31 luglio 1944. Muore Antoine de Saint-Exupéry, autore de Il Piccolo Principe.

Il volo e la scrittura come vocazione
Antoine de Saint-Exupéry nasce a Lione il 29 giugno 1900.
Cresce in una famiglia aristocratica, con una precoce passione per il volo.
Dopo la scuola, si forma come pilota e inizia a lavorare per l’Aéropostale, svolgendo missioni di posta aerea tra Francia, Africa e Sud America.
L’esperienza del volo diventa per lui materia viva di scrittura, ponte tra la dimensione tecnica e quella poetica dell’esistenza.
Dalla pista all’inchiostro: le opere
Nel 1929 pubblica Corriere del Sud, romanzo che già rivela la sua capacità di fondere avventura e riflessione.
Con Volo di notte (1931) ottiene un successo internazionale: racconta l’epopea dei piloti postali, ma anche la solitudine, il rischio e la responsabilità.
Terra degli uomini (1939), scritto dopo un incidente nel Sahara, è un inno alla fratellanza e alla fragilità umana.
Nel 1943, in esilio a New York, dà vita alla sua opera più celebre: Il piccolo principe.
È una fiaba per adulti e bambini che, dietro l’apparente semplicità, indaga i temi del senso della vita, dell’amicizia e del distacco.
Il libro, illustrato dallo stesso autore, diventa uno dei testi più tradotti e amati al mondo.
Antoine de Saint-Exupéry, tra cielo e memoria
Saint-Exupéry non è solo un autore: è un simbolo.
La sua scrittura riflette il bisogno di senso in un secolo lacerato da guerre e mutamenti.
Scrive per comprendere l’uomo, non per giudicarlo.
La sua visione umanista e poetica, priva di cinismo, lo rende ancora oggi attuale.
La figura del Piccolo Principe, che guarda con stupore il mondo degli adulti, resta una delle icone più potenti della letteratura del Novecento.
L’ultima missione e il mistero della scomparsa
Il 31 luglio 1944, durante una missione di ricognizione per l’aviazione francese libera, il Lockheed P-38 di Saint-Exupéry decolla da Bastia e scompare sul Mar Mediterraneo, ha 44 anni.
Il suo corpo non viene mai ritrovato.
Solo nel 1998, al largo di Marsiglia, un pescatore recupera un braccialetto d’identità; nel 2004, alcuni resti del suo aereo vengono individuati sul fondo del mare.
Il suo funerale non ha luogo, ma il suo addio si compie nel silenzio dell’acqua e dell’aria, in quel cielo che ha sempre cercato.

Il volo e la scrittura come vocazione
Antoine de Saint-Exupéry nasce a Lione il 29 giugno 1900.
Cresce in una famiglia aristocratica, con una precoce passione per il volo.
Dopo la scuola, si forma come pilota e inizia a lavorare per l’Aéropostale, svolgendo missioni di posta aerea tra Francia, Africa e Sud America.
L’esperienza del volo diventa per lui materia viva di scrittura, ponte tra la dimensione tecnica e quella poetica dell’esistenza.
Dalla pista all’inchiostro: le opere
Nel 1929 pubblica Corriere del Sud, romanzo che già rivela la sua capacità di fondere avventura e riflessione.
Con Volo di notte (1931) ottiene un successo internazionale: racconta l’epopea dei piloti postali, ma anche la solitudine, il rischio e la responsabilità.
Terra degli uomini (1939), scritto dopo un incidente nel Sahara, è un inno alla fratellanza e alla fragilità umana.
Nel 1943, in esilio a New York, dà vita alla sua opera più celebre: Il piccolo principe.
È una fiaba per adulti e bambini che, dietro l’apparente semplicità, indaga i temi del senso della vita, dell’amicizia e del distacco.
Il libro, illustrato dallo stesso autore, diventa uno dei testi più tradotti e amati al mondo.
Antoine de Saint-Exupéry, tra cielo e memoria
Saint-Exupéry non è solo un autore: è un simbolo.
La sua scrittura riflette il bisogno di senso in un secolo lacerato da guerre e mutamenti.
Scrive per comprendere l’uomo, non per giudicarlo.
La sua visione umanista e poetica, priva di cinismo, lo rende ancora oggi attuale.
La figura del Piccolo Principe, che guarda con stupore il mondo degli adulti, resta una delle icone più potenti della letteratura del Novecento.
L’ultima missione e il mistero della scomparsa
Il 31 luglio 1944, durante una missione di ricognizione per l’aviazione francese libera, il Lockheed P-38 di Saint-Exupéry decolla da Bastia e scompare sul Mar Mediterraneo, ha 44 anni.
Il suo corpo non viene mai ritrovato.
Solo nel 1998, al largo di Marsiglia, un pescatore recupera un braccialetto d’identità; nel 2004, alcuni resti del suo aereo vengono individuati sul fondo del mare.
Il suo funerale non ha luogo, ma il suo addio si compie nel silenzio dell’acqua e dell’aria, in quel cielo che ha sempre cercato.


















































































