Addio all’attore Graham Greene, lo sciamano in “Balla coi lupi”.

Graham Greene nasce il 22 giugno 1952 nella riserva delle Sei Nazioni vicino a Brantford, in Ontario.
Appartenente alla comunità Oneida, cresce immerso nella cultura e nelle tradizioni indigene che segneranno profondamente la sua identità e la sua carriera artistica.
Dopo gli studi alla Native Theatre School di Toronto, si dedica al teatro, lavorando sia in Canada che nel Regno Unito.
Prima di affermarsi come attore, svolge diversi lavori manuali che gli permettono di mantenersi e di costruire con tenacia il suo futuro.
L’esordio sul piccolo e grande schermo
Greene debutta in televisione nel 1979 con la serie The Great Detective, mentre al cinema compare per la prima volta nel 1983 in Running Brave.
La vera svolta arriva nel 1990 con Balla coi lupi, capolavoro diretto e interpretato da Kevin Costner.
Nel film veste i panni di Uccello Scalciante (Kicking Bird), un saggio sciamano Lakota.
La sua interpretazione conquista pubblico e critica, regalandogli nel 1991 una storica candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista, un riconoscimento che lo consacra come punto di riferimento per gli attori indigeni in Nord America.
Una carriera tra cinema e televisione
Dopo il successo di Balla coi lupi, la carriera di Graham Greene prende il volo.
L’attore recita in produzioni hollywoodiane di grande richiamo come Maverick (1994), Die Hard – Duri a morire (1995), Il miglio verde (1999), Molly’s Game (2017) e The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2012).
La sua presenza scenica e la capacità di dare profondità ai personaggi lo rendono uno degli interpreti più apprezzati della sua generazione.
Oltre al cinema, lavora in numerose serie televisive, consolidando un legame speciale con il pubblico internazionale.
La morte e l’eredità culturale
Graham Greene è morto il 1º settembre 2024 a Toronto, all’età di 73 anni, dopo una lunga malattia.
La notizia è stata diffusa dalla famiglia, che ha sottolineato la dignità e la forza con cui l’attore ha affrontato gli ultimi anni.
La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa non solo per il cinema, ma anche per la comunità indigena, di cui è stato orgoglioso portavoce.
Il suo contributo ha aperto nuove strade per gli attori nativi nelle produzioni internazionali, lasciando un’eredità di talento e rappresentazione autentica che continua a ispirare.
Graham Greene nasce il 22 giugno 1952 nella riserva delle Sei Nazioni vicino a Brantford, in Ontario.
Appartenente alla comunità Oneida, cresce immerso nella cultura e nelle tradizioni indigene che segneranno profondamente la sua identità e la sua carriera artistica.
Dopo gli studi alla Native Theatre School di Toronto, si dedica al teatro, lavorando sia in Canada che nel Regno Unito.
Prima di affermarsi come attore, svolge diversi lavori manuali che gli permettono di mantenersi e di costruire con tenacia il suo futuro.
L’esordio sul piccolo e grande schermo
Greene debutta in televisione nel 1979 con la serie The Great Detective, mentre al cinema compare per la prima volta nel 1983 in Running Brave.
La vera svolta arriva nel 1990 con Balla coi lupi, capolavoro diretto e interpretato da Kevin Costner.
Nel film veste i panni di Uccello Scalciante (Kicking Bird), un saggio sciamano Lakota.
La sua interpretazione conquista pubblico e critica, regalandogli nel 1991 una storica candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista, un riconoscimento che lo consacra come punto di riferimento per gli attori indigeni in Nord America.
Una carriera tra cinema e televisione
Dopo il successo di Balla coi lupi, la carriera di Graham Greene prende il volo.
L’attore recita in produzioni hollywoodiane di grande richiamo come Maverick (1994), Die Hard – Duri a morire (1995), Il miglio verde (1999), Molly’s Game (2017) e The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2012).
La sua presenza scenica e la capacità di dare profondità ai personaggi lo rendono uno degli interpreti più apprezzati della sua generazione.
Oltre al cinema, lavora in numerose serie televisive, consolidando un legame speciale con il pubblico internazionale.
La morte e l’eredità culturale
Graham Greene è morto il 1º settembre 2024 a Toronto, all’età di 73 anni, dopo una lunga malattia.
La notizia è stata diffusa dalla famiglia, che ha sottolineato la dignità e la forza con cui l’attore ha affrontato gli ultimi anni.
La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa non solo per il cinema, ma anche per la comunità indigena, di cui è stato orgoglioso portavoce.
Il suo contributo ha aperto nuove strade per gli attori nativi nelle produzioni internazionali, lasciando un’eredità di talento e rappresentazione autentica che continua a ispirare.



















































































