28 settembre 2017. Muore Hugh Hefner, il fondatore di Playboy.

Un giovane con un’idea rivoluzionaria
Hugh Hefner nasce a Chicago il 9 aprile 1926.
Cresce in una famiglia di origini modeste, ma alimenta presto la passione per la scrittura e il disegno.
Dopo il servizio militare durante la Seconda guerra mondiale e una laurea in psicologia, coltiva l’idea di creare una rivista che unisca erotismo e cultura.
Nel 1953 fonda Playboy, partendo da un piccolo investimento personale e dalla pubblicazione di un numero che ritrae Marilyn Monroe.
Quel primo passo segna l’inizio di un impero editoriale destinato a trasformare la società americana.
Playboy e la rivoluzione culturale
Con Playboy, Hugh Hefner non propone soltanto immagini di donne nude, ma costruisce un vero prodotto culturale.
La rivista ospita articoli, racconti e interviste firmate da grandi nomi della letteratura e del giornalismo, da Ray Bradbury a Norman Mailer.
Hefner difende la libertà sessuale, il diritto all’edonismo e una visione laica della società, attirandosi al tempo stesso critiche feroci e consensi entusiasti.
La sua figura diventa il simbolo di un’America che si apre alla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e Settanta.
Una vita tra lusso e contraddizioni
L’immagine pubblica di Hugh Hefner è indissolubilmente legata alla sua residenza, la celebre Playboy Mansion di Los Angeles.
Qui organizza feste leggendarie, frequentate da star del cinema, della musica e dello sport.
Hefner incarna lo stereotipo del playboy in giacca da smoking e pantofole di velluto, circondato dalle famose “conigliette”.
Tuttavia, oltre alla mondanità, promuove campagne civili contro la censura e sostiene battaglie per i diritti civili, mostrando un volto più complesso rispetto a quello trasmesso dai media.
La morte e l’ultimo saluto
Il 28 settembre 2017 Hugh Hefner muore a Los Angeles all’età di 91 anni, nella sua dimora storica.
La notizia fa il giro del mondo, ricordando la parabola di un uomo che ha saputo incarnare e insieme provocare le contraddizioni del suo tempo.
Viene sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery, accanto alla tomba di Marilyn Monroe, la donna che aveva inaugurato il mito di Playboy.
Un giovane con un’idea rivoluzionaria
Hugh Hefner nasce a Chicago il 9 aprile 1926.
Cresce in una famiglia di origini modeste, ma alimenta presto la passione per la scrittura e il disegno.
Dopo il servizio militare durante la Seconda guerra mondiale e una laurea in psicologia, coltiva l’idea di creare una rivista che unisca erotismo e cultura.
Nel 1953 fonda Playboy, partendo da un piccolo investimento personale e dalla pubblicazione di un numero che ritrae Marilyn Monroe.
Quel primo passo segna l’inizio di un impero editoriale destinato a trasformare la società americana.
Playboy e la rivoluzione culturale
Con Playboy, Hugh Hefner non propone soltanto immagini di donne nude, ma costruisce un vero prodotto culturale.
La rivista ospita articoli, racconti e interviste firmate da grandi nomi della letteratura e del giornalismo, da Ray Bradbury a Norman Mailer.
Hefner difende la libertà sessuale, il diritto all’edonismo e una visione laica della società, attirandosi al tempo stesso critiche feroci e consensi entusiasti.
La sua figura diventa il simbolo di un’America che si apre alla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e Settanta.
Una vita tra lusso e contraddizioni
L’immagine pubblica di Hugh Hefner è indissolubilmente legata alla sua residenza, la celebre Playboy Mansion di Los Angeles.
Qui organizza feste leggendarie, frequentate da star del cinema, della musica e dello sport.
Hefner incarna lo stereotipo del playboy in giacca da smoking e pantofole di velluto, circondato dalle famose “conigliette”.
Tuttavia, oltre alla mondanità, promuove campagne civili contro la censura e sostiene battaglie per i diritti civili, mostrando un volto più complesso rispetto a quello trasmesso dai media.
La morte e l’ultimo saluto
Il 28 settembre 2017 Hugh Hefner muore a Los Angeles all’età di 91 anni, nella sua dimora storica.
La notizia fa il giro del mondo, ricordando la parabola di un uomo che ha saputo incarnare e insieme provocare le contraddizioni del suo tempo.
Viene sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery, accanto alla tomba di Marilyn Monroe, la donna che aveva inaugurato il mito di Playboy.


















































































