15 settembre: Santa Caterina Fieschi Adorno da Genova.

Nome: Santa Caterina Fieschi Adorno da Genova
Titolo: Vedova
Nome di battesimo: Caterina Fieschi Adorno
Nascita: 1447, Genova
Morte: 15 settembre 1510, Genova
Ricorrenza: 15 settembre
Giovinezza e matrimonio
Caterina Fieschi Adorno nasce a Genova nel 1447, in una famiglia nobile e profondamente radicata nella vita politica della città.
A sedici anni sposa Giuliano Adorno, un uomo di indole difficile e dedito agli eccessi.
Il matrimonio non le porta serenità, ma diventa per lei il punto di partenza di un percorso spirituale che segna tutta la sua vita.
La conversione e la vita spirituale
All’età di ventisei anni Caterina vive una profonda esperienza mistica che trasforma radicalmente la sua esistenza.
Da quel momento abbandona le preoccupazioni mondane e si dedica interamente a Dio e al servizio degli altri.
Le sue esperienze interiori, caratterizzate da un intenso senso della presenza divina e da una continua purificazione interiore, diventano la base delle sue opere spirituali.
Il servizio agli ammalati
Dopo la conversione, Caterina si impegna nell’assistenza ai poveri e agli ammalati, soprattutto nell’Ospedale di Pammatone a Genova.
Qui svolge un servizio quotidiano fatto di cura, consolazione e vicinanza ai sofferenti, guadagnandosi la stima e l’affetto della popolazione.
La sua carità attiva non si limita alla sola assistenza materiale: con parole e gesti di compassione infonde speranza e fede.
Le opere e il pensiero mistico
Gli scritti che raccolgono le esperienze di Caterina, come il “Trattato del Purgatorio” e il “Dialogo dell’anima e del corpo”, offrono una visione profonda del cammino dell’anima verso Dio.
Nei suoi testi emerge un pensiero spirituale centrato sull’amore divino, visto come fuoco che purifica e trasforma.
Questo la colloca tra le grandi figure mistiche della tradizione cattolica.
Morte e culto
Santa Caterina Fieschi Adorno muore a Genova il 15 settembre 1510, circondata dalla fama di santità.
Nel 1737 viene canonizzata da papa Clemente XII.
Le sue reliquie si trovano nella chiesa della Santissima Annunziata di Portoria, dove continua a essere venerata come guida spirituale e modello di carità cristiana.
Nome: Santa Caterina Fieschi Adorno da Genova
Titolo: Vedova
Nome di battesimo: Caterina Fieschi Adorno
Nascita: 1447, Genova
Morte: 15 settembre 1510, Genova
Ricorrenza: 15 settembre
Giovinezza e matrimonio
Caterina Fieschi Adorno nasce a Genova nel 1447, in una famiglia nobile e profondamente radicata nella vita politica della città.
A sedici anni sposa Giuliano Adorno, un uomo di indole difficile e dedito agli eccessi.
Il matrimonio non le porta serenità, ma diventa per lei il punto di partenza di un percorso spirituale che segna tutta la sua vita.
La conversione e la vita spirituale
All’età di ventisei anni Caterina vive una profonda esperienza mistica che trasforma radicalmente la sua esistenza.
Da quel momento abbandona le preoccupazioni mondane e si dedica interamente a Dio e al servizio degli altri.
Le sue esperienze interiori, caratterizzate da un intenso senso della presenza divina e da una continua purificazione interiore, diventano la base delle sue opere spirituali.
Il servizio agli ammalati
Dopo la conversione, Caterina si impegna nell’assistenza ai poveri e agli ammalati, soprattutto nell’Ospedale di Pammatone a Genova.
Qui svolge un servizio quotidiano fatto di cura, consolazione e vicinanza ai sofferenti, guadagnandosi la stima e l’affetto della popolazione.
La sua carità attiva non si limita alla sola assistenza materiale: con parole e gesti di compassione infonde speranza e fede.
Le opere e il pensiero mistico
Gli scritti che raccolgono le esperienze di Caterina, come il “Trattato del Purgatorio” e il “Dialogo dell’anima e del corpo”, offrono una visione profonda del cammino dell’anima verso Dio.
Nei suoi testi emerge un pensiero spirituale centrato sull’amore divino, visto come fuoco che purifica e trasforma.
Questo la colloca tra le grandi figure mistiche della tradizione cattolica.
Morte e culto
Santa Caterina Fieschi Adorno muore a Genova il 15 settembre 1510, circondata dalla fama di santità.
Nel 1737 viene canonizzata da papa Clemente XII.
Le sue reliquie si trovano nella chiesa della Santissima Annunziata di Portoria, dove continua a essere venerata come guida spirituale e modello di carità cristiana.


















































































