Addio ad Ace Frehley, il leggendario “Spaceman” dei Kiss.

Ace Frehley, storico chitarrista solista e membro fondatore dei Kiss, è morto all’età di 74 anni.
Il musicista, noto come “The Spaceman”, era stato ricoverato nei giorni scorsi dopo una caduta nella sua abitazione, che aveva provocato una grave emorragia cerebrale.
La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla famiglia e subito ripresa dai principali media americani, gettando nello sconforto il mondo del rock.
L’anima cosmica dei Kiss
Nato a New York, Ace Frehley è stato uno dei pilastri della formazione originale dei Kiss, insieme a Paul Stanley, Gene Simmons e Peter Criss.
Il gruppo, fondato nei primi anni Settanta, è diventato un’icona mondiale grazie al suo look inconfondibile, al trucco ispirato ai fumetti e alle spettacolari esibizioni dal vivo.
Frehley interpretava il personaggio di “Space Ace”, o “The Spaceman”, un chitarrista dalle sonorità spaziali e dall’immaginario fantascientifico.
Sul palco era celebre per i suoi effetti speciali: chitarre fumanti, luci stroboscopiche e razzi lanciati dai manici degli strumenti.
Questi elementi, uniti al suo stile tecnico e innovativo, contribuirono a rendere i Kiss una delle band più riconoscibili e amate del pianeta.
Dalla gloria al successo planetario
Con brani come Rock and Roll All Nite e I Was Made for Lovin’ You, i Kiss conquistarono milioni di fan e vendettero decine di milioni di dischi in tutto il mondo.
Nel 1976, il singolo Beth raggiunse il settimo posto nella Billboard Top 100, consacrando definitivamente la band nell’Olimpo del rock.
Ace Frehley divenne presto una leggenda per il suo modo unico di suonare, mescolando potenza, tecnica e teatralità.
Nel 2014 i Kiss furono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, riconoscimento che suggellò decenni di influenza musicale e culturale.
La carriera da solista e il ritorno alle origini
Frehley lasciò i Kiss nel 1982, in un periodo in cui la band aveva scelto di togliere il celebre trucco e stava attraversando una fase di alti e bassi.
Decise così di intraprendere la carriera solista, fondando la band Frehley’s Comet, con cui pubblicò diversi album apprezzati da critica e pubblico.
Negli anni ’90 tornò però a calcare i palchi con i Kiss per una reunion storica che riportò la formazione originale e il look iconico della band, accendendo la nostalgia dei fan di tutto il mondo.
Il ricordo dei Kiss e l’eredità musicale
In un comunicato congiunto, Gene Simmons e Paul Stanley hanno espresso il loro dolore:
“Siamo devastati dalla scomparsa di Ace Frehley. È stato un pilastro del rock, essenziale e insostituibile durante i capitoli più formativi della storia della band. È e sarà sempre parte del lascito dei Kiss.”
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, quella di un chitarrista visionario che ha saputo trasformare la musica in spettacolo e la scena rock in un universo di pura energia.
Ace Frehley, storico chitarrista solista e membro fondatore dei Kiss, è morto all’età di 74 anni.
Il musicista, noto come “The Spaceman”, era stato ricoverato nei giorni scorsi dopo una caduta nella sua abitazione, che aveva provocato una grave emorragia cerebrale.
La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla famiglia e subito ripresa dai principali media americani, gettando nello sconforto il mondo del rock.
L’anima cosmica dei Kiss
Nato a New York, Ace Frehley è stato uno dei pilastri della formazione originale dei Kiss, insieme a Paul Stanley, Gene Simmons e Peter Criss.
Il gruppo, fondato nei primi anni Settanta, è diventato un’icona mondiale grazie al suo look inconfondibile, al trucco ispirato ai fumetti e alle spettacolari esibizioni dal vivo.
Frehley interpretava il personaggio di “Space Ace”, o “The Spaceman”, un chitarrista dalle sonorità spaziali e dall’immaginario fantascientifico.
Sul palco era celebre per i suoi effetti speciali: chitarre fumanti, luci stroboscopiche e razzi lanciati dai manici degli strumenti.
Questi elementi, uniti al suo stile tecnico e innovativo, contribuirono a rendere i Kiss una delle band più riconoscibili e amate del pianeta.
Dalla gloria al successo planetario
Con brani come Rock and Roll All Nite e I Was Made for Lovin’ You, i Kiss conquistarono milioni di fan e vendettero decine di milioni di dischi in tutto il mondo.
Nel 1976, il singolo Beth raggiunse il settimo posto nella Billboard Top 100, consacrando definitivamente la band nell’Olimpo del rock.
Ace Frehley divenne presto una leggenda per il suo modo unico di suonare, mescolando potenza, tecnica e teatralità.
Nel 2014 i Kiss furono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, riconoscimento che suggellò decenni di influenza musicale e culturale.
La carriera da solista e il ritorno alle origini
Frehley lasciò i Kiss nel 1982, in un periodo in cui la band aveva scelto di togliere il celebre trucco e stava attraversando una fase di alti e bassi.
Decise così di intraprendere la carriera solista, fondando la band Frehley’s Comet, con cui pubblicò diversi album apprezzati da critica e pubblico.
Negli anni ’90 tornò però a calcare i palchi con i Kiss per una reunion storica che riportò la formazione originale e il look iconico della band, accendendo la nostalgia dei fan di tutto il mondo.
Il ricordo dei Kiss e l’eredità musicale
In un comunicato congiunto, Gene Simmons e Paul Stanley hanno espresso il loro dolore:
“Siamo devastati dalla scomparsa di Ace Frehley. È stato un pilastro del rock, essenziale e insostituibile durante i capitoli più formativi della storia della band. È e sarà sempre parte del lascito dei Kiss.”
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, quella di un chitarrista visionario che ha saputo trasformare la musica in spettacolo e la scena rock in un universo di pura energia.


















































































