6 settembre 2018. Muore Burt Reynolds, il ribelle di Hollywood.

Un attore che segna un’epoca
Burt Reynolds nasce l’11 febbraio 1936 a Lansing, nel Michigan, e cresce in Florida, dove sogna inizialmente una carriera sportiva.
Un infortunio lo spinge a cambiare strada, avvicinandosi alla recitazione.
Con il suo sguardo magnetico e il carisma naturale, conquista prima la televisione e poi il grande schermo, imponendosi come uno dei volti più riconoscibili del cinema americano tra gli anni Settanta e Ottanta.
Dalle corse clandestine al successo planetario
Il pubblico associa Burt Reynolds a ruoli pieni di energia e ironia.
Film come “Un tranquillo week-end di paura” (1972) rivelano il suo lato drammatico, mentre “La corsa più pazza d’America” e soprattutto “Smokey and the Bandit” lo consacrano icona popolare.
La sua immagine di uomo libero, ribelle e affascinante diventa un simbolo della cultura cinematografica americana di quegli anni.
La celebre posa sulla pelle d’orso per Cosmopolitan nel 1972 contribuisce a creare il mito, mescolando sensualità e autoironia.
Burt Reynolds tra cadute e rinascite
La carriera di Burt Reynolds conosce anche momenti difficili.
Le scelte di copione non sempre fortunate e problemi personali offuscano in parte la sua immagine, ma il suo talento rimane indiscusso.
Negli anni Novanta torna alla ribalta con il film “Boogie Nights” (1997), che gli vale una nomination all’Oscar e numerosi riconoscimenti.
La sua capacità di reinventarsi dimostra la solidità di un attore che non smette di sorprendere.
La morte e il commiato
Il 6 settembre 2018 Burt Reynolds muore a Jupiter, in Florida, all’età di 82 anni, colpito da un infarto.
Hollywood si ferma per ricordare il suo sorriso ironico e lo stile unico con cui ha interpretato il sogno americano sullo schermo.
I funerali si svolgono in forma privata, come da suo desiderio, mentre la sua memoria continua a vivere nei film che hanno fatto sognare generazioni di spettatori.
Un attore che segna un’epoca
Burt Reynolds nasce l’11 febbraio 1936 a Lansing, nel Michigan, e cresce in Florida, dove sogna inizialmente una carriera sportiva.
Un infortunio lo spinge a cambiare strada, avvicinandosi alla recitazione.
Con il suo sguardo magnetico e il carisma naturale, conquista prima la televisione e poi il grande schermo, imponendosi come uno dei volti più riconoscibili del cinema americano tra gli anni Settanta e Ottanta.
Dalle corse clandestine al successo planetario
Il pubblico associa Burt Reynolds a ruoli pieni di energia e ironia.
Film come “Un tranquillo week-end di paura” (1972) rivelano il suo lato drammatico, mentre “La corsa più pazza d’America” e soprattutto “Smokey and the Bandit” lo consacrano icona popolare.
La sua immagine di uomo libero, ribelle e affascinante diventa un simbolo della cultura cinematografica americana di quegli anni.
La celebre posa sulla pelle d’orso per Cosmopolitan nel 1972 contribuisce a creare il mito, mescolando sensualità e autoironia.
Burt Reynolds tra cadute e rinascite
La carriera di Burt Reynolds conosce anche momenti difficili.
Le scelte di copione non sempre fortunate e problemi personali offuscano in parte la sua immagine, ma il suo talento rimane indiscusso.
Negli anni Novanta torna alla ribalta con il film “Boogie Nights” (1997), che gli vale una nomination all’Oscar e numerosi riconoscimenti.
La sua capacità di reinventarsi dimostra la solidità di un attore che non smette di sorprendere.
La morte e il commiato
Il 6 settembre 2018 Burt Reynolds muore a Jupiter, in Florida, all’età di 82 anni, colpito da un infarto.
Hollywood si ferma per ricordare il suo sorriso ironico e lo stile unico con cui ha interpretato il sogno americano sullo schermo.
I funerali si svolgono in forma privata, come da suo desiderio, mentre la sua memoria continua a vivere nei film che hanno fatto sognare generazioni di spettatori.


















































































