15 ottobre 2024. La morte dello scrittore Antonio Skàrmeta.

Il 15 ottobre 2024 si è spento, all’età di 83 anni, lo scrittore chileno Antonio Skàrmeta. A un anno dalla sua morte, è il momento di ricordare non solo l’uomo, ma anche il suo contributo letterario e culturale che ha varcato i confini del Cile.
In Italia, il pubblico lo conosce soprattutto per il romanzo Il postino di Neruda (titolo italiano dell’originale Ardiente paciencia), da cui è stato tratto il celebre film Il Postino di Michael Radford, interpretato da Massimo Troisi.
Una vita di esilio, scrittura e diplomazia
Antonio Skàrmeta nacque il 7 novembre 1940 ad Antofagasta, città portuale del nord del Cile, da famiglia di origini croate. Studiò filosofia all’Università del Cile, dove si laureò con tesi dedicata a José Ortega y Gasset. Successivamente ottenne una borsa Fulbright e si trasferì negli Stati Uniti per studiare letteratura.
L’esilio e il cammino letterario
Dopo il colpo di Stato cileno del 1973, guidato da Augusto Pinochet, Skàrmeta fu costretto all’esilio. Visse in Argentina, in Germania e in altri paesi, continuando a scrivere, a insegnare e ad adattare le sue opere per teatro, cinema e radio. Nel 2000 divenne ambasciatore del Cile in Germania, ruolo che ricoprì fino al 2003. Nel 2014 gli fu conferito il Premio Nazionale di Letteratura cileno.
Il romanzo che diede voce all’amicizia

La sua opera più nota è senza dubbio Ardiente paciencia (1985), nota in molti paesi come El cartero de Neruda. Il libro racconta la storia di Mario Jiménez, giovane postino di un villaggio costiero che consegna la posta al poeta Pablo Neruda, con cui instaura un’intima amicizia. La narrativa, semplice e poetica, esplora il potere delle parole, della fiducia e della passione repentina per la vita.
Ardiente paciencia e l’“eco” cinematografico de Il Postino
Il romanzo ispirò tre versioni cinematografiche: quella originale cilena (1983), quella italiana più celebre Il Postino (1994) e un’ennesima rivisitazione del 2022. Il film Il Postino, diretto da Michael Radford, con Massimo Troisi — nella sua ultima prova d’attore — divenne un cult mondiale, ottenendo 5 nomination agli Oscar e vincendo la statuetta per la miglior colonna sonora. Troisi morì poche ore dopo la fine delle riprese, aggiungendo al film un’aura di malinconia e memoria.
Perché ricordare Skàrmeta
Nelle celebrazioni in Cile, in Italia e in altri paesi latinoamericani, si è sottolineato come la sua scrittura abbia saputo unire l’intimo al politico, la quotidianità al sogno. In Italia, Il Postino resta una porta d’accesso poetica e universale al mondo di Skàrmeta, capace di parlare di silenzi, di coraggio e di desiderio di comunicare.
Laura Persico Pezzino
Il 15 ottobre 2024 si è spento, all’età di 83 anni, lo scrittore chileno Antonio Skàrmeta. A un anno dalla sua morte, è il momento di ricordare non solo l’uomo, ma anche il suo contributo letterario e culturale che ha varcato i confini del Cile.
In Italia, il pubblico lo conosce soprattutto per il romanzo Il postino di Neruda (titolo italiano dell’originale Ardiente paciencia), da cui è stato tratto il celebre film Il Postino di Michael Radford, interpretato da Massimo Troisi.
Una vita di esilio, scrittura e diplomazia
Antonio Skàrmeta nacque il 7 novembre 1940 ad Antofagasta, città portuale del nord del Cile, da famiglia di origini croate. Studiò filosofia all’Università del Cile, dove si laureò con tesi dedicata a José Ortega y Gasset. Successivamente ottenne una borsa Fulbright e si trasferì negli Stati Uniti per studiare letteratura.
L’esilio e il cammino letterario
Dopo il colpo di Stato cileno del 1973, guidato da Augusto Pinochet, Skàrmeta fu costretto all’esilio. Visse in Argentina, in Germania e in altri paesi, continuando a scrivere, a insegnare e ad adattare le sue opere per teatro, cinema e radio. Nel 2000 divenne ambasciatore del Cile in Germania, ruolo che ricoprì fino al 2003. Nel 2014 gli fu conferito il Premio Nazionale di Letteratura cileno.
Il romanzo che diede voce all’amicizia

La sua opera più nota è senza dubbio Ardiente paciencia (1985), nota in molti paesi come El cartero de Neruda. Il libro racconta la storia di Mario Jiménez, giovane postino di un villaggio costiero che consegna la posta al poeta Pablo Neruda, con cui instaura un’intima amicizia. La narrativa, semplice e poetica, esplora il potere delle parole, della fiducia e della passione repentina per la vita.
Ardiente paciencia e l’“eco” cinematografico de Il Postino
Il romanzo ispirò tre versioni cinematografiche: quella originale cilena (1983), quella italiana più celebre Il Postino (1994) e un’ennesima rivisitazione del 2022. Il film Il Postino, diretto da Michael Radford, con Massimo Troisi — nella sua ultima prova d’attore — divenne un cult mondiale, ottenendo 5 nomination agli Oscar e vincendo la statuetta per la miglior colonna sonora. Troisi morì poche ore dopo la fine delle riprese, aggiungendo al film un’aura di malinconia e memoria.
Perché ricordare Skàrmeta
Nelle celebrazioni in Cile, in Italia e in altri paesi latinoamericani, si è sottolineato come la sua scrittura abbia saputo unire l’intimo al politico, la quotidianità al sogno. In Italia, Il Postino resta una porta d’accesso poetica e universale al mondo di Skàrmeta, capace di parlare di silenzi, di coraggio e di desiderio di comunicare.
Laura Persico Pezzino


















































































