7 settembre 1962. Muore Karen Blixen, autrice de “La mia Africa”.

Una vita segnata dall’Africa
Karen Blixen nasce a Rungsted, in Danimarca, il 17 aprile 1885.
Figlia di una famiglia colta e benestante, cresce in un ambiente che alimenta la sua curiosità intellettuale e la spinge presto verso la scrittura.
Nel 1914 si trasferisce in Kenya insieme al marito, il barone Bror Blixen-Finecke, per gestire una piantagione di caffè.
Quel periodo africano, intenso e ricco di contrasti, diventa il nucleo più fecondo della sua vita e della sua opera letteraria.
Le opere e il mito letterario
Karen Blixen firma i suoi primi scritti con lo pseudonimo Isak Dinesen, scelta che le permette di essere letta in un contesto editoriale ancora dominato dagli uomini.
Il suo libro più celebre, “La mia Africa” (1937), racconta l’esperienza keniana con uno stile evocativo che intreccia paesaggi, incontri e riflessioni esistenziali.
L’opera diventa un classico e, decenni dopo, ispira il film “Out of Africa” (1985), vincitore di sette premi Oscar, che rafforza il mito della scrittrice.
Accanto a questo, Blixen pubblica raccolte di racconti come “Sette storie gotiche” (1934) e “Capricci del destino” (1958), in cui combina atmosfere misteriose, ironia e una sottile inquietudine.
Il suo stile elegante, intriso di simbolismo, lascia un segno profondo nella letteratura del Novecento.
La morte e l’ultimo riposo
Karen Blixen muore il 7 settembre 1962 nella sua casa di famiglia a Rungstedlund, dopo anni segnati dalla malattia.
Il corpo della scrittrice viene sepolto nel parco della tenuta, ai piedi di un grande albero, secondo il suo desiderio di rimanere in armonia con la natura.
Il luogo oggi è parte del “Karen Blixen Museum”, meta di lettori e viaggiatori che vogliono rendere omaggio a una delle voci più intense della letteratura del Novecento.
Una vita segnata dall’Africa
Karen Blixen nasce a Rungsted, in Danimarca, il 17 aprile 1885.
Figlia di una famiglia colta e benestante, cresce in un ambiente che alimenta la sua curiosità intellettuale e la spinge presto verso la scrittura.
Nel 1914 si trasferisce in Kenya insieme al marito, il barone Bror Blixen-Finecke, per gestire una piantagione di caffè.
Quel periodo africano, intenso e ricco di contrasti, diventa il nucleo più fecondo della sua vita e della sua opera letteraria.
Le opere e il mito letterario
Karen Blixen firma i suoi primi scritti con lo pseudonimo Isak Dinesen, scelta che le permette di essere letta in un contesto editoriale ancora dominato dagli uomini.
Il suo libro più celebre, “La mia Africa” (1937), racconta l’esperienza keniana con uno stile evocativo che intreccia paesaggi, incontri e riflessioni esistenziali.
L’opera diventa un classico e, decenni dopo, ispira il film “Out of Africa” (1985), vincitore di sette premi Oscar, che rafforza il mito della scrittrice.
Accanto a questo, Blixen pubblica raccolte di racconti come “Sette storie gotiche” (1934) e “Capricci del destino” (1958), in cui combina atmosfere misteriose, ironia e una sottile inquietudine.
Il suo stile elegante, intriso di simbolismo, lascia un segno profondo nella letteratura del Novecento.
La morte e l’ultimo riposo
Karen Blixen muore il 7 settembre 1962 nella sua casa di famiglia a Rungstedlund, dopo anni segnati dalla malattia.
Il corpo della scrittrice viene sepolto nel parco della tenuta, ai piedi di un grande albero, secondo il suo desiderio di rimanere in armonia con la natura.
Il luogo oggi è parte del “Karen Blixen Museum”, meta di lettori e viaggiatori che vogliono rendere omaggio a una delle voci più intense della letteratura del Novecento.


















































































