23 ottobre 2011. Muore Marco Simoncelli, il “Sic” della MotoGP.

Un ragazzo cresciuto tra motori e sogni
Marco Simoncelli nasce a Cattolica il 20 gennaio 1987 e cresce a Coriano, in Romagna, terra che respira motori e passione.
Fin da bambino corre con i minimoto e mostra un talento istintivo, coraggioso, accompagnato da un carattere solare che conquista tutti.
La sua figura, alta e scompigliata, diventa presto familiare nei circuiti: il “Sic”, come lo chiamano amici e tifosi, non è solo un pilota, ma una personalità capace di riportare genuinità e spontaneità nel mondo delle corse.
Dalle prime gare al titolo mondiale
Nel 2002 debutta nel Motomondiale, categoria 125, e in pochi anni si afferma come uno dei giovani più promettenti del panorama internazionale.
Nel 2008 conquista il titolo mondiale della classe 250 con la Gilera, riportando in alto un marchio storico italiano e dimostrando di essere un pilota completo: aggressivo in pista, sincero fuori.
Il passaggio alla MotoGP rappresenta per lui una nuova sfida.
Corre con la Honda del team Gresini, alternando podi e cadute, ma sempre con la stessa grinta e un entusiasmo contagioso.
La sua guida spettacolare divide gli addetti ai lavori ma accende il cuore dei tifosi, che vedono in lui il volto più autentico del motociclismo.
Una vita breve, un ricordo eterno
Il 23 ottobre 2011, durante il Gran Premio della Malesia a Sepang, Marco Simoncelli perde la vita a seguito di un tragico incidente.
Ha 24 anni.
L’impatto sconvolge il mondo dello sport: il paddock si ferma, il pubblico piange un ragazzo che non smette mai di sorridere, nemmeno quando le curve diventano più pericolose.
I funerali si tengono a Coriano, dove una folla immensa saluta il suo campione.
Il casco, la moto e la chioma ricciuta restano simboli indelebili di un’epoca e di un modo di vivere le corse con autenticità.
Un ragazzo cresciuto tra motori e sogni
Marco Simoncelli nasce a Cattolica il 20 gennaio 1987 e cresce a Coriano, in Romagna, terra che respira motori e passione.
Fin da bambino corre con i minimoto e mostra un talento istintivo, coraggioso, accompagnato da un carattere solare che conquista tutti.
La sua figura, alta e scompigliata, diventa presto familiare nei circuiti: il “Sic”, come lo chiamano amici e tifosi, non è solo un pilota, ma una personalità capace di riportare genuinità e spontaneità nel mondo delle corse.
Dalle prime gare al titolo mondiale
Nel 2002 debutta nel Motomondiale, categoria 125, e in pochi anni si afferma come uno dei giovani più promettenti del panorama internazionale.
Nel 2008 conquista il titolo mondiale della classe 250 con la Gilera, riportando in alto un marchio storico italiano e dimostrando di essere un pilota completo: aggressivo in pista, sincero fuori.
Il passaggio alla MotoGP rappresenta per lui una nuova sfida.
Corre con la Honda del team Gresini, alternando podi e cadute, ma sempre con la stessa grinta e un entusiasmo contagioso.
La sua guida spettacolare divide gli addetti ai lavori ma accende il cuore dei tifosi, che vedono in lui il volto più autentico del motociclismo.
Una vita breve, un ricordo eterno
Il 23 ottobre 2011, durante il Gran Premio della Malesia a Sepang, Marco Simoncelli perde la vita a seguito di un tragico incidente.
Ha 24 anni.
L’impatto sconvolge il mondo dello sport: il paddock si ferma, il pubblico piange un ragazzo che non smette mai di sorridere, nemmeno quando le curve diventano più pericolose.
I funerali si tengono a Coriano, dove una folla immensa saluta il suo campione.
Il casco, la moto e la chioma ricciuta restano simboli indelebili di un’epoca e di un modo di vivere le corse con autenticità.


















































































