1° settembre: Sant’Egidio.

Nome: Sant’Egidio
Titolo: Abate
Nascita: 640 circa, Atene, Grecia
Morte: 720 circa, Languedoc, Francia
Ricorrenza: 1° settembre
Le origini e la scelta eremitica
Sant’Egidio nasce ad Atene intorno al 640, in una famiglia ricca e di alto rango.
Nonostante la posizione privilegiata, sceglie di vivere con sobrietà e di dedicarsi alla preghiera.
Dopo aver distribuito gran parte dei suoi beni ai poveri, lascia la Grecia per raggiungere la Gallia meridionale, dove cerca solitudine e raccoglimento.
La vita da eremita
In Languedoc, Egidio trova rifugio in una grotta nei pressi di Nîmes.
Qui vive in povertà e preghiera, nutrendosi di erbe e radici.
Secondo la tradizione, una cerva lo accompagna ogni giorno, offrendogli il suo latte come sostegno.
Questo episodio diventa uno dei simboli più celebri della sua iconografia.
La fama della sua santità si diffonde rapidamente e molti pellegrini iniziano a cercarlo per ricevere conforto e benedizioni.
La fondazione del monastero
Il re visigoto Flavio Wamba, colpito dalla sua fama di uomo santo, favorisce la costruzione di un monastero benedettino nei pressi del luogo dove Egidio vive da eremita. Sant’Egidio accetta di guidare la comunità, diventando abate.
Il monastero cresce in importanza e diventa un punto di riferimento spirituale per tutta la regione.
La venerazione e il culto
Sant’Egidio muore attorno al 720 in Languedoc. La sua tomba diventa presto meta di pellegrinaggio.
Nel Medioevo, il culto si diffonde in tutta Europa: chiese, monasteri e città portano il suo nome, tra cui il quartiere romano di Sant’Egidio e la città di Saint-Gilles in Francia.
Oggi è venerato come protettore dei poveri, degli emarginati e dei disabili.
Nome: Sant’Egidio
Titolo: Abate
Nascita: 640 circa, Atene, Grecia
Morte: 720 circa, Languedoc, Francia
Ricorrenza: 1° settembre
Le origini e la scelta eremitica
Sant’Egidio nasce ad Atene intorno al 640, in una famiglia ricca e di alto rango.
Nonostante la posizione privilegiata, sceglie di vivere con sobrietà e di dedicarsi alla preghiera.
Dopo aver distribuito gran parte dei suoi beni ai poveri, lascia la Grecia per raggiungere la Gallia meridionale, dove cerca solitudine e raccoglimento.
La vita da eremita
In Languedoc, Egidio trova rifugio in una grotta nei pressi di Nîmes.
Qui vive in povertà e preghiera, nutrendosi di erbe e radici.
Secondo la tradizione, una cerva lo accompagna ogni giorno, offrendogli il suo latte come sostegno.
Questo episodio diventa uno dei simboli più celebri della sua iconografia.
La fama della sua santità si diffonde rapidamente e molti pellegrini iniziano a cercarlo per ricevere conforto e benedizioni.
La fondazione del monastero
Il re visigoto Flavio Wamba, colpito dalla sua fama di uomo santo, favorisce la costruzione di un monastero benedettino nei pressi del luogo dove Egidio vive da eremita. Sant’Egidio accetta di guidare la comunità, diventando abate.
Il monastero cresce in importanza e diventa un punto di riferimento spirituale per tutta la regione.
La venerazione e il culto
Sant’Egidio muore attorno al 720 in Languedoc. La sua tomba diventa presto meta di pellegrinaggio.
Nel Medioevo, il culto si diffonde in tutta Europa: chiese, monasteri e città portano il suo nome, tra cui il quartiere romano di Sant’Egidio e la città di Saint-Gilles in Francia.
Oggi è venerato come protettore dei poveri, degli emarginati e dei disabili.


















































































