autore fecondo: scrive più di 100 opere tra cui spiccano La pratica di amare Gesù Cristo e Le glorie di Maria, testi ancora oggi letti e tradotti in tutto il mondo.
La sua opera Teologia Morale viene accolta con grande favore dalla Chiesa, che ne apprezza l’equilibrio tra dottrina e compassione.
Le sue pagine sono un invito continuo alla fiducia in Dio e alla perseveranza nella vita cristiana.
Vescovo di Sant’Agata dei Goti
Nel 1762, nonostante la salute precaria, accetta l’incarico di vescovo della diocesi di Sant’Agata dei Goti.
Vi rimane per tredici anni, mostrando un impegno costante nella riforma del clero, nell’istruzione religiosa del popolo e nell’assistenza ai poveri.
Lascia la diocesi nel 1775, ritirandosi a vita privata a Nocera de’ Pagani.
Morte e canonizzazione
Sant’Alfonso muore il 1° agosto 1787 a Nocera de’ Pagani. Viene canonizzato nel 1839 da papa Gregorio XVI e proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1871.
È patrono dei confessori e dei moralisti.
La sua memoria vive ancora oggi nei Redentoristi sparsi nel mondo e nelle sue opere, che continuano a ispirare la vita cristiana.


















































































